Rallentano ancora i consumi gas in Italia. Dopo un 2023 che ha fatto segnare un crollo a doppia cifra (-10,1% sul 2022) da nord a sud della Penisola, la riduzione della domanda prosegue anche nei primi sei mesi del 2024 (-4,6% rispetto a gennaio-giugno 2023). È la fotografia che emerge dalle ultime rilevazioni del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase), che ha passato sotto la lente i dati ufficiali sui consumi gas di giugno e sul primo semestre 2024.
Prima di analizzare le cifre del Mase, ricordiamo che, se vuoi  alleggerire le bollette, puoi puntare sulle offerte gas del Mercato Libero che propongono un costo metano al metro cubo il più possibile contenuto. Infatti, più basso è questo valore, minore è il costo della materia prima su cui poi il tuo fornitore energetico calcolerà i consumi della tua famiglia.
Per trovare offerte gas casa con queste caratteristiche a settembre 2024 ti puoi affidare al comparatore di SOStariffe.it, accessibile dal link qui sotto.
    
        CONFRONTA LE OFFERTE GAS »    
    
    
    
Questo strumento gratuito ti permette di confrontare le soluzioni proposte dai gestori energetici partner di SOStariffe.it e trovare quella più in linea con il tuo fabbisogno energetico. Questo dato lo trovi in una bolletta recente (ecco come leggere la bolletta gas), oppure lo puoi stimare attraverso i filtri integrati nel comparatore cliccando sul widget qui sotto:
   
    
        
    Consumi gas in discesa nei primi sei mesi del 2024: la fotografia
                    
            

(Bilancio mensile e semestrale di gas naturale in Italia elaborato dal Dipartimento Energia del Ministero dell’Ambiente)
Tra gennaio e giugno 2024, le famiglie italiane hanno utilizzato quasi 31,1 miliardi di metri cubi di gas naturale, in calo del -4,6% rispetto ai 32,5 miliardi consumati nella prima metà dell’anno scorso. In pratica, c’è stata un minor “fame” di gas naturale pari a 1,5 miliardi di metri cubi.
Volgendo il focus sul solo mese di giugno 2024, c’è da osservare che il trend al ribasso nei consumi interni è stato ancora più marcato, con un -5,7% rispetto allo stesso mese del 2023. Si è infatti passati dai 3,6 miliardi di metri cubi di giugno dell’anno scorso ai 3,4 miliardi di tre mesi fa.
   
    
        
    La mappa dell’approvvigionamento del gas in Italia a settembre 2024
                    
            
Secondo quanto emerge dalle cifre del Mase, il principale fornitore di metano per l’Italia è oggi l’Algeria, che nella prima metà del 2024 ha immesso nel nostro Paese 10,7 miliardi di metri cubi di gas, grazie al gasdotto Transmed (conosciuto anche come gasdotto Enrico Mattei) che approda a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani. I flussi dall’Algeria registrano però un calo del 5,6% rispetto ai primi sei mesi del 2023 (11,3 miliardi di metri cubi).
In crescita, invece, il ruolo del gas estratto dai giacimenti in Azerbaigian, che arriva tramite il Tap (Trans Adriatic Pipeline). Tra gennaio e giugno 2024, il gasdotto transadriatico che ha un terminale a Melendugno (Lecce), sulla costa adriatica del Salento, ha garantito all’Italia quasi 5,1 miliardi di metri cubi di gas (+5,5% rispetto allo stesso periodo).
Crescono, su base semestrale, anche i flussi di gas russo (+24,7% sui primi sei mesi del 2023), che transita in Italia tramite il gasdotto Tag (Trans Austria Gas) che sfocia a Tarvisio, in Friuli Venezia Giulia, dopo aver attraversato Ucraina, Slovacchia e Austria. C’è comunque da rilevare che, prima dello scoppio della guerra in Ucraina, l’Italia importava da Mosca 29,1 miliardi di metri cubi di gas (il 38% della domanda), mentre nei primi sei mesi del 2024 sono passati dai tubi del Tag solo 2,7 miliardi (il 4,6% della domanda). Nel primo semestre del 2023 sono stati, invece, importati 2,1 miliardi di metri cubi.
Da segnalare anche il ruolo dei rigassificatori, con il crescente peso del GNL (gas naturale liquefatto) nella strategia di approvvigionamento del gas. Nei primi 6 mesi del 2024 sono arrivati nei rigassificatori italiani circa 7,5 miliardi di metri cubi di gas liquefatto. I terminal più attivi sono stati quelli di Cavarzere e Piombino, dove sono stati trattati rispettivamente 1,5 e 4,5 milioni di metri cubi di GNL tra gennaio e giugno 2024.