- Il ritiro dedicato consente la vendita di energia prodotta e immessa in rete
- Quali sono i corrispettivi €/MWh previsti per ciascuna tipologia di fonte
- Trova preventivi fotovoltaico convenienti a febbraio 2025 con il comparatore di SOStariffe.it
Ecco le tariffe minime che saranno applicate quest’anno per la cessione al GSE dell’energia elettrica prodotta e immessa in rete tramite il meccanismo del Ritiro dedicato. Le novità e come trovare un preventivo fotovoltaico conveniente con il comparatore di SOStariffe.it a febbraio 2025.
Novità per il Ritiro dedicato: ARERA, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, ha reso noti i prezzi minimi da applicare nel 2025 per questo regime commerciale.
Tale meccanismo permette ai produttori (ad esempio i proprietari di un impianto fotovoltaico) di vendere l’energia elettrica da essi generata e immessa in rete. In pratica, tale sistema consente la cessione al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) dell’elettricità prodotta da impianti con determinate caratteristiche e successivamente immessa in rete, ricevendo in cambio un compenso in base alla quantità di kWh immessi nella rete stessa.
Prima di illustrare le tariffe minime per il Ritiro dedicato in vigore quest’anno, ricordiamo che dotare la tua casa di un impianto fotovoltaico ti permette di centrare un triplice obiettivo: accrescere la sostenibilità ambientale, aumentare l’indipendenza energetica della tua famiglia e alleggerire le bollette, a maggior ragione in un questo scorcio di 2025 all’insegna dei rincari per famiglie e imprese.
Il comparatore di SOStariffe.it per pannelli fotovoltaici (a cui puoi accedere cliccando sul pulsante verde qui sotto) ti consente di calcolare gratuitamente un preventivo in pochi, semplici click. Basta compilare un modulo online (che non comporta alcun impegno all’acquisto di un prodotto) e inserire i seguenti dati:
Una volta elaborate tutte queste informazioni, il comparatore di SOStariffe.it è in grado di stilare una classifica delle soluzioni più in linea con le tue esigenze tra quelle proposte dalle società partner di SOStariffe.it a febbraio 2025.
CALCOLA IL TUO PREVENTIVO FOTOVOLTAICO »
Se non conosci il consumo annuo di elettricità della tua famiglia, puoi trovare questa informazione in una bolletta recente (ecco come leggere la bolletta della luce), oppure puoi stimarlo impostando i filtri integrati nel comparatore di SOStariffe.it, accessibile dal widget qui sotto:
| TIPOLOGIA DI FONTE RINNOVABILE | ENERGIA ELETTRICA RITIRATA ALL’ANNO | PREZZI MINIMI NEL 2025 |
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Biogas e biomasse (esclusi i biocombustibili liquidi ad eccezione degli oli vegetali puri tracciabili ex regolamento europeo CE n. 73/09) |
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Gas da discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biocombustibili liquidi ad eccezione degli oli vegetali puri tracciabili ex regolamento europeo CE n. 73/09 |
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| Eolica |
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| Solare fotovoltaica |
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| Geotermica |
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| Idrica |
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| Idrica |
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Idrica |
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| Idrica |
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| Fonti rinnovabili diverse dalle quelle indicate qui sopra |
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Nella tabella qui sopra sono illustrati nel dettaglio i prezzi minimi che saranno garantiti quest’anno ai produttori di energia elettrica che abbiano sottoscritto con il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) la convenzione per l’accesso al servizio del Ritiro dedicato.
Come chiarisce ARERA sul suo sito, l’aggiornamento delle tariffe minime garantite per gli anni successivi al 2014 sono calcolate “a partire dai valori vigenti per l’anno precedente e tenendo conto del tasso di variazione annuale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati rilevato dall’Istat, con arrotondamento alla prima cifra decimale secondo il criterio commerciale”.
Ancora ARERA: “Sulla base dei dati pubblicati dall’Istat, la variazione percentuale media annua dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati dell’anno 2024 rispetto all’anno 2023 è risultata pari a +0,8%. Pertanto, i valori dei prezzi minimi garantiti per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili di potenza nominale elettrica fino a 1 MW, vigenti per l’anno 2025 secondo i criteri previsti dalla deliberazione n. 280/07, sono evidenziati nella tabella”.