Il PUN in aumento è sinonimo di bollette luce più care. La corsa del prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica in questo avvio di 2025 (sopra i 140 euro al megawattora, il dato più alto da luglio 2024) comporta un’impennata del costo kWh che, a sua volta, si traduce in un balzo all’insù delle spese in fattura per le utenze domestiche.
Per metterti al riparo dagli effetti del PUN in aumento, il Mercato Libero viene in tuo soccorso con le offerte luce a prezzo fisso: grazie a questa tariffe, puoi bloccare il prezzo dell’energia elettrica per un lungo periodo di tempo, di solito 12 o 24 mesi. Così, per tutta la durata del vincolo contrattuale, paghi l’elettricità al medesimo prezzo stabilito in fase di sottoscrizione dell’offerta ed eviti le oscillazioni di prezzo della materia prima all’ingrosso.
Il comparatore di SOStariffe.it per offerte luce (accessibile al link qui sotto) ti aiuta a confrontare le tariffe energia elettrica a prezzo fisso tra quelle proposte dai gestori energetici partner a febbraio 2025 e a trovare quella più in linea con i consumi annui della tua famiglia.
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Affinché il comparatore di SOStariffe.it ti restituisca una classifica delle top offerte luce tra i partner più adatta a te, è consigliabile che tu inserisca (senza alcun impegno all’acquisto) il consumo annuale della tua fornitura. Trovi questo dato in una bolletta recente, oppure lo puoi stimare impostando i filtri integrati nel comparatore stesso e accessibili cliccando sul widget di seguito:
PUN in aumento: perché il prezzo dell’energia sale a febbraio 2025
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MESE DI RIFERIMENTO |
VALORE DELL’INDICE PUN |
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Luglio 2024 |
0,112 €/kWh |
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Agosto 2024 |
0,128 €/kWh |
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Settembre 2024 |
0,117 €/kWh |
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Ottobre 2024 |
0,116 €/kWh |
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Novembre 2024 |
0,130 €/kWh |
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Dicembre 2024 |
0,135 €/kWh |
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Gennaio 2025 |
0,149 €/kWh |
Il prezzo dell’energia elettrica all’ingrosso (PUN Index Gme) si mantiene da settimane sopra i 140 euro al megawattora, facendo toccare picchi che non si registravano da mesi. Secondo le ultime rilevazioni del GME (Gestore dei Mercati Energetici), il PUN Index Gme si è attestato a 141,95 €/MWh nella settimana tra lunedì 27 gennaio e domenica 2 febbraio. Per quanto tale prezzo sia in calo del 7,8% rispetto alla settimana precedente (tra il 13 e il 19 gennaio aveva toccato quota 147,43 €/MWh), il valore dell’elettricità all’ingrosso a gennaio 2025 resta ai massimi da luglio 2024.
Quali sono i motivi del PUN in aumento? Innanzitutto, il prezzo dell’energia elettrica è influenzato dall’andamento delle quotazioni gas al TTF di Amsterdam, il mercato di riferimento europeo per la compravendita del gas naturale all’ingrosso.
In queste settimane i listini gas sono in fibrillazione (il prezzo all’ingrosso è salito oltre i 53 euro al megawattora) perché le temperature invernali più rigide rispetto agli inverni precedenti hanno fatto impennare la domanda di metano, facendo al contempo abbassare il livello degli stoccaggi in Europa (le riserve sono scese sotto al 55% a febbraio 2025). A contribuire al nervosismo dei listini gas c’è anche lo stop gas russo in Europa attraverso i gasdotti dell’Ucraina a causa del mancato rinnovo degli accordi di transito quinquennali tra Mosca e Kiev.
Infine, tra i “responsabili” del PUN in aumento c’è anche il tonfo della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in Germania a causa della scarsità di vento e nuvolosità elevata. Una situazione meteo che ha visto la locomotiva d’Europa rinunciare al suo tradizionale ruolo di esportatore di energia elettrica, importando anche questa materia prima dall’Italia.
PUN in aumento e l’effetto sulle bollette a febbraio 2025
Il PUN in aumento significa bollette luce più care per le famiglie che abbiano attivato offerte luce a prezzo indicizzato del Mercato Libero. Con queste tariffe, infatti, il costo kWh varia in base all’andamento dell’indice PUN. In queste settimane in cui il prezzo dell’energia elettrica all’ingrosso corre, aumenta anche il costo dell’elettricità applicato dai fornitori energetici ai clienti finali, con un effetto domino anche in bolletta.
Una soluzione alternativa che il Mercato Libero assicura per non restare in balia delle oscillazioni del prezzo dell’elettricità sul mercato all’ingrosso è quella di sottoscrivere offerte luce a prezzo fisso. In questo caso, il costo della materia prima è bloccato per almeno 12 mesi, così il costo kWh stabilito in fase di sottoscrizione dell’offerta non cambia e questo ti aiuta a tenere sotto controllo le bollette.
Setacciando le offerte luce disponibili a febbraio 2025 nel comparatore di SOStariffe.it, puoi trovare soluzioni che ti permettano di abbassare il costo della materia prima energia fino a 0,12 €/kWh e di mantenere questo prezzo invariato per dodici mesi.
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