Che cosa è la pre-autorizzazione per la carta di credito?

Aggiornato il: 04/04/2022
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 04/04/2022

Le carte di credito sono strumenti ogni giorno sempre più utilizzati per le transazioni, grazie ai notevoli vantaggi che garantiscono: rapidità del pagamento, possibilità di anticipare spese per le quali non si ha ancora copertura (la carta di credito è infatti a tutti gli effetti un fido concesso dalla banca, se l’utente risponde a determinati prerequisiti) e superamento della necessità di avere sempre con sé il contante necessario a pagare le spese.

Carte di credito per cattivi pagatori

La carta di credito, insomma, è comoda, e non solo: rappresenta il metodo migliore con il quale è possibile impegnarsi per una spesa futura senza saldare la transazione, ma rimandandola a un momento futuro. Se ad esempio si prenota qualcosa fornendo il numero della carta di credito e gli altri dati sensibili (come la data di scadenza), anche se non si verifica alcuno scambio di denaro il creditore sa che il cliente ha un titolo di pagamento valido: per questo è nata la pre autorizzazione delle carte di credito. Vediamo qui di seguito di che cosa si tratta esattamente.

Come funziona la pre-autorizzazione

Una carta di credito è un’ottima garanzia per chi deve ricevere un pagamento, ma non per questo è del tutto senza rischi: ad esempio, può essere relativa a un conto ormai chiuso o comunque privo di un’adeguata copertura economica. Per questo è necessaria da parte degli esercenti una verifica della sua validità. Attraverso la pre-autorizzazione della carta di credito, il plafond della carta stessa viene impegnato per un certo ammontare da parte dell’esercente, che così può avere la certezza che il titolo di pagamento funziona. 

È bene tenere a mente che la pre-autorizzazione non è un vero e proprio addebito: la somma pre-autorizzata viene infatti bloccata temporaneamente, ma non viene contabilizzata. Questo significa che per generare un’effettiva movimentazione contabile è necessario che la pre-autorizzazione venga chiusa. A tutti gli effetti, riveste il ruolo della classica caparra, anche se solo “presunta”. Inoltre, è possibile usare questo procedimento del congelamento di una somma non solo sulle carte di credito, ma anche sulle carte di debito e sulle carte prepagate.

Chi utilizza la pre-autorizzazione

Sono in particolare gli alberghi, ma anche le strutture che offrono servizi a noleggio (come quelli per le automobili) a utilizzare la pre-autorizzazione da carta di credito, così da verificare che la carta fornita dagli ospiti sia regolare e che non ci saranno quindi problemi per il pagamento. Per questo genere di attività, infatti, il pagamento avviene quasi sempre successivamente all’erogazione del servizio, perché l’importo non è fisso.

Pensiamo ad esempio a una camera d’albergo, che oltre al costo del pernottamento può includere anche tutta una serie di servizi accessori, come le bevande acquistate presso il bar dell’albergo o nel minibar della stanza, massaggi, trattamenti SPA e così via; oppure al noleggio di un’auto, il cui ammontare può variare drasticamente a seconda che l’utente lasci il serbatoio pieno o deleghi alla stessa società il rifornimento una volta riconsegnata la vettura, o per il pagamento relativo a danni di vario genere non coperti dall’assicurazione. Per questo si preferisce, in questi casi, richiedere i dati di una carta di credito e rimandare poi alla fine del servizio usufruito il pagamento.

Questo sistema di verifica e di garanzia serve soprattutto per tutelare gli albergatori e gli altri esercenti di servizi a importo variabile, visto che quando viene effettuata una prenotazione di fatto la camera (o l’auto, o qualsiasi altra cosa presa a noleggio) prenotata viene tolta dalla possibile disponibilità di altri clienti; se quindi chi ha prenotato non si presenta, o non può pagare, il danno per l’hotel diventa irrimediabile.

