Rincari Internet: aumenti unilaterali delle tariffe in arrivo da Marzo 2023

I servizi Internet, sia per quanto riguarda la telefonia mobile che per quella fissa, stanno registrando una serie significativa di aumenti unilaterali delle tariffe da parte di diversi operatori presenti sul mercato. Il trend, già emerso sul finire del 2022, è confermato dalle rimodulazioni annunciate dai provider nei primi 2 mesi del 2023. Contestualmente i consumatori devono fare i conti con il debutto delle tariffe indicizzate all'inflazione che introducono un meccanismo di rincari automatici su base annuale. Ecco il punto su aumenti e rimodulazioni delle tariffe Internet per fisso e mobile a marzo 2023.

In 30 secondi

Le offerte di telefonia fissa e mobile registrano nuovi aumenti nel 2023 tra rimodulazioni e tariffe indicizzate all'inflazione
  • Gli operatori di telefonia stanno ritoccando verso l'alto i costi delle offerte ricorrendo alle tradizionali rimodulazioni oltre che al nuovo meccanismo di indicizzazione all'inflazione
  • I rincari coinvolgo operatori come TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb e PosteMobile
  • Le rimodulazioni si traducono in un aumento immediato e fisso del canone mensile
  • L'indicizzazione all'inflazione si tradurrà, dal 2024, in un meccanismo che prevede aumenti annuali del canone
Rincari Internet: aumenti unilaterali delle tariffe in arrivo da Marzo 2023

L’aumento dei prezzi coinvolge anche la telefonia mobile e la telefonia fissa: il 2023, infatti, è iniziato con una serie di rincari per il costo delle tariffe che consentono l’accesso ad Internet, da rete mobile o da rete fissa. Diversi operatori hanno, infatti, iniziato ad aumentare i prezzi ricorrendo alle rimodulazioni unilaterali dei contratti che comportano, per i clienti finali, un aumento della spesa mensile per il servizio usufruito.

Oltre alle rimodulazioni, elemento che da anni rappresenta uno strumento a cui molti operatori fanno ricorso in modo periodico per aumentare i prezzi, questa volta c’è un ulteriore elemento rischia di aumentare la spesa per i servizi per Internet da rete fissa o mobile.

Il mercato di telefonia, infatti, ha registrato il debutto delle tariffe indicizzate all’inflazione con un meccanismo di aggiornamento annuale dei prezzi. Ad introdurre sul mercato questo meccanismo sono stati TIM e WINDTRE, due operatori di riferimento in Italia che, in base agli ultimi dati AGCOM, presentano una quota di mercato cumulativa del 54% nella telefonia fissa e del 52% in quella mobile.

Vediamo, quindi, tutti i dettagli in merito agli aumenti unilaterali delle tariffe di telefonia fissa e mobile di inizio 2023.

Il 2023 inizia con alcuni rincari per le offerte fisso e mobile

Diversi operatori di telefonia fissa e mobile hanno avviato una serie di rincari per le tariffe.

Tali rincari si dividono in due diverse tipologie:

  • le rimodulazioni con aumento immediato del canone
  • l’introduzione dell’indicizzazione all’inflazione del canone mensile

Le rimodulazioni che interessano i consumatori: ecco gli aumenti di inizio 2023

La prima tipologia di rincari prevista dagli operatori di telefonia è rappresentata dalla “classica” rimodulazione unilaterale con una modifica delle condizioni contrattuali che si traduce in un aumento del canone mensile. Con questo tipo di rincari, quindi, i consumatori devono fare i conti con un aumento di un importo fisso della spesa.

In alcuni casi, a tale aumento corrisponde una modifica del servizio con una serie di bonus aggiuntivi che rappresentano una parziale compensazione del rincaro (per la telefonia mobile, ad esempio, può esserci l’aggiunta di Giga extra al piano tariffario). Le rimodulazioni unilaterali arrivate ad inizio 2023 sono state diverse.

