Quale agevolazione fiscale ti permette di dotare la tua casa di un nuovo climatizzatore, pur in assenza di una ristrutturazione edilizia? Tra i bonus condizionatori con queste caratteristiche a giugno 2024, c’è l’Ecobonus che ti assicura una detrazione fiscale fino al 65% delle spese per l’installazione di un apparecchio ad alta efficienza energetica. C’è un vincolo, però: lo sconto fiscale si applica per la sola sostituzione del vecchio condizionatore, non per le nuove installazioni.
Nel paragrafo che segue scattiamo una fotografia dell’Ecobonus e delle modalità per ottenerlo. Intanto, se a un climatizzatore di ultima generazione vuoi associare una riduzione delle spese in bolletta puoi affidarti alle offerte luce e gas più convenienti del Mercato Libero. Per trovarle, puoi utilizzare il comparatore di SOStariffe.it (link qui sotto) che setaccia le soluzioni proposte dai gestori energetici partner di giugno 2024 e ti aiuta a individuare quelle più vantaggiose sulla base del tuo fabbisogno energetico annuale.
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Puoi trovare questa informazione in una bolletta recente (ecco come leggere la bolletta luce e come leggere la bolletta gas), oppure puoi stimare il tuo consumo annuo tramite i filtri integrati nel comparatore stesso, accessibili cliccando sul widget che trovi di seguito.
Bonus climatizzatori: quale opzione se non ristrutturi casa a giugno 2024
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BONUS CLIMATIZZATORI: LE DOMANDE |
BONUS CLIMATIZZATORI: LE RISPOSTE |
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Tra i bonus climatizzatori, quale mi permette di ottenere una detrazione fiscale senza dover ristrutturare casa? |
L’Ecobonus |
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Quale sconto fiscale prevede l’Ecobonus nel 2024? |
Puoi detrarre fino al 65% delle spese per un limite massimo di 46.154 euro, detraibili in 10 rate annuali |
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L’agevolazione vale anche per le nuove installazioni? |
No, è vincolata alla sostituzione del vecchio condizionatore con un impianto a pompa di calore per climatizzazione estate/inverno |
Se non hai intenzione di avviare una riqualificazione edilizia della tua casa, ma vorresti comunque dotarla di un impianto di climatizzazione che ti aiuti a ridurre i consumi ed alleggerire le bollette, puoi beneficiare dell’Ecobonus.
Grazie a questa agevolazione, in vigore fino al 31 dicembre 2024, puoi ottenere una detrazione fiscale Irpef o Ires al 50% o al 65% (in base alla tipologia di interventi) per spese sostenute per migliorare le prestazioni energetiche del tuo immobile. Per i condomini, la detrazione sale fino al 75%.
Il bonus condizionatori rientra nel perimetro degli interventi agevolabili con l’aliquota al 65%, per un tetto massimo di spesa di 46.154 euro, detraibili in 10 rate annuali.
Tra i vincoli per beneficiare dello sconto fiscale ci sono la sostituzione di un vecchio condizionatore con uno nuovo di classe energetica A o superiore e la necessità che il nuovo impianto sia a pompa di calore così da fungere da climatizzatore estivo e invernale.
Bonus condizionatori: a chi spetta lo sconto e come ottenerlo
Come chiarisce l’Agenzia delle Entrate, la detrazione fiscale garantita dall’Ecobonus spetta a tutti i contribuenti residenti e non residenti che possiedono o detengono in base a un titolo idoneo, l’immobile oggetto di intervento. Tra i beneficiari dell’agevolazione ci sono, dunque:
- il proprietario o il nudo proprietario dell’immobile;
- il titolare di un diritto reale di godimento, quale usufrutto, uso, abitazione o superficie;
- l’inquilino o il comodatario dell’immobile;
- i familiari conviventi, vale a dire il coniuge (a cui è equiparata la parte dell’unione civile), i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado;
- i soci di cooperative a proprietà divisa e indivisa;
- gli imprenditori individuali, per gli immobili che non rientrano fra i beni strumentali o i beni merce.
Per fruire dell’agevolazione, i pagamenti devono essere effettuati con bonifico bancario o postale, in cui vanno indicati:
- la causale del versamento;
- il codice fiscale del beneficiario della detrazione;
- il numero di partita IVA o il codice fiscale del destinatario delle somme (cioè, della ditta o del professionista che ha effettuato i lavori) e il numero e la data della fattura a cui il bonifico si riferisce.
È necessario inoltre acquisire e conservare l’asseverazione di un tecnico abilitato che certifichi che l’intervento effettuato sia conforme ai requisiti tecnici richiesti, così come va inviata una comunicazione in via telematica all’ENEA entro 90 giorni dal termine dei lavori.