Record di energia prodotta nel 2022: rinnovabili contro non rinnovabili

Lo shock energetico globale ha favorito gli investimenti nelle fonti di energia “pulita” in Italia ed Europa nel 2022. Ma si continua a fare affidamento anche sulle fonti fossili. La fotografia del comparto su SOStariffe.it.

In 30 sec.
Lo shock energetico ha spinto sulle rinnovabili nel 2022, ma le fonti fossili continuano a pesare:
  1. Produzione boom di energia pulita: stimati 2.400 gigawatt "verdi" tra il 2022 e il 2027 nel mondo
  2. In Italia, +168% di potenza green installata nei primi 6 mesi del 2022
  3. Resta però la dipendenza da fonti fossili: +6% di consumo di carbone in Europa nel 2022
Record di energia prodotta nel 2022: rinnovabili contro non rinnovabili

La crisi energetica globale ha fatto da trampolino di lancio agli investimenti nelle fonti rinnovabili. Tanto che, secondo il rapporto “Renewables 2022” pubblicato dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE), la produzione mondiale di energia “pulita” crescerà di 2.400 gigawatt nel periodo 2022-2027: un importo pari all’intera capacità energetica della Cina oggi.

Il rapporto rileva inoltre che le energie rinnovabili rappresenteranno oltre il 90% dell’espansione globale dell’elettricità nei prossimi cinque anni, fino a diventare la principale fonte di elettricità globale entro l’inizio del 2025.

Le energie rinnovabili si stavano già espandendo rapidamente, ma la crisi energetica globale le ha proiettate in una nuova fase di crescita ancora più rapida mentre i Paesi cercano di capitalizzare i loro vantaggi in termini di sicurezza energetica. Il mondo è pronto ad aggiungere tanta energia rinnovabile nei prossimi 5 anni quanta ne ha avuta nei precedenti 20 anni” spiega Fatih Birol, il direttore esecutivo dell’AIE.

Eppure, se cresce la “fame” di energia green, c’è anche un trend in crescita per le fonti fossili, dal petrolio al carbone, con conseguente aumento delle emissioni di anidride carbonica. Ecco la fotografia in chiaroscuro del comparto energetico in Europa e in Italia, scattata dagli esperti di SOStariffe.it.

Dal mondo all’Europa, si inseguono le fonti “pulite”

Anche restringendo il focus sul Vecchio Continente, il boom delle rinnovabili nel 2022 resta un fatto su cui report e statistiche accendono i riflettori. Come il primato del solare fotovoltaico registrato dall’EU Market Outlook di SolarPower Europe, secondo cui il 2022 è stato l’anno in cui l’energia solare ha mostrato per la prima volta il suo vero potenziale nell’Ue: i 27 Stati membri hanno visto crescere di 41,4 Gigawatt la capacità fotovoltaica connessa alle proprie reti, con un aumento del +47% rispetto al 2021.

Guardando ai singoli Stati membri, la Germania si riconferma campione d’Europa, conquistando anche nel 2022 la medaglia di più grande mercato solare in Europa con 7,9 Gigawatt di nuova capacità installata, seguita da Spagna (7,5 GW), Polonia (4,9 GW), Paesi Bassi (4,0 GW) e Francia (2,7 GW). Portogallo e Svezia sono entrati nella Top 10, scalzando quest’anno Ungheria e Austria. In ogni caso, segnala l’indagine, 26 Stati membri dell’UE su 27 hanno utilizzato nel 2022 più energia solare rispetto all’anno precedente.

Eppure, per quanto l’acceleratore resti schiacciato sulla transizione energetica, agli idrocarburi è ancora difficile rinunciare. Per l’UE il petrolio resta la principale fonte energetica, anche se la sua quota si è assottigliata del 6% negli ultimi due decenni, passando dal 38,7% al 32,7%, come rileva il “MED & Italian Energy Report” 2022. Non mancano le ombre anche sul fronte del consumo di carbone, cresciuto in Europa del +6% nel 2022 (29 milioni di tonnellate in più rispetto al 2021 secondo dati IEA). A livello globale, la domanda ha visto un trend in salita dell’1,2% rispetto al 2021.

Focus Italia: luci e ombre del cammino verso le rinnovabili

TIPOLOGIA DI FONTI ENERGETICHE ANDAMENTO NEL 2022
Fonti rinnovabili +168% di potenza green installata nei primi 6 mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021 (dati Osservatorio FER di Anie Rinnovabili)
Fonti fossili +82% per la produzione di elettricità da carbone nei primi 9 mesi del 2022 (dati Nomisma Energia)

Anche in Italia si scommette sulle fonti alternative rispetto al metano e agli idrocarburi fossili. Basti pensare che l’Osservatorio FER di Anie Rinnovabili, associazione di Anie Federazione, ha rilevato nel primo semestre 2022 (dal 1° gennaio al 30 giugno 2022) un totale di 1.211 megawatt di nuova potenza “green” istallata, (+168% rispetto allo stesso periodo del 2021), così suddiviso: 1.061 MW per fotovoltaico (+193%), 123 MW per eolico (+66%) e 27 MW per idroelettrico (+72%).

Piede schiacciato sull’acceleratore anche per le autorizzazioni a nuovi impianti verdi, secondo un censimento del ministero dell’Ambiente: a metà dicembre 2022, è stato dato parere ambientale positivo a nuove centrali “ecologiche” per almeno 7mila megawatt, con il via libera a 147 impianti pari a 7.100 nuovi megawatt.

Eppure, sulla scia di quanto avviene anche in Europa, liberarsi dalla dipendenza delle fonti fossili non è semplice. Anche l’Italia, infatti, ha fatto affidamento al carbone per compensare il minor afflusso di gas dalla Russia, tanto che, secondo quanto rivelato all’Ansa da Nomisma Energia, la produzione di elettricità da carbone nei primi nove mesi del 2022 è salita dell’82% rispetto allo stesso periodo del 2021, raggiungendo vette di 21 terawattora.

Nel 2022, secondo le cifre rese note da Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, il fabbisogno di energia elettrica in Italia ha raggiunto quota 316,8 miliardi di kWh (in flessione dell’1% rispetto al 2021). Le fonti rinnovabili hanno coperto complessivamente il 31,1% della domanda registrando, in particolare, un calo della produzione idroelettrica, crollata anche per le conseguenze della siccità di agosto 2022 (-43,7%).

Alleggerire le bollette di luce e gas con il Mercato Libero a Gennaio 2023

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Paolo Marelli
Specializzato in Energia, Conti e Carte
Da cronista per Il GiornoIl Giornale e il Corriere della Sera, a copywriter e brand journalist a Londra in agenzie di comunicazione; è tornato in Italia per scrivere news specializzate per alcuni siti come CorCom e SpacEconomy360, oltre che testate online del gruppo NetworkDigital360, contenitore di testate e portali B2B dedicati ai temi della Trasformazione Digitale e dell’Innovazione Imprenditoriale. Per SOStariffe.it scrive testi in ambito conti, carte di credito, internet e telefonia, tv e luce e gas, argomenti di cui si interessa e occupa in maniera professionale dal 2022.