Bonus pagamenti elettronici: come ottenere il cashback sulle transazioni con carta

Aggiornato il: 12/07/2023
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 05/10/2020

Negli ultimi anni sono stati introdotti diversi bonus pagamenti elettronici, si tratta di misure che i Governi hanno creato per incentivare l’abbandono del contante in favore di sistema tracciabili per fare acquisti. Uno dei piani è il Cashback di Stato, ma sono previste agevolazioni anche per i negozianti che usano il POS

transazioni e cashback

Nei decreti fiscali del 2019 e del 2020 sono stati stabiliti diversi sistemi di bonus pagamenti elettronici. In questa guida vedremo sia in cosa consistono i contributi bancomat che le agevolazioni per portare gli esercenti ad incrementare i servizi POS.

Costi di commissione azzerati: i vantaggi per gli esercenti 

Il primo problema che si è posto per riuscire a rendere conveniente sia per i clienti che per i negozianti l’uso degli strumenti di pagamento tracciabili è stato abbattere i costi di commissione. Il vantaggio offerto ai professionisti e agli esercenti è stato un bonus sotto forma di credito d’imposta sulle commissioni, pari al 30%. Questo contributo fiscale si aggiunge ai premi della Lotteria scontrini e alla cancellazione delle spese per il POS per acquisti inferiori ai 5 euro.

Le ultime due misure per gli esercenti sono nate con il Piano Cashless, l’obiettivo è l’abbandono dell’uso del contante per contrastare l’evasione fiscale.

I vantaggi per gli acquirenti 

Per gli utenti la soluzione che il Governo ha adottato, per invogliare i cittadini a prediligere le carte come metodo di pagamento, sono stati dei piani a premi: Lotteria scontrini e Cashback.

Da Dicembre 2020 per i cittadini italiani è possibile iscriversi al programma dei rimborsi sugli acquisti con carta. Si possono ottenere fino a 150 euro di Cashback su 1500 euro spesi da Gennaio a Giugno 2021. Per avere l’accredito sul tuo conto corrente dovrai pagare con le carte o le app di pagamento e dovrai fare almeno 50 operazioni in 6 mesi.

Si deve scaricare l’app IO o una delle principali applicazioni di pagamento come Bancomat, Postepay e simili. Le regole per poter partecipare e accumulare i rimborsi di Stato si possono seguire le istruzioni contenute nel decreto attuativo Ministero dell’economia di novembre 2020.

Vengono conteggiati nel conto Cashback solo le operazioni fatte nei negozi fisici, se il pagamento viene effettuato utilizzando una carta di pagamento come una carta di credito, di debito o anche una carta-conto o una prepagata. Optare per il pagamento con carta permette, quindi, di accedere ad un bonus che renderà questo metodo di pagamento sempre più conveniente ed utilizzato rispetto ai più tradizionali contanti che comportano una serie di problematiche, a partire dall’elusione fiscale.

Ecco, quindi, come funziona il bonus per i pagamenti elettronici con il cashback per le transazioni effettuate con la carta.

Come funziona il cashback sulle transazioni con carta

Tutti i titoli di una carta di pagamento che, a partire dal mese di dicembre del 2020, effettueranno una transazione con carta, in sostituzione del pagamento in contanti, potranno contare su di un cashback fisso pari al 10% dell’importo transato.

Di conseguenza, scegliendo di pagare la spesa al supermercato con carta per un importo di 10 Euro si riceverà un cashback di 1 Euro. La nuova normativa sul rimborso per i pagamenti con carta non prevede vincoli per quanto riguarda l’importo minimo e l’importo massimo della transazione.

Per poter ottenere il rimborso periodico per i pagamenti con carta sarà necessario rispettare alcune condizioni:

  • è necessario effettuare almeno 50 operazioni con carta per ogni semestre
  • l’importo massimo complessivo delle transazioni per cui è possibile ottenere il cashback è di 1.500 Euro a semestre per un totale complessivo di 3.000 Euro in un anno
  • gli acquisti online non prevedono alcun rimborso; solo gli acquisti effettuati in negozio, con pagamento al POS, permettono di attivare il rimborso
  • 10% su tutte le transazioni, fino al tetto massimo di 150 Euro per operazione (quindi 15 euro)

La normativa, quindi, prevede un rimborso annuale massimo di 300 Euro per le transazioni effettuate con carta. Il massimale di spesa è di 3.000 Euro (con un limite semestrale di 1.500 Euro). Di conseguenza, effettuando 4.000 Euro di spese con carta in un anno si riceverà un rimborso di 300 Euro ma solo se si rispetta il limite minimo di operazioni con carta (almeno 50 a semestre) e si raggiunge l’importo complessivo di 1.500 Euro di transazioni per ogni semestre.

