Il canone RAI non sarà più incluso nella bolletta luce?

Stop al canone RAI nella bolletta della luce dal 2024? È l’ipotesi al vaglio del governo Meloni: scorporare il canone per il Servizio Pubblico Radiotelevisivo dalla bolletta a iniziare dal prossimo anno. Le ultime novità su SOStariffe.it e le migliori offerte luce nel Mercato Libero di marzo 2023.

In 30 secondi

Dal 2024 il canone RAI potrebbe essere scorporato dalle bollette della luce, abbassando così la spesa delle fatture domestiche per l'elettricità:
  1. Il canone TV per il 2023 è di 90 euro, suddiviso in 10 rate da gennaio a ottobre
  2. Il ministro dell'Economia ha sostenuto che dal prossimo anno potrebbe essere varata una nuova modalità di riscossione
  3. Chi ha diritto all'esenzione del pagamento del canone RAI e come richiederla
  4. Con il comparatore di SOStariffe.it le migliori offerte luce di marzo 2023 per risparmiare sulla bolletta
Il canone RAI non sarà più incluso nella bolletta luce?

Il canone RAI potrebbe non essere più incluso nella bolletta della luce dal 2024. La riforma doveva scattare già nel 2023, ma poi c’è stata una marcia indietro perché i tempi erano troppo stretti. Adesso si torna a parlare della possibilità di lasciar fuori il canone TV dalla bolletta dell’elettricità, con il governo Meloni che dovrà mettere a punto una nuova modalità di riscossione. L’obiettivo è trovare una formula che possa impedire l’evasione e l’ipotesi più probabile al momento sembra che sia un ritorno al pagamento con le stesse modalità in cui avveniva prima del 2016, anno in cui il canone RAI fu accorpato alle utenze elettriche.

Indipendentemente dal numero di televisori che si possiedono in casa, l’importo del canone TV sarà di 90 euro per il 2023, suddiviso in 10 rate le quali sono incluse nella bolletta della luce da gennaio a ottobre. Oltre ai rincari alle stelle dell’energia, il canone è dunque una spesa mensile ulteriore che contribuisce a rendere le fatture domestiche ancor più salate per gli utenti. 

Canone RAI: cancellato dalla bolletta della luce dal 2024?

LE DOMANDE DEGLI UTENTI LE RISPOSTE DI SOSTARIFFE.IT
A quanto ammonta il canone RAI per il 2023? Per il 2023 l’importo del canone RAI è 90 euro, suddiviso in 10 rate incluse nella bolletta della luce da gennaio a ottobre
Da quando il canone RAI è incluso nella bolletta della luce? Dal 2016 quando l’allora governo Renzi varò la riforma per la riscossione del canone TV
Da quando il canone RAI potrebbe essere scorporato dalle fatture domestiche dell’elettricità? Dal 2024, secondo quanto ipotizzato dal ministro dell’Economia

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha già fatto sapere che per il 2023 il canone RAI è rimasto in bolletta ma che è “chiaro che dalla bolletta il canone Rai dovrà uscire e quindi l’anno prossimo bisognerà trovare un altro strumento”.

Per Giorgetti e il suo partito, la Lega, l’eliminazione del canone TV dalla bolletta è un punto irrinunciabile. Non solo perché la Lega ha fatto di questo impegno preso con i contribuenti italiani un elemento chiave del programma del governo di centrodestra, ma anche perché l’Unione europea ha insistito con la richiesta di cancellazione degli “oneri impropri” dai costi dell’energia. Infatti nell’allegato di esecuzione al Consiglio europeo sull’approvazione del PNRR italiano è riportato nero su bianco: “Eliminare l’obbligo per i fornitori di riscuotere oneri non collegati al settore dell’energia”.

Queste parole del ministro Giorgetti hanno però innescato la replica del leader di Italia viva, Matteo Renzi, che di inserire il canone RAI nella bolletta della luce quando era alla guida del governo con una riforma prevista dalla Legge di Stabilità del 2015.

Tuttavia, prima del 2016, spiega Renzi, “il canone costava 113 euro. Averlo fatto pagare a tutti ha portato a un abbassamento del costo da 113 a 90 euro. Se si paga tutti, si paga meno. Gli onesti risparmiano, i furbetti pagano. Perché sulle tasse questa è la regola aurea: pagare meno, pagare tutti. Ora si può dire che il canone RAI è una tassa esosa, come sostengono alcuni politici. Ma allora si deve avere la forza di abolirlo. Finché il canone RAI è un obbligo di legge, dobbiamo pagarlo tutti. Se non lo paghiamo tutti, torniamo al pre 2015 quando i furbi non pagavano e gli onesti pagavano di più”.

