Un team di ricercatori dell’Università del Queensland, in Australia, ha messo a punto un generatore che è in grado di produrre energia elettrica sfruttando l’anidride carbonica (CO₂) presente in atmosfera. La scoperta, che potrebbe trasformare i gas serra da “nemici” dell’ambiente a una risorsa cruciale per “illuminare” il Pianeta in futuro, è stata descritta nell’articolo “Electricity generation from carbon dioxide adsorption by spatially nanoconfined ion separation”, pubblicato sulla rivista internazionale “Nature Communications”.
Prima di entrare nelle pieghe della ricerca e capire come sia possibile trasformare l’anidride carbonica in energia elettrica, ricordiamo che anche tu puoi limitare le emissioni inquinanti affidandoti alle offerte luce “green” del Mercato Libero. Grazie a queste soluzioni puoi illuminare casa con energia elettrica proveniente al 100% da fonti pulite, salvaguardando non solo l’ecosistema, ma anche il tuo portafogli.
Per trovare le offerte luce che fanno camminare a braccetto sostenibilità e convenienza c’è il comparatore di SOStariffe.it, accessibile cliccando sul pulsante verde qui sotto:
CONFRONTA LE OFFERTE LUCE »
Questo strumento, che è gratuito, ti permette di confrontare le offerte luce “green” proposte dai gestori energetici partner ad aprile 2024 e trovare quella maggiormente “cucita” sul consumo annuo della tua famiglia: questo dato può essere recuperato in una recente bolletta (ecco come leggere la bolletta luce), oppure può essere stimato utilizzando i filtri integrati nel comparatore stesso.
Una volta eseguita questa operazione, il tool di SOStariffe.it è in grado di elaborare una classifica delle offerte tra i partner che abbiano il miglior rapporto qualità/prezzo per quel dato fabbisogno energetico.
Energia elettrica generata dalla CO₂: la scoperta ad Aprile 2024
|
|
TEST IN AUSTRALIA: COSA SAPERE |
|
1 |
Un team di ricerca in Australia ha costruito un nano-generatore che assorbe la CO₂ per produrre energia elettrica |
|
2 |
Gli esperimenti sono andati a buon fine: si è riusciti a generare energia consumando l’anidride carbonica |
|
3 |
Tra le potenziali applicazioni di questa tecnologia anche l’alimentazione di uno smartphone o un computer |
I ricercatori dell’Università del Queensland hanno costruito un generatore che assorbe l’anidride carbonica (CO₂) per produrre energia elettrica. “Questo nano-generatore è costituito da due componenti: un gel di poliammina già utilizzato dall’industria per assorbire la CO₂ e uno scheletro di pochi atomi di nitrato di boro che genera ioni positivi e negativi”, spiega Zhuyuan Wang, ricercatore del Dow Centre for Sustainable Engineering Innovation dell’ateneo australiano e primo autore dell’articolo pubblicato su Nature.
“Abbiamo trovato un modo per rendere gli ioni positivi molto più grandi di quelli negativi e, poiché le diverse dimensioni si muovono a velocità diverse, generano una corrente di diffusione che può essere amplificata in elettricità per alimentare lampadine o qualsiasi dispositivo elettronico”, prosegue il ricercatore, che chiarisce come “in natura e nel corpo umano, il trasporto di ioni è la conversione energetica più efficiente, più efficiente del trasporto di elettroni che viene utilizzato nella rete elettrica”.
I due componenti del nano-generatore sono stati inseriti in un idrogel al 90% di acqua, tagliati in dischi e piccoli rettangoli di 4 centimetri e poi testati in una scatola sigillata e riempita di CO₂.
Per quanto i test siano ancora agli albori, i ricercatori dell’Università del Queensland sono ottimisti: “Al momento siamo in grado di raccogliere circa l’1% dell’energia totale trasportata intrinsecamente dal gas CO₂, ma come altre tecnologie, ora lavoreremo per migliorare l’efficienza e ridurre i costi”.
Xiwang Zhang, direttore del Dow Centre for Sustainable Engineering Innovation, apre a due potenziali applicazioni per il nanogeneratore in futuro. La prima è realizzare un dispositivo “leggermente più grande e portatile per generare elettricità per alimentare un telefono cellulare o un computer portatile utilizzando la CO₂ dell’atmosfera” spiega Zhang. Una seconda applicazione, “su scala molto più ampia, integrerebbe questa tecnologia con un processo industriale di cattura della CO₂ per raccogliere elettricità”.