Fondi PNRR per le ricariche dei veicoli elettrici: le novità di Febbraio 2023

Oltre 21 mila stazioni di ricarica per i veicoli elettrici, nelle superstrade e nei centri urbani italiani, saranno installate in Italia nei prossimi tre anni grazie ai fondi del PNRR. Su SOStariffe.it le ultime novità sul piano del ministero dell’Ambiente e le migliori offerte del Mercato Libero contro il caro bolletta della luce.

In 30 secondi

Con i fondi del PNRR, oltre 21 mila postazioni di ricarica per veicoli elettrici saranno installate entro il 2025 sulle superstrade e nei centri urbani:
  1. Stanziati 741 milioni di euro con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
  2. L'associazione Motus-E chiede di accelerare l'attuazione del piano per non perdere i fondi
  3. Una società francese investe 200 milioni di euro in Italia per potenziare la rete di ricarica per le e-auto
  4. Continua il caro bolletta per la luce: per risparmiare, una panoramica delle migliori offerte luce e gas del Mercato Libero su SOStariffe.it
Fondi PNRR per le ricariche dei veicoli elettrici: le novità di Febbraio 2023

Più di 21mila nuove colonnine di ricarica per veicoli elettrici saranno installate entro il 2025 su superstrade e centri urbani da Nord a Sud della Penisola, grazie ai fondi del PNRR. È quanto previsto dai due bandi messi a punto dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto. Ma su questo versante ci sono altre due novità a febbraio 2023:

  • la società francese Electra investirà 200 milioni in Italia per realizzare una rete di ricarica veloce delle e-auto; 
  • l’associazione Motus-E lancia l’allarme dicendo che i fondi del PNRR sarebbero a rischio senza un rapido intervento del Governo sulle misure attuative.

Che cosa prevede il piano delle 21mila nuove colonnine di ricarica per e-auto

IL PIANO IN CIFRE
1 741 milioni di euro i fondi del PNRR
2 21.255 il totale delle colonnine di ricarica per auto elettriche
3 7.500 le stazioni di ricarica super-veloce sulle strade extraurbane
4 13.755 le postazioni di ricarica veloce nelle aree urbane

Il ministro Pichetto ha firmato due decreti che mettono a bando 741 milioni di euro di fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Con questi finanziamenti sarà possibile installare 21.255 colonnine di ricarica per auto elettriche entro la fine del 2025. In dettaglio: 

  • 7.500 infrastrutture di ricarica super-veloce saranno collocate sulle strade extraurbane, escluse le autostrade;
  • 13.755 stazioni di ricarica veloci invece saranno poste nelle città. 

Inoltre, nei centri urbani è prevista l’installazione di postazioni di ricarica da almeno 90kW di potenza. Per i punti di ricarica nei centri urbani, si terrà conto dell’attuale parco circolante, della disponibilità di rimesse, parcheggi e box auto privati, della qualità dell’aria e della vocazione turistica dei Comuni.

Sulle superstrade invece saranno installate infrastrutture superveloci (da 175kW), soprattutto in stazioni di servizio e in aree di parcheggio esistenti, per garantire ricariche in tempi brevi adatte a itinerari di lunga percorrenza.   

Secondo quanto previsto dai due provvedimenti del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, saranno finanziati fino al 40% dei costi, privilegiando stazioni di servizio e aree di sosta esistenti. Ha spiegato il ministro: “Questi provvedimenti potranno consentire all’Italia di imprimere una marcia accelerata agli obiettivi di decarbonizzazione dei trasporti”.    

L’allarme di Motus-E: a rischio i fondi del PNRR

DOMANDE RISPOSTE
Quante sono le auto elettriche che circolano in Italia? Sono 170.428 al 31 gennaio 2023
Quanti sono i punti di ricarica? Attualmente sono 36.772

Sul piano per l’installazione di oltre 21 mila colonnine di ricarica per le e-auto, c’è l’allarme lanciato dall’associazione Motus-E, che sostiene la mobilità elettrica: “L’Italia rischia di perdere un’occasione irripetibile”, sottolinea il segretario generale Francesco Naso. Chiarisce: “La somma a disposizione contribuirebbe a realizzare nella Penisola una rete di ricarica ad alta potenza tra le più capillari d’Europa, alimentando lo sviluppo di nuove filiere nazionali e la creazione di posti di lavoro”.

