Addio PUN nazionale da gennaio 2025… ma il costo dell'energia non cambierà

di

Addio PUN dal 2025: è conto alla rovescia per la “rivoluzione” nel mercato energetico italiano. Dal 1° gennaio il Prezzo Unico Nazionale per l’acquisto dell’energia all’ingrosso sarà superato da un nuovo sistema di prezzi zonali. Ma, almeno in una fase iniziale, questo meccanismo potrebbe non tradursi in bollette più leggere per i consumatori finali. Ecco cosa sapere e come trovare offerte luce convenienti a dicembre 2024 con il comparatore di SOStariffe.it.

In 30 sec.
Addio PUN, dal 2025 per il mercato energetico italiano scatterà una svolta:
  1. Il Prezzo Unico Nazionale per la compravendita dell'energia all'ingrosso va in "pensione"
  2. Il PUN nazionale sarà gradualmente sostituito dai prezzi zonali dell'energia
  3. Ma la rivoluzione potrebbe non avere un effetto immediato sulle bollette luce
  4. Confronta le migliori offerte luce proposte dai partner di SOStariffe.it a dicembre 2024
Addio PUN nazionale da gennaio 2025… ma il costo dell'energia non cambierà

Dal 1° gennaio 2025 il mercato energetico all’ingrosso in Italia cambierà pelle: ci sarà l’addio PUN (Prezzo Unico Nazionale) e si passerà a tariffe dell’energia zonali, così da intercettare le dinamiche territoriali di produzione e distribuzione dell’energia elettrica. L’obiettivo di questa svolta è infatti quella di introdurre un criterio di maggior flessibilità nella determinazione del prezzo della materia prima scambiata all’ingrosso, “premiando” di conseguenza (con tariffe luce più basse in bolletta) le aree del Paese più virtuose e che hanno l’acceleratore schiacciato sulle rinnovabili.

Per quanto si tratti di una transizione definita “epocale”, gli analisti del comparto scommettono che, almeno nella sua fase iniziale, l’addio PUN non avrà un effetto immediato in bolletta per le famiglie. Per quale motivo? Perché è previsto un periodo transitorio (almeno per tutto il 2025) in cui sarà applicato agli utenti finali il PUN Index GME, calcolato, in maniera del tutto analoga all’odierno PUN, come media dei prezzi zonali ponderata per le quantità acquistate in ciascuna zona di mercato.

Prima di accendere i riflettori sul nuovo look del meccanismo alla base della formazione del prezzo dell’energia elettrica in Italia, ricordiamo che il comparatore di SOStariffe.it (link qui sotto) è un valido alleato della convenienza se sei alla ricerca di offerte luce del Mercato Libero che ti aiutino a risparmiare in fattura.

CONFRONTA LE OFFERTE LUCE »

Grazie a questo strumento digitale e gratuito, puoi confrontare le tariffe energia elettrica proposte dai gestori energetici partner di SOStariffe.it a dicembre 2024 e trovare quella più in linea con il consumo annuo della tua famiglia. Se non hai il polso del tuo fabbisogno annuo, puoi facilmente consultare questa informazione in una bolletta recente (ecco come leggere la bolletta luce), oppure puoi averne una stima impostando i filtri integrati del comparatore stesso, accessibili cliccando sul widget qui sotto.

Controlla i tuoi consumi e scopri il risparmio Seleziona i tuoi elettrodomestici

Addio PUN dal 2025: ecco il nuovo volto del mercato energetico in Italia

ECCO 3 COSE DA SAPERE SUL PUN
1 È acronimo di Prezzo Unico Nazionale
2 È l’indice di riferimento per la compravendita dell’energia elettrica all’ingrosso sul mercato della Borsa Elettrica Italiana
3 Dal 1/1/2025 scatta l’addio PUN e il passaggio graduale a un sistema di prezzi zonali dell’energia elettrica scambiata all’ingrosso
4 Si tratta di una trasformazione epocale per il mercato elettrico italiano, ma l’effetto sulle bollette potrebbe non essere immediato

Come anticipato poco sopra, il Prezzo Unico Nazionale PUN è pronto ad “andare in pensione”. A questo proposito, ricordiamo che il PUN è quanto si paga all’ingrosso per l’energia elettrica sul mercato della Borsa Elettrica Italiana. Si tratta di un indice che, da oltre 20 anni, è il punto di riferimento nelle transazioni per l’acquisto dell’elettricità all’ingrosso in Italia.

Finora il prezzo PUN è stato identico da nord a sud della Penisola, mentre dal 1° gennaio 2025 cederà gradualmente il passo a un sistema di prezzi zonali in grado di intercettare le dinamiche territoriali legate alla produzione, alla distribuzione e al consumo di energia elettrica, anche sulla scia dello sprint fotovoltaico da nord a sud della nostra Penisola.

Infatti, nella formazione del prezzo dell’energia elettrica all’ingrosso in ciascuna delle sette zone in cui è stato diviso il nostro Paese (Nord, Centro Nord, Centro Sud, Sud, Calabria, Sicilia e Sardegna) si terrà conto delle dinamiche locali di produzione, trasporto e consumo dell’elettricità stessa, compreso lo slancio verso lo sviluppo di fonti rinnovabili.

Addio PUN, ma quando si avranno bollette più leggere?

Il passaggio dal PUN nazionale ai prezzi zonali dell’energia elettrica è destinato a cambiare il volto del mercato energetico in Italia. Tuttavia, secondo alcuni analisti del comparto, questa “rivoluzione” potrebbe non essere subito evidente in bolletta per i clienti finali.

Infatti, almeno per una fase transitoria, il GME pubblicherà un prezzo di riferimento (il PUN Index GME) calcolato, in maniera del tutto analoga all’odierno PUN, come media dei prezzi zonali ponderata per le quantità acquistate in ciascuna zona di mercato.

E questo perché, fino al 31 dicembre 2025, è prevista una fase di transizione durante la quale sarà attivo un meccanismo di perequazione definito da ARERA (Autorità di regolazione per Energia, Reti e Ambiente), a compensazione dell’eventuale differenza tra il prezzo zonale e il prezzo di riferimento calcolato da GME, coprendo così eventuali disparità di costo che potrebbero penalizzare alcune categorie di utenti.

Di fatto, questa transizione morbida e graduale potrebbe non tradursi immediatamente in una riduzione delle bollette luce e gas per le famiglie delle aree del Paese più virtuose.

Paolo Marelli
Specializzato in Energia, Conti e Carte
Da cronista per Il GiornoIl Giornale e il Corriere della Sera, a copywriter e brand journalist a Londra in agenzie di comunicazione; è tornato in Italia per scrivere news specializzate per alcuni siti come CorCom e SpacEconomy360, oltre che testate online del gruppo NetworkDigital360, contenitore di testate e portali B2B dedicati ai temi della Trasformazione Digitale e dell’Innovazione Imprenditoriale. Per SOStariffe.it scrive testi in ambito conti, carte di credito, internet e telefonia, tv e luce e gas, argomenti di cui si interessa e occupa in maniera professionale dal 2022.