La crescita 5G è più lenta del previsto anche per il ritardo nell'adozione del 5G Standalone. Scopri quali sono le previsioni future e le migliori offerte 5G oggi disponibili
Il tasso di crescita annuale composto (Carg) del mercato Mobile Core Network (Mcn) al 2029 sarà ancora negativo. A dirlo è il rapporto previsionale quinquennale Mobile Core Network & Multi-Access Edge Computing di Dell’Oro Group.
La lentezza nella crescita 5G a livello globale dipende dai problemi associati all’economia, la pressione della concorrenza sui prezzi ma soprattutto un colpevole ritardo nella migrazione al 5G Standalone (5G SA) e al Voice over New Radio (VoNR). Con il 5G SA si utilizzano solo bande dedicate per la navigazione con lo standard più recente per le reti mobile.
Gli unici lati positivi nel quinquennio 2024-2025 saranno la crescita della regione Emea (Europa, Medio Oriente e Africa), del 5G Mcn e il Mec. Tuttavia, sottolineano gli analisti, questi segmenti non miglioreranno abbastanza per compensare il calo di 4G Mcn e VoLTE/VoNR.
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Il rapporto evidenzia che i segmenti di mercato Mcn e Mec 5G avranno il tasso di Cagr più alto nella regione Emea e quello più basso in Cina. Il tasso di crescita annuale composto sarà poi negativo per tutti i segmenti tecnologici del mercato Mcn: Core a pacchetti, Policy, Signaling, Subscriber Data Management e Ims Core. “Si prevede che il mercato Mcn raggiungerà il picco nel 2025 e scenderà per il resto del periodo di previsione: purtroppo si tratta di una prospettiva desolante. – ha spiegato Dave Bolan, direttore della ricerca di Dell’Oro Group – Nel 2024 sono state lanciate solo otto nuove reti 5G SA eMbb, portando il totale a una stima di 61 lanciate da Mno, in 34 Paesi“.
Il 5G SA è considerato il motore della crescita del mercato mobile ma, continua Bolan, “ha avuto difficoltà a trovare la strada giusta per scalare il mercato in modo drammatico“. Il futuro è nelle reti è nel “5G-Advanced, le interfacce programmabili per le applicazioni (Api) comuni, le reti non terrestri (Ntn), l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico (AI/ML) e le più recenti AI generativa e AI agenziale”. Gli operatori stanno studiando tutte queste opzioni ma il percorso potrebbe essere arduo considerato che gli investimenti sono destinati ai Data Center e semiconduttori per supportare l’intelligenza artificiale. “Resta da vedere se gli Mno possono competere per gli investimenti“, conclude Bolan.
Dalla nuova mappatura delle reti mobili in Italia realizzata da Infratel si scopre che nessun operatore ha dichiarato una copertura in 5G standalone. Solo uno affiancherà questa tecnologia per supportare specifici use case tramite l’utilizzo dello slicing, creando quindi reti logiche virtuali.
Uno dei limiti alla crescita 5G SA sta proprio nell’alta competitività del settore che riduce i margini e quindi penalizza gli investimenti degli operatori di telefonia mobile in questa tecnologia. Per quanto riguarda il nostro Paese, il settore poi necessita di una quantità di energia elevata ma questo aspetto non viene riconosciuto dalle istituzioni, che non fornisce quindi l’adeguato supporto come avviene invece ad altri settori industriali.
Bisogna poi considerare che permangono ancora dubbi, ad oggi del tutto immotivati, sulla pericolosità per la salute del 5G e l’aspetto burocratico. Inwit, ad esempio, ha motivato i ritardi nella copertura nel Lazio in primis al mancato aggiornamento dei regolamenti comunali. Il principale Tower Operator italiano afferma che l’80% del tempo viene speso solo per individuare il sito e ottenere le autorizzazioni e spesso vengono scelti punti non idonei, come cimiteri o discariche, per l’installazione delle antenne.
Per quanto riguarda, invece, l’aspetto della salute, la Regione Toscana ha dato mandato all’Arpat (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale Toscana) un’indagine epidemiologica per verificare se ci sia o meno una correlazione tra tumori e 5G. Al momento comunque non ci sono evidenze scientifiche che questa tecnologia abbia un impatto negativo sulla salute. Anzi, il problema non sarebbe tanto nelle antenne quanto nei dispositivi mobili. La conferma arriva anche da uno studio realizzato in Svizzera dai ricercatori del Progetto Goliat.
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Costo mensile |
Minuti, SMS e Gigabyte |
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