Per evitare queste possibili perdite di denaro, i sistemi di prenotazione fanno ricorso alla pre-autorizzazione della carta di credito, e solo in caso di «no-show», cioè quando il cliente non si presenta o si rifiuta di pagare quanto stabilito consensualmente dalle parti al momento della prenotazione, viene addebitata la penale stabilita nei termini e condizioni (non è possibile infatti addebitare l’intero importo della prenotazione).

Che cosa succede se la pre-autorizzazione viene negata

L’importo relativo alla pre-autorizzazione della carta di credito di solito viene bloccato qualche settimana o qualche giorno prima dell’effettiva erogazione del servizio da parte dell’attività.

Che cosa accade quando il tentativo di pre-autorizzare la carta di credito non va a buon fine? In quel caso, di solito verrà chiesto al cliente di fornire un nuovo titolo di pagamento con l’importo necessario disponibile (in genere entro 24 ore dalla prima verifica). Il rischio, se non si provvede per tempo, è vedersi annullare la pre-autorizzazione.

Come si salda il pagamento dopo la pre-autorizzazione

Dopo aver pre-autorizzato la carta, di norma si chiude la pre-autorizzazione e si addebita a tutti gli effetti – e quindi anche a livello contabile – l’importo prenotato sulla carta di credito. La pre-autorizzazione può essere chiusa solo dai titolari della carta, che devono avere la carta stessa nella loro disponibilità al momento del check-out.

In alternativa è possibile scegliere di utilizzare un altro metodo di pagamento: in questo caso il fornitore del servizio procederà ad annullare la pre-autorizzazione. Quando una pre-autorizzazione viene annullata, l’importo non torna immediatamente disponibile sulla carta di credito dell’utente, ma ci vogliono di norma dalle 48 alle 72 ore, a seconda delle tempistiche bancarie.

Che cosa succede quando si riceve un SMS di pre-autorizzazione

Può capitare, dopo aver fornito i dati della propria carta di credito, di ricevere sul proprio cellulare – se il servizio di notifiche fornito dalla banca che ha emesso la carta è stato attivato – una notifica tramite SMS che comunica la transazione.

Può capitare che l’SMS ricevuto sia in tutto e per tutto identico a quelli relativi ai pagamenti veri e propri; ciò è perfettamente normale, ma se si hanno ancora dei dubbi è bene verificare che la spesa sia categorizzata, nella lista movimenti della propria carta, come «movimento in attesa di contabilizzazione» o «movimento pre-autorizzato»; naturalmente è sempre possibile contattare la propria banca per fugare ogni dubbio.

Cosa si rischia con la pre-autorizzazione della carta di credito

Come detto più sopra, la pre-autorizzazione della carta di credito “congela” la somma, ma non c’è una vera e propria transazione, quindi non c’è alcun pericolo che il fornitore del servizio prelevi la somma prima del tempo; naturalmente bisogna aver letto con la massima attenzione i termini e le condizioni relativi al servizio che si sta prenotando, altrimenti il rischio è che possano esserci contestazioni, ad esempio per le date di cancellazione e così via.

Va ricordato che fornire i dati della propria carta di credito (non solo il numero, ma anche la data di scadenza e il codice cvv) è potenzialmente rischioso, perché con queste informazioni chi ne è in possesso può in teoria effettuare delle transazioni. Anche se non ci sono problemi se si comunicano tali numeri a una struttura fidata, una buona idea per evitare spiacevoli sorprese è quella di utilizzare l’autenticazione a due fattori per gli acquisti online; grazie ad essa, infatti, prima del prelievo di denaro viene chiesta un’ulteriore prova dell’identità di chi sta effettuando la transazione, ad esempio inserendo un codice che viene inviato all’utente sul numero di telefono cellulare che ha registrato presso la banca, oppure attraverso metodi di rilevazione biometrici, come l’impronta digitale o il riconoscimento facciale o, ancora, quello vocale.

Inoltre, le già citate notifiche permettono di tenere sotto controllo eventuali movimenti non riconosciuti e intervenire per tempo, bloccando la carta, se necessario.