Mentre il dibattito politico riprende quota, si muovono anche i sindacati RAI. Le 8 sigle (Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Fnc, Snater, Libersind Confsal, Adrai e Usigrai) sono preoccupate: ritengono che occorra garantire la sostenibilità finanziaria al servizio pubblico radiotelevisivo, così come osservano che questo clima di incertezza non faccia bene alla RAI stessa.

Esenzione canone RAI: chi ne ha diritto e come fare per averla

QUESITO NUMERO 1 QUESITO NUMERO 2
Chi ha diritto all’esenzione del pagamento del canone RAI? Come fare per richiedere l’esenzione?
  • Ultrasettantacinquenni con reddito annuo non superiore a 8.000 euro
  • Diplomatici
  • Militari stranieri
  • Coloro che non detengono un apparecchio televisivo
  • Nei casi previsti dalla normativa vigente e per i quali si soddisfano i requisiti richiesti occorre presentare all’Agenzia delle Entrate una dichiarazione sostitutiva
 

Secondo quanto riferito dall’Agenzia delle Entrate sono esonerati dal pagamento del canone gli ultrasettantacinquenni con reddito non superiore a determinate soglie, i diplomatici e militari stranieri e coloro che non detengono un apparecchio televisivo.

Possono essere esonerati dal pagamento del canone TV i cittadini che, presentando una dichiarazione sostitutiva, attestano di soddisfare i seguenti requisiti:

  • aver compiuto 75 anni;
  • avere un reddito annuo proprio e del coniuge non superiore complessivamente a 8.000 euro;
  • non avere conviventi titolari di un reddito proprio (fatta eccezione per collaboratori domestici, colf e badanti).

L’agevolazione compete se nell’abitazione di residenza si possiedono uno o più apparecchi televisivi, mentre non compete nel caso in cui l’apparecchio televisivo sia ubicato in luogo diverso da quello di residenza.

L’agevolazione spetta per l’intero anno se il compimento del 75° anno è avvenuto entro il 31 gennaio dell’anno stesso. Se il compimento del 75° anno è avvenuto dal 1° febbraio al 31 luglio dell’anno, l’agevolazione spetta per il secondo semestre.

I soggetti che hanno presentato la dichiarazione sostitutiva (inviata online o tramite raccomandata) all’Agenzia delle Entrate (maggiori informazioni sul sito www.agenziaentrate.gov.it), se le condizioni di esenzione permangono, possono continuare a beneficiare dell’agevolazione anche nelle annualità successive, senza procedere alla presentazione di nuove dichiarazioni. Se, invece, si perdono i requisiti attestati in una precedente dichiarazione sostitutiva, per esempio perché si supera il limite di reddito previsto, è necessario presentare la dichiarazione di variazione dei presupposti.

Per quanto riguarda i cittadini che non detengono un apparecchio televisivo e sono intestatari di un contratto di energia elettrica residenziale, possono presentare la dichiarazione sostitutiva di non detenzione per evitare l’addebito in bolletta. Per ottenere l’esonero è necessario che nessun componente della famiglia anagrafica detenga un apparecchio televisivo.

La dichiarazione sostitutiva di non detenzione di apparecchio televisivo ha validità annuale (può essere inviata online o per mezzo di raccomandata) e deve essere presentata:

  • dal 1° luglio al 31 gennaio dell’anno successivo per l’esonero del pagamento per l’intero anno successivo (per esempio, una dichiarazione presentata nel novembre del 2022 avrà effetto per tutto il 2023)
  • dal 1° febbraio al 30 giugno per l’esonero dall’obbligo di pagamento per il secondo semestre dello stesso anno (per esempio, una dichiarazione presentata a maggio 2023 avrà effetto per il secondo semestre del 2023).

Si ricorda inoltre che i cittadini che hanno pagato il canone RAI, pur essendo in possesso dei requisiti previsti dalla legge, possono chiederne il rimborso mediante il modello per la richiesta di rimborso che contiene anche la dichiarazione sostitutiva attestante la sussistenza delle condizioni e dei requisiti che danno diritto all’esenzione.

Luce: le migliori offerte del Mercato Libero di Marzo 2023

Mentre il dibattito politico sui pro e contro del canone TV inserito nella bolletta della luce va avanti, le famiglie italiane continuano a fare i conti con le tariffe alte dell’energia elettrica. 

Oltre a una serie di buone pratiche per ridurre i consumi di energia nella propria abitazione, un’altra soluzione per ricevere bollette più leggere è quella di ridurre al minimo il costo Kwh per la fornitura di elettricità. Una meta che può essere raggiunta scegliendo le offerte luce più competitive tra quelle proposte dai fornitori energetici operanti nel Mercato Libero.

È possibile avere una panoramica delle migliori alternative consultando il comparatore di SOStariffe.it con le migliori offerte luce di marzo 2023, cliccando al link qui sotto:

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