Energia in Italia: più rinnovabili e meno gas, i dati

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Nel 2023, il nostro Paese ha accelerato sulle rinnovabili, frenato sui consumi di energia elettrica e gas e rallentato sulle importazioni. Ecco lil quadro sul comparto energia in Italia dipinto dalla relazione annuale del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase). Le novità e come trovare un preventivo fotovoltaico conveniente a ottobre 2024 con il comparatore di SOStariffe.it.

In 30 sec.
Energia in Italia nella fotografia del 2023 scattata dal ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica:
  1. Il 19,8% dei consumi energetici complessivi è stato coperto dalle fonti rinnovabili
  2. Vola l'idroelettrico (+38,7%), corrono anche eolico e fotovoltaico con un +11,1%
  3. Calo dei consumi di gas naturale del -10,3% pari a una diminuzione di 7 miliardi di metri cubi
  4. L'Italia riduce l'approvvigionamento estero: dal 79,2% del 2022 si è scesi al 74,6% del 2023
  5. Come trovare un preventivo fotovoltaico conveniente a ottobre 2024 su SOStariffe.it
Energia in Italia: più rinnovabili e meno gas, i dati

Fonti rinnovabili sempre più protagoniste. Freno a mano tirato per i consumi di energia elettrica e gas naturale. Minor dipendenza dagli approvvigionamenti esteri. Sono alcuni dei trend che hanno caratterizzato il comparto energia in Italia nel 2023, secondo quanto emerge dalla relazione annuale del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase).

Nei paragrafi che seguono analizziamo gli aspetti centrali sviluppati nelle 150 pagine del rapporto del Mase. Prima, però, ricordiamo che se anche tu vuoi cavalcare l’onda della transizione green in Italia riducendo al contempo le bollette, puoi dotare la tua casa di un impianto fotovoltaico chiavi in mano.

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Energia in Italia: sprint rinnovabili e meno “fame” di gas naturale nel 2023

ENERGIA IN ITALIA NEL 2023: LE CIFRE
1 Le fonti rinnovabili hanno coperto il 19,8% dei consumi energetici complessivi. Impennata idroelettrico (+38,7%), su anche eolico e fotovoltaico (+11,1%)
2 Le famiglie da nord a sud della Penisola hanno consumato meno gas naturale: -10,3% (7 miliardi in meno di metri cubi sul 2022)
3 L’Italia è stata meno dipendente dagli approvvigionamenti esteri: la quota di importazioni nette è scesa dal 79,2% del 2022 al 74,6% 

L’anno scorso, l’Italia è stata “meno dipendente dagli approvvigionamenti esteri e più rivolta alle rinnovabili, in un contesto di contrazione dei consumi di energia da parte delle famiglie italiane”. È questo l’identikit del comparto energetico nel nostro Paese tracciato dagli esperti del ministero dell’Ambiente lungo le 150 pagine del rapporto annuale 2023. Di seguito entriamo nelle pieghe del report con i numeri resi noti dal Mase stesso.

Le rinnovabili corrono in tutti i settori

In linea con gli anni precedenti, le fonti rinnovabili hanno trovato nel 2023 ampia diffusione in tutti i settori di utilizzo: dall’elettrico, con le fonti solare ed eolica in progressiva crescita, al termico trainato dalla diffusione delle pompe di calore, ai trasporti con biocarburanti e biometano. Secondo le cifre contenute nella relazione annuale sull’energia in Italia, la quota dei consumi energetici complessivi coperta da rinnovabili è stimata al 19,8%, in aumento di circa 0,7 punti percentuali rispetto al 2022.

Volgendo lo sguardo all’andamento delle singole fonti di energia pulita, il maggior incremento nel 2023 è stato registrato dall’idroelettrico (+38,7%). Balzo all’insù anche per la fonte eolica e per la fonte fotovoltaica (con un rialzo complessivo del +11,1% rispetto al 2022).

La corsa delle rinnovabili è visibile anche sul fronte degli investimenti. Infatti, i nuovi impianti green per la produzione di energia elettrica sono cresciuti rispetto a quelli rilevati nel 2022, con valori intorno a 6,7 miliardi di euro.

Parabola discendente per i consumi di energia e gas

L’anno scorso le famiglie italiane hanno ridotto i consumi di gas. L’analisi del Mase evidenzia un calo del 10,3% (-7 miliardi di metri cubi) della domanda di questo combustibile fossile da nord a sud della Penisola. Un trend al ribasso che, secondo il ministero dell’Ambiente, è dettato principalmente da:

  • persistente stagnazione economica;
  • uso limitato del gas per la produzione di energia elettrica;
  • piano di contenimento nei consumi;
  • temperature particolarmente miti nell’arco del 2023.

Dal report emerge anche una riduzione dei consumi elettrici, del 2,9%, che si sono attestati a 287,4 TWh.

Taglio agli approvvigionamenti esteri

L’analisi evidenzia che la quota di importazioni nette rispetto alla disponibilità energetica lorda si è abbassata dal 79,2% del 2022 al 74,6% del 2023: un segnale di minor dipendenza del nostro Paese dall’estero.

Mentre c’è stato un tonfo dell’import di combustibili solidi (-38%), di energie rinnovabili e bioliquidi (-22%) e di gas naturale (-15%), la riduzione dell’import netto di petrolio e prodotti petroliferi è stata più contenuta (-2,5%). A compensare queste trend al ribasso c’è stata una crescita del 15% dell’import netto di energia elettrica.

Paolo Marelli
Specializzato in Energia, Conti e Carte
Da cronista per Il GiornoIl Giornale e il Corriere della Sera, a copywriter e brand journalist a Londra in agenzie di comunicazione; è tornato in Italia per scrivere news specializzate per alcuni siti come CorCom e SpacEconomy360, oltre che testate online del gruppo NetworkDigital360, contenitore di testate e portali B2B dedicati ai temi della Trasformazione Digitale e dell’Innovazione Imprenditoriale. Per SOStariffe.it scrive testi in ambito conti, carte di credito, internet e telefonia, tv e luce e gas, argomenti di cui si interessa e occupa in maniera professionale dal 2022.