Case green entro il 2033: come ottenere la classe D

C'è un'importante novità in arrivo per il settore immobile: l'UE punta sulle case green con l'obiettivo di migliorare l'efficienza energetica delle abitazioni e degli edifici. Si tratta di un ulteriore passo in avanti di un programma più articolato di riduzione delle emissioni e dei consumi energetici. L'obiettivo è portare tutti gli immobili in classe D entro il 2033. Ecco tutto quello che c'è da sapere sulla questione e cosa serve per raggiungere il target europeo della classe D per le case green.

In 30 secondi

L'UE dà il via al progetto case green:
  • Tutti gli immobili residenziali dovranno raggiungere la classe D entro il 2033
  • L'iter normativo non si è ancora concluso ma il Parlamento UE ha approvato le linee guida e le tempistiche
  • Per raggiungere l'obiettivo delle case green sarà necessario migliorare l'efficienza energetica delle abitazioni
Case green entro il 2033: come ottenere la classe D

Dal Parlamento europeo è arrivato il primo ok per il progetto delle “case green“. Secondo la road map definita dall’UE, l’obiettivo è portare gli edifici residenziali in classe energetica E entro il 2030. Successivamente, sarà necessario compiere un ulteriore passo in avanti: il piano per le case green prevede, infatti, il raggiungimento della classe energetica D entro il 2033 per tutti gli edifici residenziali. Da notare, invece, che gli edifici non residenziali e pubblici dovranno raggiungere gli obiettivi in anticipo (classe E entro il 2027 e classe D entro il 2030).

La strada è lunga. Con l’attuale normativa, infatti, in Italia circa il 60% degli edifici rientra in classe F o classe G, le “peggiori” classi dal punto di vista energetico. La nuova normativa europea, quindi, rischia di trasformarsi in un enorme problema per il settore immobiliare italiano e per le famiglie che potrebbero essere costrette ad adeguare gli immobili ad una normativa molto stringente nel giro di pochi anni. Secondo una stima Codacons, infatti, le spese di ristrutturazione necessarie per raggiungere l’obiettivo delle case green ammonterebbero a circa 108 miliardi di euro.

Tutto ruota intorno all’obiettivo di ridurre i consumi di luce e gas nel corso del prossimo futuro in UE. Per raggiungere tale obiettivo è necessario puntare sull’efficienza energetica delle case e, quindi, migliorare la classe energetica, con interventi significativi e importanti sulle singole unità immobiliari e sui singoli edifici. Ricordiamo, in ogni caso, che per alleggerire le spese per le bollette resta fondamentale ridurre il costo dell’energia. Per raggiungere tale obiettivo a costo zero è sufficiente scegliere le migliori offerte del Mercato Libero tramite il comparatore di SOStariffe.it:

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Vediamo, quindi, nel dettaglio cosa prevede il piano UE per le case green e cosa succederà in Italia in base alle prime decisioni del Parlamento UE.

Case green: cosa prevede il piano UE e cosa succederà in Italia

3 COSE DA SAPERE SULLE CASE GREEN IN UE
1. L’UE punta a portare gli immobili residenziali in classe energetica D entro il 2033
2. Il Parlamento UE ha definito le linee guida del progetto delle case green
3. Il progetto includerà deroghe ed esclusioni al vincolo della classe D (edifici storici, luoghi di culto etc.)

Il Parlamento UE ha definito, per il momento, solo la base normativa e la road map da seguire per il progetto delle case green. Sarà necessario, infatti, completare un lungo iter legislativo per definire quelle che saranno le nuove regole energetiche del settore immobiliare. Le linee guida, in ogni caso, sono state definite. Come anticipato in apertura, infatti, gli immobili residenziali dovranno:

  • raggiungere la classe energetica E entro il 2030 
  • raggiungere la classe energetica D entro il 2033

Per gli immobili non residenziali e pubblici, invece, i termini sono rispettivamente 2027 e 2030. La proposta del Parlamento UE è stata approvata con 343 voti favorevoli, 216 voti contrari e 78 astenuti. Ora si passa alla fase dei negoziati con i singoli Stati membri. L’iter normativo è, quindi, ancora lungo. Da notare che il progetto delle case green potrà prevedere non poche deroghe ed esclusioni: gli edifici protetti da vincoli architettonici o di pregio storico, i luoghi di culto, le seconde case, gli immobili autonomi sotto ai 150 metri quadrati di estensione potrebbero beneficiare di normative differenti.

In attesa di capire quale sarà il piano preciso dell’UE, appare evidente che il progetto “case green” è destinato a cambiare il settore immobiliare, ponendo un’attenzione maggiore sulla questione energetica e, nello stesso tempo, rischiando di tradursi in un sostanziale incremento delle spese per le famiglie. Ricordiamo che, attualmente, la normativa prevede 10 classi energetiche (A4, A3, A2, A1, B, C, D, E, F e G). Manca anche una normativa comune europea per la definizione delle singole classi energetiche.

Un immobile in Italia, infatti, è soggetto ad una normativa differente e dovrà soddisfare requisiti diversi per raggiungere la classe energetica D rispetto ad un immobile in un altro Paese membro. Per il futuro, quindi, potrebbe arrivare anche un sistema di classificazione europeo che, però, dovrà tenere conto delle differenti caratteristiche climatiche delle varie regioni e del differente sistema energetico, con i singoli Paesi che sfruttano materie prime energetiche molto diverse per produrre energia elettrica.

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Case green: come raggiungere la classe energetica D

3 COSE DA SAPERE SULLA CLASSE ENERGETICA D DEGLI IMMOBILI
1. La normativa attuale prevede un consumo compreso tra 71 e 90 kWh/mq all’anno per la classe D
2. Per raggiungere la classe D è necessario migliorare l’efficienza energetica dell’immobile
3. Tra gli interventi possibili ci sono il cappotto termico, la sostituzione degli infissi, l’installazione di caldaie ad alta efficienza e la realizzazione di un impianto fotovoltaico

Il nuovo progetto UE punta a trasformare gli immobili residenziali, rendendoli più efficienti dal punto di vista energetico. Per raggiungere quest’obiettivo, gli immobili dovranno soddisfare i requisiti per ottenere la classe energetica D. Al momento, tale classe non è alla portata della maggior parte degli immobili in Italia che si fermano, nel 60% dei casi, alla classe F o alla meno efficiente classe G. Per raggiungere i requisiti attualmente previsti per la classe D è necessario migliorare l’efficienza energetica in modo significativo.

Le abitazioni che rientrano in classe D devono registrare un consumo compreso tra 71 e 90 kWh/mq all’anno con una buona coibentazione del tetto ed uno spessore dei muri perimetrali maggiore. Il raggiungimento di tale classe è agevolato dalla presenza di una caldaia a condensazione ad alta efficienza, di un impianto di riscaldamento a pavimento e di sistemi di auto-produzione di energia elettrica, come il fotovoltaico, oltre che dal cappotto termico e dalla sostituzione degli infissi.