L’erogazione del rimborso periodico avviene tramite un accredito diretto sul conto corrente del titolare della carta di pagamento utilizzata per le transazioni. I limiti per il rimborso vengono calcolati per singolo cittadino e non per nucleo familiare. Ogni cittadino ha, quindi, la possibilità di effettuare transazioni con carta per poter ottenere il cashback previsto dalla normativa, a partire dal mese di dicembre del 2020.

I dettagli precisi sulle modalità di erogazione del bonus verranno definite dal decreto attuativo del Ministero dell’Economia. Per poter ottenere il bonus sarà necessario registrare la propria carta all’interno dell’app IO, l’applicazione per smartphone Android ed iOS per accedere a vari servizi della Pubblica Amministrazione. Completati i passaggi preliminari, l’erogazione del bonus per i pagamenti elettronici sarà automatica.

Super Cashback

Ad affiancare il bonus per i pagamenti con carta, disponibile per tutti i cittadini italiani che scelgono le transazioni elettroniche in sostituzione dei pagamenti in contante, c’è anche il Super Cashback. In questo caso, si tratta di un bonus da 3.000 Euro che viene erogato ai cittadini che effettueranno il maggior numero di transazioni con carta.

Il Super Cashback è stato un premio speciale che dovrebbe essere accreditato sul conto corrente dei 100.000 cittadini italiani. Questo ulteriore bonus per coloro che nei sei mesi he avranno effettuato il maggiore numero di transazioni con carta (non conta l’importo complessivo) tra dicembre 2020 e maggio 2021. Anche in questo caso, concorrono al conteggio del numero delle transazioni effettuate esclusivamente i pagamenti elettronici in negozio tramite POS avvenuti con carta. Non vengono conteggiate le transazioni online.

Sono nate delle polemiche legate a dei trucchi adottati da alcuni utenti per cumulare moltissime microperazioni. Il Governo ha preso provvedimenti immediati per individuare le operazioni da meno di 0,50 o 1 Euro e annullarle dai conteggi.

Quali carte utilizzare per ottenere il cashback

Sia il cashback del 10% sulle transazioni elettroniche, disponibile per tutti, che il super cashback saranno accessibili effettuando pagamenti con una carta in sostituzione del contante. Per l’ottenimento del rimborso è possibile utilizzare:

  • una carta di credito
  • una carta di debito direttamente collegata al conto corrente
  • una carta conto con IBAN
  • una carta prepagata

In linea di massima, qualsiasi carta di pagamento, a prescindere dalle sue caratteristiche, emessa da una banca italiana potrà essere utilizzata per l’accesso al cashback, nelle forme e con le limitazioni previste dalla normativa. I cittadini, in base alle proprie esigenze, sono liberi di scegliere la tipologia carta da utilizzare per fare acquisti in negozio in modalità elettronica al posto del contante.

Da notare che le transazioni elettroniche utili ai fini del rimborso possono avvenire anche in modalità contactless utilizzando app di pagamento che prevedono la registrazione della carta. Tra le applicazioni più diffuse di questo tipo troviamo Google Pay, Samsung Pay ed Apple Pay. Per utilizzare tali servizi è necessario che la propria banca garantisca il supporto ufficiale in caso contrario, infatti, non sarà possibile registrare la carta all’interno dell’app.

È chiaro, quindi, che per ottenere il cashback basterà avere a disposizione una carta di pagamento. Chi non dovesse avere una carta abilitata al pagamento potrà richiederne una sfruttando una delle tante proposte attualmente disponibili sul mercato bancario italiano. A disposizione degli utenti, infatti, ci sono svariate opzioni molto interessanti ed è possibile ottenere carte di pagamento senza canoni e commissioni.

Per un quadro completo sulle opzioni disponibili è possibile consultare il comparatore di SOStariffe.it per carte e verificare le soluzioni da attivare. Da notare, in alternativa, l’opportunità di richiedere l’attivazione di un conto corrente  con carta di debito collegata da utilizzare per i pagamenti in negozio validi per il rimborso.

