Rabona contro Vodafone: ecco le ragioni dei disagi in una lettera ai consumatori

Da diverse settimane, i clienti dell'operatore virtuale Rabona Mobile hanno iniziato a registrare una serie di disservizi crescenti, con l'impossibilità, di fatto, di poter utilizzare la propria SIM. Dopo un lungo silenzio, l'operatore virtuale ha diffuso una lettera aperta in cui attacca Vodafone, operatore di cui Rabona utilizza la rete mobile per l'erogazione dei suoi servizi. Ecco cosa ha scritto Rabona Mobile.

In 30 secondi

Rabona Mobile pubblica una lettera aperta dopo i disservizi di queste settimane:
  • nella lettera si registra un vero e proprio attacco a Vodafone e Plintron, coinvolgendo anche AGCOM
  • nel frattempo, i disservizi Rabona continuano e per i clienti non c'è modo di utilizzare le SIM
Rabona contro Vodafone: ecco le ragioni dei disagi in una lettera ai consumatori

Rabona Mobile è un operatore virtuale, attivo da tempo sul mercato italiano di telefonia mobile. L’operatore utilizza la rete Vodafone per l’erogazione dei suoi servizi. Da alcune settimane, però, i servizi di Rabona hanno iniziato a registrare una serie di problemi fino all’impossibilità per gli utenti di poter utilizzare la propria SIM e i bonus dell’offerta attiva. Dopo le prime rassicurazioni da parte dell’azienda, i disservizi non sono stati risolti.

Oggi, in merito alla questione, registriamo l’arrivo di una lettera aperta di Rabona Mobile. Vediamo i dettagli:

Rabona Mobile pubblica una lettera aperta in merito ai disservizi in corso

Rivolgendosi alle Associazioni dei Consumatori, nella sua lettera aperta, Rabona “rompe il muro del silenzio” rivelando alcuni dettagli sulle cause del malfunzionamento che da settimane ha reso impossibile per i clienti dell’operatore poter utilizzare i bonus dell’offerta attiva. Nel testo della lettera si legge:

“quando abbiamo rivendicato l’adempimento di un contratto, in esecuzione del quale avevamo già pagato 18 milioni di euro, condizioni tecniche migliori per i nostri clienti e rispetto delle norme regolamentari, Vodafone ha minacciato – come è solita fare – il distacco. Avendo informato l’Autorità dell’indebita pressione, ci siamo illusi che Vodafone e il suo braccio operativo, l’aggregatore Plintron, rispettassero le direttive impartite o che, comunque, l’AGCOM vigilasse sul loro rispetto”

Stando alle parole di Rabona, la questione non si limita al rapporto con Vodafone e con l’aggregatore Plintron (azienda che ricopre un ruolo centrale nella gestione delle reti per gli operatori virtuali su rete Vodafone). C’è anche un riferimento al ruolo di AGCOM. Il testo continua:

“Plintron ha cominciato a mettere in atto il cronoprogramma di distacco unilaterale voluto da Vodafone, mentre questa si adoperava nel trattare le nostre rinunce, abbiamo appreso che qualcuno all’interno dell’Autorità ha avuto informale interazioni con l’aggregatore che, forte del sostegno che afferma di aver ricevuto, ieri ha spento anche la voce dei nostri clienti. E tanto, nonostante avessimo anche offerto 1.500.000 euro solo per consentire un’uscita ordinata nel rispetto dei diritti acquisiti dai nostri clienti”

Rabona Mobile si dice pronta a mettere a disposizione delle Associazioni dei Consumatori tutta la documentazione relativa alla situazione e agli eventi che hanno portato alla totale impossibilità per i clienti dell’operatore di utilizzare le proprie SIM.

Al momento, non è ancora arrivata una risposta ufficiale da parte delle altre aziende coinvolte, Vodafone e Plintron, o da parte dell’AGCOM che, a questo punto, non potrà esimersi dall’intervenire rapidamente per chiarire la situazione e accertare che le normative siano state effettivamente rispettate. Ulteriori aggiornamenti sulla questione arriveranno, di certo, nel corso dei prossimi giorni.