Osservatorio Internet Casa 2023: canone medio più basso e fibra più diffusa

I dati raccolti dal nuovo Osservatorio Tariffe di SOStariffe.it e Segugio.it fotografano l'evoluzione del mercato di telefonia in Italia andando ad evidenziare i principali trend che caratterizzano il settore. In particolare, l'inizio del 2023 si caratterizza per un nuovo calo del canone mensile medio, che conferma la crescente convenienza delle offerte, e per un nuovo passo in avanti della diffusione della fibra ottica, ora accessibile ad un numero maggiore di utenti. Ecco i dati completi:

In 30 secondi

Come è cambiato il mercato delle offerte Internet casa: i dati del nuovo Osservatorio Tariffe di SOStariffe.it e Segugio.it
  • Cala il canone medio mensile delle offerte e cresce il canone minimo mensile: la differenza tra il valore medio e il valore minimo si riduce a 6 euro al mese
  • Cresce la diffusione della fibra ottica: oltre il 40% degli utenti dei comparatori di offerte può accedere alla fibra FTTH
  • Il canone delle offerte Internet casa diventa meno dipendente dalla tecnologia di connessione
Osservatorio Internet Casa 2023: canone medio più basso e fibra più diffusa

Nel corso degli ultimi anni, il mercato di telefonia fissa in Italia ha fatto registrare sostanziali novità. In particolare, tra il 2020 e il 2023 si registra un’evoluzione significativa del mercato guidata dalla sempre più evidente diffusione della fibra ottica FTTH sul territorio nazionale. La possibilità di accedere ad Internet ad alta velocità con maggiore semplicità sta cambiando gli equilibri del settore, con notevoli vantaggi per gli utenti. I dati raccolti dal nuovo Osservatorio Tariffe internet casa di SOStariffe.it e Segugio.it permettono di ottenere un quadro ben preciso di quest’evoluzione che sta coinvolgendo il settore negli ultimi anni.

Come cambiano le offerte Internet casa nel 2023: canone medio più basso

COME CAMBIA IL MERCATO DELLE OFFERTE INTERNET CASA IN ITALIA
1. Si riduce il canone medio mensile delle offerte ma cresce il canone minimo mensile: la differenza tra questi due valori è di 6 euro al mese (-39,4% rispetto al 2020)
2. La fibra ottica diventa sempre più diffusa: oltre il 40% degli utenti può accedervi
3. Il costo delle offerte Internet casa diventa sempre meno dipendente dalla tecnologia di connessione

Una delle principali evidenze dello studio riguarda l’andamento del canone mensile medio delle offerte. I dati rilevati nel 2023, infatti, confermano come per gli utenti ci sia ora la possibilità di accedere a tariffe, in media, più convenienti. Il canone medio mensile, infatti, è in calo e tocca quota 27,90 euro al mese, andando a confermare il calo già registrato nel 2022 dopo l’aumento che contraddistinse il passaggio tra il 2020 e il 2022.

Da notare, però, che il settore fa segnare una sostanziale crescita del canone mensile minimo ovvero il costo più basso a cui è possibile attivare un’offerta per la connessione Internet di casa. Questo dato, a gennaio 2023, risulta essere pari a 21,90 euro a mese, in leggera crescita rispetto allo scorso anno. La crescita del canone minimo e la riduzione del canone medio si traducono in una riduzione della differenza tra la media e il minimo del mercato, ora pari a 6 euro al mese. Questo dato è inferiore del -39,4% rispetto al 2020. 

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Cresce la diffusione della fibra ottica FTTH in Italia

C’è un altro elemento molto interessante che emerge dall’analisi dell’Osservatorio: nel corso del 2023, infatti, la fibra ottica FTTH è ora disponibile per un numero maggiore di utenti. I dati raccolti dalla comparazione delle offerte tramite SOStariffe.it e Segugio.it chiariscono al meglio la questione. Stando alle ricerche degli utenti che desiderano attivare una nuova offerta, accedere alla fibra ottica è ora molto più facile.

Dopo aver verificato la copertura delle varie tecnologie (inserendo l’indirizzo di attivazione), nel primo trimestre del 2021 la possibilità di attivare la fibra ottica riguardava solo il 20,2% degli utenti. Ad inizio 2023, invece, ben il 41% degli utenti che ha effettuato la verifica della copertura ha ora la possibilità di attivare un’offerta fibra ottica. Nel giro di due anni, quindi, si registra una crescita di oltre 20 punti percentuale che certifica la crescente diffusione della fibra.

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Da notare, inoltre, che la sempre maggiore rilevanza delle offerte fibra ottica sta condizionando anche le offerte che prevedono l’accesso ad Internet tramite altre tecnologie. Progressivamente, infatti, il canone mensile delle offerte diventa sempre meno dipendente dalla tecnologia in uso. Le offerte che propongono tecnologie alternative alla fibra tendono, quindi, a presentare un costo mensile sempre più vicino alle offerte fibra.

Dalla diffusione della fibra ottica emerge un altro elemento. L’indice “Costo Medio Download 100 MB”, che corrisponde al valore ricavato tra il rapporto tra il costo mensile di un’offerta e la velocità di download nominale garantita dall’operatore che la propone, è ora al minimo storico. Nel confronto tra il 2020 e il 2023, infatti, questo indice è passato da 73,9 a 1,6 facendo registrare un calo di oltre il 98% strettamente collegato alla crescente diffusione delle offerte fibra.

Quali utenti si affidano alla comparazione delle offerte: sempre più giovani scelgono il confronto online

I dati del nuovo Osservatorio Tariffe di SOStariffe.it e Segugio.it ci offrono anche una fotografia chiara dell’evoluzione del settore della comparazione delle offerte. Negli ultimi anni, infatti, un numero sempre maggiore di giovani sta scegliendo le tariffe da attivare grazie ai comparatori online. Nel corso del 2019, infatti, gli Over 46 rappresentavano il 69% degli utenti che hanno scelto una nuova offerta per la connessione di casa tramite la comparazione mentre gli Under 46 arrivavano al 31%. 

Nel 2022, invece, si registrano dati molto diversi con gli Over 46 che ora coprono il 54,5% del totale e gli Under 46 che arrivano al 45,6%. Da notare una sostanziale crescita degli utenti della fascia tra 26 e 35 anni, passati dal 10,1% del totale a ben il 18,6%. Dati in crescita anche per la fascia tra 36 e 45 anni che passa dal 19% al 21,7%. Per quanto riguarda la distribuzione geografica, invece, crescono le ricerche degli utenti del Nord Italia che passano dal 40,5% del totale del primo trimestre del 2020 al 51,5% registrato nel quarto trimestre del 2022. Da segnalare un netto calo degli utenti del Sud che, nello stesso periodo di tempo, fanno registrare un calo dal 38,8% del totale ad appena il 24%.