Il tempo a disposizione per intervenire è poco – aggiunge Naso – ma l’esecutivo ha tutti gli strumenti e le competenze per risolvere il problema e garantire un utilizzo efficace delle risorse messe a disposizione dalla Commissione Ue. Un’opportunità simile ha riflessi economici positivi sull’intero Sistema Paese oltre a poter dare un deciso impulso alla mobilità a zero emissioni”.

I nodi applicativi evidenziati da Motus-E, su cui da mesi l’associazione suona l’allarme, riguardano in primis l’incompatibilità tra le tempistiche indicate nei decreti attuativi e le note lungaggini autorizzative con cui gli operatori del settore si misurano quotidianamente. 

Le scadenze indicate per la presentazione dei progetti – rimarca Naso – sono inconciliabili con i tempi necessari per il via libera alle infrastrutture da parte delle amministrazioni locali. Senza una modifica urgente o la creazione di una ‘fast track’ autorizzativa, potrebbe essere letteralmente impossibile usare i fondi a disposizione”.

Intanto, stando alle ultime rilevazioni effettuate da Motus-E, le auto elettriche pure circolanti in Italia al 31 gennaio 2023 sono poco più di 170.428, con le immatricolazioni full electric nel primo mese dell’anno che risultano in calo dell’8,7% sul 2022 a 3.333 unità. Un passo indietro che conferma l’andamento in netta controtendenza rispetto agli altri grandi Paesi europei, dove gli ultimi dati disponibili con i consuntivi 2022 continuano a mostrare una fortissima crescita delle immatricolazioni di BEV (veicolo elettrico a batteria). Mentre, sempre secondo Motus-E, sono 36.772 i punti di ricarica in Italia. 

Ricarica veloce: la francese Electra investe 200 milioni in Italia

Siccome l’Italia è soltanto settima in Europa per dotazione di colonnine di ricarica per auto elettriche, la società francese Electra ha deciso di investire 200 milioni di euro nel nostro Paese per realizzare e gestire infrastrutture per la ricarica veloce e ultraveloce dei veicoli elettrici, promettendo una rete capillare di stazioni in grado di garantire una ricarica completa in 15-30 minuti. Con questo investimento, nel prossimo triennio Electra prevede di installare 3.000 nuovi punti per la ricarica elettrica ultraveloce per posizionarsi come leader del settore.

Electra, riferisce in una nota l’azienda, “supporterà l’intero processo di installazione delle stazioni di ricarica presso parcheggi accessibili al pubblico di centri commerciali e supermercati, hotel e ristoranti, autogrill, prendendosi carico di tutti gli investimenti”, garantendo agli automobilisti “accessibilità 24 ore al giorno e zero code, grazie alla possibilità di prenotare in anticipo la postazione di ricarica attraverso la app”. 

Luce, caro bollette: le migliori offerte del Mercato Libero a febbraio 2023

Mentre il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica punta a potenziare la rete di colonnine di ricarica sperando anche in un aumento del numero delle auto elettriche in circolazione e, quindi, accrescendo la sostenibilità, le famiglie italiane sono ancora alle prese con il caro bollette dell’energia elettrica.  Come fare per risparmiare? Oltre ad abitudini e stili di vita più virtuosi e all’adozione di buone pratiche per ridurre i consumi, una strada per provare a tagliare i costi in bolletta è il passaggio dal Mercato Tutelato al Mercato Libero che consente di avere fatture più leggere ogni mese. Per conoscere quali siano le migliori offerte dei fornitori luce e gas del Mercato Libero, c’è il comparatore di SOStariffe.it per offerte luce che mette a confronto le soluzioni più convenienti anche in base ai propri fabbisogni domestici.

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