Operatori come TIM, Vodafone e WINDTRE oltre a Fastweb e PosteMobile hanno scelto questo sistema per incrementare il costo del servizio per i già clienti. Come prevede la normativa, in caso di rimodulazione è possibile esercitare il diritto di recesso e passare ad un altro operatore, andando ad attivare una tariffa più conveniente.

I rincari tramite rimodulazione unilaterale del contratto, con aumento del canone mensile, coinvolgono sia la telefonia mobile che quella fissa, con aumenti differenti in base alla tipologia di servizio oltre che in base alle scelte del singolo operatore.

Per quanto riguarda la telefonia mobile, le rimodulazioni registrate ad inizio 2023 sono le seguenti:

OPERATORE AUMENTO MENSILE
PosteMobile 1 euro
TIM 2 euro
WINDTRE 2 euro

Aumenti analoghi si registrano per la telefonia fissa, con varie rimodulazioni già annunciate dagli operatori del settore:

OPERATORE AUMENTO MENSILE
Vodafone 1,99 euro
TIM 2 euro
Fastweb fino a 5 euro

Le rimodulazioni di Fastweb: tra 0,01 e 5 euro al mese

Seguendo un semplice ordine alfabetico, tra i principali rincari con rimodulazione unilaterale registrati in queste prime settimane del 2023 c’è quello annunciato da Fastweb. L’operatore ha già annunciato tre rimodulazioni, per tre diversi gruppi di clienti di rete fissa, con un rincaro dell’abbonamento di importo compreso tra 0,01 euro e 5 euro al mese in base all’offerta per la connessione Internet a casa attiva.

Fastweb aveva annunciato rimodulazioni analoghe già nel corso dell’ultimo trimestre del 2022 aggiungendo, inoltre, aumenti anche per i suoi clienti di telefonia mobile. Con le rimodulazioni dello scorso anno, Fastweb ha aumentato i costi per i suoi clienti fino a 5 euro al mese per il fisso e 6 euro al mese per il mobile.

Gli aumenti di PosteMobile: 1 euro al mese

Di recente, anche PosteMobile, principale operatore virtuale del settore di telefonia mobile in Italia per numero di clienti attivi, ha annunciato un rincaro, tramite modifica unilaterale dei contratti.

In questo caso, l’aumento, per i clienti coinvolti, è di 1 euro al mese rispetto al canone dell’offerta già attiva. Il rincaro non ha portato ulteriori modifiche ai contenuti delle offerte coinvolte.

Le rimodulazioni di TIM: 2 euro al mese

Rimodulazioni arrivano anche da TIM. L’operatore ha annunciato diversi rincari sia per la telefonia mobile che per la telefonia fissa. Le offerte selezionate dall’operatore registreranno un rincaro di 2 euro al mese. In alcuni casi, per le offerte di telefonia mobile rimodulate, è possibile ottenere bonus aggiuntivi (come Giga extra ogni mese rispetto a quanto previsto dal piano attivato).

Aumenti Vodafone: 1,99 euro al mese

Da segnalare anche l’arrivo di rincari, tramite modifiche unilaterali di offerte già attive, da parte di Vodafone che ha ritoccato di 1,99 euro al mese il canone mensile di alcuni abbonamenti per la connessione Internet casa. Si tratta della seconda parte di una campagna di rimodulazioni più ampia. Già nell’autunno del 2022, infatti, l’operatore aveva annunciato rincari analoghi per alcuni clienti di rete fissa.

I rincari di WINDTRE: 2 euro al mese

Aumenti analoghi anche da WINDTRE che, per queste prime settimane di 2023, si è concentrata sulla telefonia mobile con un incremento di 2 euro al mese per alcune offerte già attive che potranno beneficiare, come parziale compensazione, di Giga aggiuntivi. Nella seconda metà del 2022, inoltre, WINDTRE aveva già aumentato i costi per alcuni clienti di telefonia fissa (con rincari fino a 5 euro al mese).