Pagamenti con carta: il negoziante non può rifiutarli

La possibilità di accedere al cashback rappresenta un incentivo concreto per tutti i cittadini italiani ad abbandonare il contante in favore dei pagamenti elettronici con carta. Per quanto riguarda il consumatore, è importante sottolineare, non c’è alcun obbligo di utilizzare la carta in sostituzione del denaro contante (fatto salvo il limite di utilizzo dei contanti fissato a 2 mila Euro). L’accesso al cashback è, come detto, solo un incentivo per supportare la diffusione delle transazioni elettroniche.

Dal punto di vista degli esercenti, invece, c’è la necessità di rispettare la normativa sul POS obbligatorio ed avere, quindi, a disposizione uno strumento per accettare i pagamenti elettronici. Gli esercenti non possono rifiutare di accettare un pagamento tramite carta, in sostituzione di un più tradizionale pagamento in contanti. Bisogna sottolineare, inoltre, che non ci sono limiti minimi per l’importo della transazione elettronica. È possibile pagare anche un caffè con carta invece che in contanti.

Il rifiuto di accettare un pagamento con carta fa scattare una sanzione. La normativa di riferimento, infatti, sottolinea come sia prevista “una sanzione amministrativa pecuniaria di importo pari a 30 euro, aumentata del 4 per cento del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento” (art. 15 DL 124/2019).

Carta di credito con cashback

Il cashback per le transazioni con carta è un’opportunità a disposizione di tutti. Basta avere una carta di pagamento ed utilizzarla in sostituzione del contante al momento del pagamento. Si tratta, quindi, di un vero e proprio punto di riferimento per tutti gli utenti che opteranno per le transazioni elettroniche rinunciando al pagamento con contanti.

Il rimborso sulle transazioni elettroniche è una possibilità disponibile, da tempo, per i titolari di un conto corrente. Diverse banche, infatti, propongono un cashback degli acquisti effettuati con la carta di credito. Il sistema di rimborso può avvenire in due modalità differenti a seconda di quelle che sono le offerte dell’istituto.

Una prima opzione prevede un cashback fisso su ogni transazione per un importo pari ad una precisa percentuale del transato. Ad esempio, una carta di credito può garantire un cashback dello 0.10% su tutte le transazioni. Il rimborso complessivo viene restituito al cliente dalla banca ogni mese o comunque con una certa periodicità fissa (ogni 3 mesi, ogni 6 mesi etc.)

Un’altra tipologia di cashback è quella che prevede il rimborso di un importo fisso (ad esempio 50 Euro) al raggiungimento di un determinato importo complessivo di transazioni con carta. Anche in questo caso, il rimborso viene erogato dalla banca al cliente con una periodicità ben definita e con un accredito diretto sul conto corrente collegato alla carta di credito.

Per un quadro completo sulle migliori carte con cashback è possibile consultare il comparatore di SOStariffe.it per carte di credito personali. Questo tipo di carte può rappresentare una buona soluzione per tutti gli utenti abituati ad effettuare numerose transazioni con carta. Il cashback, infatti, è un ottimo sistema per ammortizzare i costi fissi legati alla carta stessa.

Il rimborso arriverà per i pagamenti con carte di credito, carte di debito e prepagate: Amex, Bancomat, Diners, Maestro, Mastercard, PostePay, VISA, V-Pay e app pagamento come Satispay. Non sono stati introdotti ancora i sistemi di  Google Pay ed Apple Pay.

Credito d’imposta per i negozianti e i professionisti

Uno dei pochi bonus riservati solo agli esercenti e ai liberi professionisti è il contributo POS. Si tratta di una misura che garantisce a negozianti e autonomi di poter ottenere uno sgravio fiscale del 30% per gli importi transati con POS.

I beneficiari sono coloro che hanno un fatturato annuo riferito all’anno precedente d’imposta  pari o inferiore a 400.000 Euro. Il Bonus POS 2021 viene attribuito in merito a cessioni di beni o prestazioni di servizi rese nei confronti di consumatori privati. Non vengono quindi considerati i pagamenti con fattura o partita IVA.

Le tipologie di transazioni soggette all’erogazione del credito d’imposta sono tutti i pagamenti con carta di credito, debito, prepagata o strumenti di pagamento digitali.