Situazione Rinnovabili secondo Arera: la relazione del 2022

Il peso delle rinnovabili in Italia è fotografato dalla relazione annuale del 2022 di ARERA. Nel 2021 le fonti “pulite” hanno rappresentato il 40%  della produzione nel nostro Paese.

In 30 secondi

Qual è il peso delle rinnovabili in Italia secondo il report 2022 di ARERA?
  1. Le fonti "pulite" hanno contribuito per il 40% alla produzione nazionale lorda di energia elettrica nel 2021
  2. Su l'eolico (+10,8%), stabile il fotovoltaico (+0,5%), ma netto calo dell'idroelettrico (-6%) nel 2021
  3. Sempre più famiglie "affamate" di energia green: ecco come trovare le offerte luce e gas più appetibili a marzo 2023
 
Situazione Rinnovabili secondo Arera: la relazione del 2022

C’è anche un focus sulle fonti rinnovabili nella relazione annuale 2022 di ARERA, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente. Secondo il report, che ha passato sotto la lente d’ingrandimento i 12 mesi del 2021, la domanda di energia elettrica in Italia (+6% rispetto al 2020) è stata soddisfatta per l’86,5% dalla produzione nazionale netta (+2,3%), mentre per il restante 13,5% dalle importazioni (+32,9% rispetto al 2020).

Il maggior ricorso alle importazioni – si legge nell’analisi di ARERA – è da ricondursi alla necessità di coprire la domanda in aumento, in un anno peraltro di minor penetrazione delle fonti rinnovabili che, a causa dell’insufficiente produzione idroelettrica, hanno garantito una quota della produzione elettrica pari a circa il 40% (42% nel 2020)”.

Energia elettrica in Italia, il 40% proviene dalle fonti “pulite”

Nei 12 mesi del 2021, la produzione nazionale lorda di energia elettrica ha toccato quota 286,9 TWh: se il gas naturale ha contribuito per circa la metà alla produzione complessiva (142,062 TWh), le fonti rinnovabili si sono attestate al 40%, producendo un totale di 114,7 TWh, in lieve contrazione (-1,9%) rispetto al 2020 (116,9 TWh).

A spingere al ribasso tale percentuale è stato, rileva ARERA, il forte calo dell’idroelettrico (-6%), la cui produzione è passata dai 47,5 TWh del 2020 ai 44,7 TWh del 2021. In caduta anche la produzione da biomasse (da 19,6 TWh del 2020 ai 18,2 TWh del 2021) e dell’energia geotermica: scesa dai 6 TWh del 2020 ai 5,8 TWh del 2021.

Il report di ARERA punta però anche i riflettori sulla crescita considerevole della produzione di energia dall’eolico (+10,8%), passato dai 18,7 TWh nel 2020 a 20,7 TWh nel 2021. Stabile, invece, la produzione fotovoltaica (25 TWh nel 2021) con un aumento dello 0,5% rispetto all’anno precedente.

L’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente segnala inoltre che “il contributo della fonte termoelettrica ha avuto un peso del 59,3% rispetto al totale (+1,6% sul 2020)”.

Tra le compagnie energetiche che nel 2021 hanno fatto dell’energia green la loro bandiera, Eni si conferma “il primo operatore nella generazione termoelettrica avendo avuto una produzione maggiore di Enel (15,7% contro 15,3%), pur a fronte di una potenza installata inferiore“, si legge nel documento.

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