Debuttano le tariffe indicizzate all’inflazione: il canone aumenta ogni anno

I rincari per il settore di telefonia e Internet, ad inizio 2023, seguono anche una seconda modalità con la nascita del meccanismo di indicizzazione all’inflazione del canone mensile delle offerte, sia per la telefonia fissa che per quella mobile. Questo meccanismo, di fatto, prevede un adeguamento annuale del canone mensile che seguirà l’andamento dell’inflazione.

Ad introdurre nel settore di telefonia le tariffe indicizzate all’inflazione sono stati gli operatori TIM e WINDTRE. Per il momento, gli altri provider non hanno seguito l’esempio delle due aziende. In futuro, però, il sistema di indicizzazione all’inflazione del canone mensile potrebbe trovare una diffusione maggiore nel settore di telefonia.

Da notare, inoltre, che il meccanismo riguarda nuovi e già clienti. Entrambi gli operatori, infatti, hanno rinnovato i listini di offerte per nuovi clienti, introducendo la clausola che lega il canone mensile all’inflazione per tutte le tariffe disponibili. Contemporaneamente, TIM ha anche introdotto il sistema di indicizzazione all’inflazione per i già clienti con una rimodulazione del contratto, spesso caratterizzata anche da un aumento immediato del canone mensile.

Le tariffe indicizzate secondo l’inflazione di TIM e WINDTRE

TIM e WINDTRE hanno definito meccanismi differenti per indicizzare il canone delle offerte all’inflazione. Ecco i dettagli:

  • TIM: il canone mensile viene aumentato in base all’indice di inflazione IPCA, non tenendo conto di valori negativi e sommando un coefficiente di 3,5 punti. L’incremento non può superare il 10%. Il primo adeguamento all’inflazione è previsto per aprile 2024
  • WINDTRE: il canone mensile viene incrementato in base all’indice dei prezzi al consumo FOI con variazione pari ad almeno il 5%; gli aumenti legati al nuovo meccanismo diventeranno effettivi a partire dal 1° trimestre del 2024

Una volta inclusa nelle condizioni contrattuali, la clausola di indicizzazione all’inflazione diventa parte integrante della tariffa attiva.

Di conseguenza, l’adeguamento annuale all’inflazione del canone mensile non sarà una rimodulazione ma un’evoluzione dell’offerta già prevista dal contratto stipulato tra operatore e consumatore, in modo più o meno consapevole da parte di quest’ultimo.

L‘impatto della clausola che lega il canone mensile all’inflazione è evidente andando ad analizzare le attuali offerte disponibili sul mercato che includono tale meccanismo. Considerando i listini delle offerte fisso e mobile di TIM e WINDTRE è possibile notare come il rincaro annuale della spesa possa essere significativo. Con l’attuale tasso di inflazione (febbraio 2023), infatti, l’aumento sarebbe intorno al 10% per entrambi gli operatori.

Offerte indicizzate secondo l’inflazione: gli aumenti annuali

Com evidenziato in tabella, per le offerte fibra si arriverebbe ad un aumento superiore ai 30 euro all’anno.

In pratica, l’inflazione si tradurrebbe in un canone mensile aggiuntivo, senza alcuna reale modifica del servizio.

Incrementi significativi si registrano anche per la telefonia mobile dopo l’importo assoluto è più ridotto ma il rincaro si fa notare lo stesso.

OPERATORE OFFERTA CANONE MENSILE ALL’ATTIVAZIONE CANONE MENSILE DOPO L’AGGIORNAMENTO AUMENTO ANNUALE DELLA SPESA
TIM TIM 5G Power Smart 14,99 € 16,49 € 18,00 €
WINDTRE Di Più Full 5G 14,99 € 16,45 € 17,52 €
WINDTRE Super Fibra 26,99 € 29,63 € 31,68 €
TIM TIM WiFi Power Smart 29,90 € 32,89 € 35,88 €