Caro energia: il Governo valuta le contromisure ma serve tempo

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C’è attesa per le misure contro il caro energia che il governo Meloni sta predisponendo allo scopo di mitigare l’impatto dell’escalation dei prezzi dei beni energetici su famiglie e imprese. Tutto quello che c’è da sapere su tempi e contenuti del decreto Bollette e come difendersi dai rincari scegliendo le offerte luce e gas a prezzo fisso più convenienti tra quelle proposte dai partner del comparatore di SOStariffe.it.

In 30 sec.
Le misure contro il caro energia al vaglio del Governo, novità a febbraio 2025:
  1. Il dossier aiuti a famiglie e imprese è sul tavolo dei ministeri di Economia e Ambiente
  2. La definizione degli interventi richiede tempo: si lavora al nodo delle coperture finanziarie 
  3. Allo studio il potenziamento dei Bonus luce e gas per le famiglie più vulnerabili
  4. Le altre misure all'esame dell'esecutivo Meloni, con un focus sulle imprese
  5. Trova offerte luce e gas a prezzo fisso convenienti con il comparatore di SOStariffe.it 
Caro energia: il Governo valuta le contromisure ma serve tempo

Il piano del Governo contro il caro energia è ancora “in cantiere” e la definizione delle misure anti-rincari da mettere in campo a sostegno di famiglie e imprese potrebbe richiedere ancora qualche settimana.

Sfumata l’ipotesi di un approdo in Consiglio dei Ministri lunedì 17 febbraio 2025, il pacchetto di misure è tuttora al vaglio dei tecnici dei ministeri dell’Economia e dell’Ambiente alle prese, tra l’altro, con il nodo della copertura finanziaria dei provvedimenti, tra cui si ipotizza anche un nuovo potenziamento dei Bonus luce e gas.

Nel paragrafo che segue passiamo sotto la lente le mosse contro il caro energia che l’esecutivo Meloni sta valutando. Prima, però, ricordiamo che non c’è solo la strada degli aiuti statali per risparmiare in bolletta. Una strategia anti-rincari utile in un momento in cui i prezzi dei beni energetici corrono è quella di sottoscrivere offerte luce e gas a prezzo fisso del Mercato Libero.

Cosa sono? Si tratta di tariffe che bloccano il costo kWh e il costo metano al metro cubo per un lungo periodo di tempo (generalmente 12 o 24 mesi). In questo modo, il prezzo di energia elettrica e metano stabilito in fase di attivazione dell’offerta resterà invariato per tutta la durata del vincolo contrattuale, pur in presenza di una escalation dei prezzi all’ingrosso.

Trovare queste tariffe è semplice con il comparatore di SOStariffe.it, che puoi consultare in pochi e semplici step cliccando sul pulsante verde qui sotto:

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Grazie a questo strumento online, puoi confrontare le offerte luce e gas proposte dai gestori energetici partner di SOStariffe.it a febbraio 2025 e trovare quella più “cucita” sui consumi annuali della tua famiglia. Se non hai il polso del tuo fabbisogno energetico, puoi consultarlo in una bolletta recente, oppure stimarlo tramite i filtri integrati nel comparatore stesso, che puoi impostare direttamente dal widget qui sotto:

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Caro energia: ecco le ipotesi allo studio del Governo a febbraio 2025

CARO ENERGIA: LE TUE DOMANDE CARO ENERGIA: LE NOSTRE RISPOSTE
A cosa è dovuto il caro energia? L’aumento delle bollette luce e gas è causato dall’escalation dei prezzi dei beni energetici in questo avvio di 2025
Perché i prezzi del gas all’ingrosso corrono? L’inverno più rigido in UE ha fatto impennare la domanda di gas che, a sua volta, ha dimezzato le riserve, mettendo in allarme i mercati
Qual è il valore dell’indice PSV a gennaio 2025? 0,533 €/Smc
Qual era il valore del PSV a gennaio 2024? 0,333 €/Smc
Quali sono le misure per le famiglie al vaglio del Governo? L’esecutivo Meloni starebbe studiando il potenziamento dei Bonus luce e gas con un innalzamento temporaneo del tetto ISEE a 15.000 € (ora la soglia è a 9.530 €)
Come contrastare il caro energia, oltre agli aiuti statali? Attivando le offerte a prezzo fisso del Mercato Libero: così blocchi il costo unitario della materia prima per almeno 12 mesi e ti metti al riparo dalle oscillazioni del mercato all’ingrosso

È ampio il ventaglio di misure contro il caro energia su cui si stanno concentrando i tecnici dei ministeri dell’Economia e dell’Ambiente e della Sicurezza energetica a febbraio 2025.

L’obiettivo di questo pacchetto di interventi, che richiederà ancora del tempo prima di approdare in Consiglio dei Ministri, è quello di mitigare l’impatto dell’impennata dei prezzi dei beni energetici all’ingrosso, aiutando famiglie e imprese maggiormente in difficoltà.

Proprio per quanto riguarda i clienti domestici, un’ipotesi allo studio del Governo è quella di un (nuovo) potenziamento dei Bonus luce e gas. L’idea è quella di procedere con un innalzamento del tetto ISEE per l’accesso all’agevolazione, così da allargare la platea dei benefici degli sconti in bolletta. Una misura, quest’ultima, che era già stata adottata durante la crisi energetica del 2022, quando il tetto ISEE Bonus bollette era stato innalzato prima a 12.000 euro e poi a 15.000 euro.

Tuttavia, il rafforzamento di questa agevolazione (oggi il tetto è fissato a 9.530 euro, che sale a 20.000 per le famiglie numerose) avrebbe un impatto da 1,5 miliardi di euro sulle casse statali e questo richiede cautela, oltre che un’attenta definizione della copertura finanziaria.

Sul fronte delle imprese, l’esecutivo di centrodestra starebbe valutando il potenziamento dell’Energy release (la concessione di elettricità a prezzi calmierati alle imprese energivore che realizzano nuova capacità di generazione da fonti rinnovabili) e la compensazione della tassazione europea Ets sulle emissioni di CO₂ a carico dei produttori di energia. Ma su quest’ultimo fronte c’è la necessità di aprire un’asse Roma-Bruxelles per evitare di incappare nella violazione delle norme europee sugli aiuti di Stato.

Tra le altre agevolazioni da far confluire nel futuro decreto Bollette spunterebbe anche l’annullamento della differenza tra il costo del gas sul mercato di riferimento europeo (il TTF di Amsterdam) e quello sul mercato all’ingrosso di casa nostra (l’indice PSV, acronimo di Punto di Scambio Virtuale).

Secondo le cifre rese note da “Il Sole 24 Ore”, il differenziale tra indice europeo e italiano ammonta in media a circa 2 €/MWh (euro per megawattora) e il suo annullamento costerebbe circa 1-1,2 miliardi.

Paolo Marelli
Specializzato in Energia, Conti e Carte
Da cronista per Il GiornoIl Giornale e il Corriere della Sera, a copywriter e brand journalist a Londra in agenzie di comunicazione; è tornato in Italia per scrivere news specializzate per alcuni siti come CorCom e SpacEconomy360, oltre che testate online del gruppo NetworkDigital360, contenitore di testate e portali B2B dedicati ai temi della Trasformazione Digitale e dell’Innovazione Imprenditoriale. Per SOStariffe.it scrive testi in ambito conti, carte di credito, internet e telefonia, tv e luce e gas, argomenti di cui si interessa e occupa in maniera professionale dal 2022.