Il bonus mamme disoccupate è una misura di sostegno al reddito concessa dai Comuni e pagata dall’INPS alle neo-madri che non lavorano o sono disoccupate. Ribattezzato “assegno di maternità dei Comuni” e confermato anche nel 2023, il bonus mamme disoccupate è una prestazione assistenziale i cui importi e requisiti di accesso hanno recentemente subito una rivalutazione ISTAT parametrati ai costi della vita.
Di seguito gli esperti di SOStariffe.it scattano un’istantanea del bonus a marzo 2023, con un focus sulla rivalutazione 2023 dell’assegno.
Bonus mamme disoccupate: cos’è e come funziona a Marzo 2023
Come anticipato poco sopra, il bonus mamme disoccupate è una prestazione assistenziale concessa dai Comuni e pagata dall’INPS alle neo madri senza un impiego e con basso reddito. Conosciuto anche come “assegno di maternità dei Comuni”, questo bonus è stato rinnovato anche nel 2023 dalla manovra di Bilancio (L 197/2022), che ha varato al contempo un ampio ventaglio di bonus per la famiglia.
Tale misura a sostegno del reddito può essere richiesta per:
- nascite;
- adozioni e affidamenti pre-adottivi di bambini di età non superiore ai 6 anni, oppure di ragazzi fino ai 18 anni, nei casi di adozioni o affidamenti internazionali.
Come spiegato sul sito dell’INPS, il diritto all’assegno per cinque mensilità spetta a cittadini residenti italiani, comunitari o stranieri in possesso di titolo di soggiorno e aventi determinati limiti di reddito.
In particolare, per beneficiare del bonus mamme disoccupate bisogna rispettare i seguenti requisiti:
- avere la cittadinanza italiana o comunitaria con residenza in Italia o extracomunitaria con regolare permesso di soggiorno;
- avere un reddito ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) inferiore a 19.185,13 euro;
- non avere alcuna copertura previdenziale oppure devono averla entro un determinato importo fissato annualmente;
- non beneficiare di altro assegno di maternità INPS assicurato dallo Stato.
È anche bene ricordare che l’assegno non è cumulabile con altri trattamenti previdenziali, ad eccezione del caso in cui si abbia diritto a percepire dal Comune la quota differenziale. Infine, c’è da segnalare che il bonus spetta per ogni figlio. Quindi, nel caso di parto gemellare o di affidamento o adozione di due minori, il bonus raddoppia.
Bonus mamme disoccupate: come fare richiesta a Marzo 2023
Secondo quanto precisato dall’INPS sul suo sito, la domanda per l’ottenimento dell’”assegno di maternità dei Comuni” deve essere presentata al Comune di residenza entro sei mesi dalla nascita del bambino o dall’effettivo ingresso in famiglia del minore adottato o in affido preadottivo.
Sono proprio gli uffici comunali a cui è pervenuta la domanda a essere incaricati della verifica e dell’accertamento della sussistenza dei requisiti di legge per la concessione della prestazione. Una volta concesso, il bonus sarà accreditato entro i 45 giorni successivi sul conto corrente indicato all’atto della presentazione della domanda.
Per le neo-madri che fossero alla ricerca di un conto corrente zero spese che le consenta di abbattere le spese di gestione, c’è il comparatore per conti correnti di SOStariffe.it. Questo strumento digitale e gratuito, accessibile cliccando sul pulsante verde di seguito, offre una panoramica delle soluzioni più vantaggiose attualmente presenti sul mercato bancario:
SCOPRI I MIGLIORI CONTI CORRENTI »
INPS: l’assegno di maternità dei Comuni cresce dell’8,1% nel 2023
Secondo quanto comunicato dall’Istituto nazionale di previdenza sociale nella circolare numero 26 dell’8 marzo 2023, l’assegno di maternità concesso dai Comuni alle madri si rivaluta dell’8,1% per l’anno 2023.
Come anticipato poco sopra, a fronte di questa rivalutazione, sono aggiornati sia l’importo dell’assegno mensile, sia il requisito economico per l’accesso alla misura di sostegno.
“L’importo dell’assegno mensile di maternità, spettante nella misura intera, per le nascite, gli affidamenti preadottivi e le adozioni senza affidamento, avvenuti dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, è pari a 383,46 euro per cinque mensilità e, quindi, a complessivi 1.917,30 euro”, si legge nella circolare INPS.
Per quanto riguarda, invece, la soglia ISEE “da tenere presente per le nascite, gli affidamenti preadottivi e le adozioni senza affidamento, avvenuti dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, è pari a 19.185,13 euro”, prosegue ancora la nota dell’Istituto nazionale di previdenza sociale.
Il requisito ISEE per ottenere l’assegno in misura intera è fissato, dunque, per il 2023, a 19.185,13 euro.