I rimborsi a rate dei pagamenti effettuati con le carte di credito possono prevedere degli interessi nascosti sulla rateizzazione. Costi aggiuntivi che possono pesare sulle tasche del titolare della carta, sebbene quest’ultimo, in tanti casi, non sia a conoscenza di questo rischio.
Prima di analizzare più nello specifico il caso degli interessi nascosti sulle carta di pagamento, ecco come trovare le migliori offerte carte di credito fra le banche e società finanziarie partner a ottobre 2024, con il comparatore di SOStariffe.it. Per avere una panoramica delle offerte, clicca sul bottone verde qui sotto:
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Carte di credito: come dribblare gli interessi nascosti e risparmiare
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CARTE DI CREDITO E INTERESSI NASCOSTI: I CONSIGLI PER RISPARMIARE |
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1 |
Leggere con attenzione il contratto della carta di credito |
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Prestare attenzione a tutti i costi previsti per pagamenti e prelievi con la carta |
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Verificare in caso di rimborso rateale TAN e TAEG applicati dalla banca o dalla società emittente la carta |
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4 |
Controllare regolarmente l’estratto conto della carta di credito |
È un pericolo che si corre con le cosiddette carte di credito revolving, quelle che permettono di rateizzare le spese dei propri acquisti. Sono gli interessi nascosti, quei costi aggiuntivi che spesso i risparmiatori non conoscono, o per i quali non hanno un’idea chiara e precisa. Fatto salvo che poi vanno a incidere sul conto corrente di appoggio della carta di credito.
In tanti casi, il contratto per la sottoscrizione di una carta di credito non spiega nei dettagli la presenza di interessi sulla rateizzazione, oppure anche la presenza di interessi sugli interessi. Con questi ultimi che sono vietati per legge. Ma che, purtroppo, non sono una rarità.
Su questo problema è scesa in campo già da tempo l’Associazione di consumatori Codici, anche dopo che la School of Management del Politecnico di Milano aveva segnalato che il 75% degli istituti di credito non invia documenti chiari ai propri clienti sui costi sostenuti per la carta di credito.
Due i consigli utili per non cadere nella trappola degli interessi nascosti:
- controllare mensilmente o regolarmente l’estratto conto della carta di credito;
- prestare attenzione a tutte le voci di spesa e alle eventuali commissioni applicate;
- prima di sottoscrivere un contratto per una carta di credito, leggere con attenzione tutte le clausole previste;
- nel contratto della carta di credito leggere con cura le “voci” riguardanti gli interessi (TAN e TAEG).
Oltre agli interessi nascosti, è opportuno analizzare gli eventuali costi nascosti di una carta di credito (per esempio, le commissioni sui prelievi, o le commissioni se si usa la carta all’estero), esattamente come si fa quando si apre unconto corrente e si valutano tutti i suoi costi: dal canone annuo di tenuta del conto alle commissioni sulle principali operazioni. Di conseguenza, tanto per il conto bancario, quanto per la carta di credito, la parola d’ordine deve essere trasparenza.
Trasparenza sugli interessi che deve essere garantita anche nel Buy now pay later, il nuovo sistema di gestione dei pagamenti in continua espansione e che è utilizzato, in particolare, per gli acquisti online, anche se può essere usato anche nei punti vendita fisici. Il Buy now pay later permette di rateizzare la propria spesa dilazionandola in genere in tre o quattro rate, con una procedura semplificata e a costo zero.
Carte di credito a saldo o revolving: una differenza importante
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TIPOLOGIE DI CARTE DI CREDITO |
SPIEGAZIONE |
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Carta di credito a saldo |
L’addebito sul conto corrente delle spese pagate con la carta avviene in un’unica soluzione, di solito alla metà del mese successivo |
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Carta di credito revolving |
L’addebito sul conto corrente delle spese pagate con la carta avviene in più rate mensili, con l’applicazione di un tasso di interesse, a meno che la carta di credito non sia a tasso zero |
La carta di credito, che è sempre abbinata a un conto corrente, è ormai uno strumento di pagamento sempre più diffuso. Gli acquisti online trainano il suo utilizzo, così come il fatto che ormai l’esito per ottenerne una è immediato e il numero dei requisiti richiesti da banche e finanziarie si assottiglia continuamente.
Quando si sta decidendo l’attivazione di una carta di credito, c’è una distinzione importante da tenere presente:
- rimborso a saldo;
- rimborso revolving (cioè a rate).
Nel primo caso, l’importo speso è addebitato sul conto d’appoggio successivamente in un’unica soluzione, di solito entro la metà del mese seguente al pagamento. È bene precisare che, anche con una carta a saldo, è possibile rateizzare la propria spesa, ma solo nei casi previsti dalla banca. Per esempio, se si supera una determinata soglia di spesa mensile.
Nel secondo caso, l’importo può essere dilazionato in più rate mensili. In una carta di credito revolving, la rateizzazione è automatica ed è la modalità standard di rimborso.
È, però, necessario osservare un’ulteriore distinzione: quando si procede a un rimborso a rate, la banca o la società che emette la carta di credito chiedono il pagamento di un tasso di interesse. Che può essere anche elevato. Per questo motivo, è opportuno che, nel contratto della carta, sia sempre ben specificato il tasso. Così come deve essere sempre chiarito il tasso sugli interessi passivi, in caso di insolvenza nel rimborso.
Tuttavia, non va tralasciato il fatto che sul mercato ci sono anche carte di credito revolving a tasso zero, ovvero che consentono i vantaggi della rateizzazione delle spese, ma senza costi aggiuntivi.
Trasparenza ed esaustività nelle informazioni da parte delle banche, così come un occhio di attenzione da parte del cliente sono condizioni indispensabili per risparmiare sui costi di una carta di credito.