Carte di credito a rate: flessibili ma più costose rispetto a un prestito

A disposizione dei consumatori ci sono vari modi per affrontare una spesa di importo rilevante: una delle opzioni disponibili è il ricorso a una carta di credito a rate che consente di dilazionare la spesa per un certo numero di mesi, nei limiti del plafond disponibile. In alternativa, è possibile richiedere un piccolo prestito personale, per ottenere la liquidità necessaria per affrontare la spesa. L'indagine dell'Osservatorio SOStariffe.it e ConfrontaConti.it evidenzia vantaggi e svantaggi del ricorso alle carte di credito a rate.

In 30 secondi

Carte di credito a rate: flessibili ma la rata mensile è più alta rispetto a un prestito di pari importo
  • L'indagine dell'Osservatorio SOStariffe.it e ConfrontaConti.it si concentra sulle carte di credito a rate
  • Nel confronto con un prestito personale (a parità di importo e durata della rateizzazione), le carte di credito a rate presentano una rata superiore di 5,3%
  • Le carte di credito a rate presentano diversi vantaggi: sono sempre pronte all'uso e garantiscono un'elevata flessibilità
Carte di credito a rate: flessibili ma più costose rispetto a un prestito

Puntare su di una carta di credito a rate, detta anche carta revolving, può essere un’ottima scelta per dilazionare una spesa di importo rilevante grazie all’accesso immediato al credito, senza la necessità di avviare pratiche di alcun tipo ed evitando di pagare tutto in un’unica soluzione. Si tratta di una delle principali carte di pagamento su cui puntare.

L’alternativa, per coprire una spesa di questo tipo senza utilizzare i fondi disponibili sul proprio conto corrente, è rappresentata da un prestito personale, una soluzione sempre più diffusa anche per importi contenuti grazie ai servizi (spesso accessibili direttamente online) per l’accesso al microcredito.

Le carte revolving presentano costi fissi, indipendenti dal loro effettivo utilizzo, e un limite di utilizzo, rappresentato dal plafond stabilito dall’istituto. Queste carte, però, garantiscono molta flessibilità all’utente che può scegliere la durata della rateizzazione, tra varie opzioni, in modo da puntare sull’opzione più conveniente.

All’importo rateizzato viene applicato un tasso di interesse, stabilito dalla banca anche in base alla durata della rateizzazione e all’importo da rateizzare. Per il fare il punto sulla convenienza delle carte di credito a rate, l’indagine dell’Osservatorio SOStariffe.it e ConfrontaConti.it ha realizzato un confronto tra queste carte e i prestiti personali, valutando costi, vantaggi e svantaggi.

Carte di credito a rate: ecco cosa propone il mercato

CARATTERISTICHE I NUMERI DELLE CARTE DI CREDITO A RATE
Canone fisso
  • 11,28 €/anno per il primo anno
  • 18,63 €/anno dal secondo anno
TAN e TAEG (per importo di 1.500 euro in 12 mesi)
  • TAN 14%
  • TAEG 17,92%
Imposta di bollo (per importo mensile superiore a 77,47 euro)
  • 2 euro
Rata mensile minima
  • 50 euro
Durata rateizzazione
  • da un minimo di 3 mesi a un massimo di 20 mesi

I dati raccolti dall’Osservatorio permettono di “fotografare” con precisione le attuali proposte del mercato in merito alle carte di credito a rate. In questo momento, in media, le carte a rate presentano un costo fisso di 18,63 euro all’anno che si riduce a 11,28 euro all’anno (quindi meno di 1 euro al mese) per il primo anno, grazie alle promozioni proposte dagli istituti che tendono a ridurre i costi iniziali.

Per la rateizzazione (considerando un importo di 1.500 euro da rateizzare in 12 mesi) si registra un TAN del 14% e un TAEG del 17,92%. Ai costi da sostenere per l’utilizzo delle carte di credito a rate bisogna aggiungere l’imposta di bollo di 2 euro, da versare nel caso in cui l’importo mensile superi i 77,47 euro. In genere, la rata mensile minima è di 50 euro mentre per quanto riguarda la durata della rateizzazione c’è molta flessibilità. 

Gli utenti che si affidano alle carte di credito a rate hanno la possibilità di scegliere tra un minimo di 3 mesi e un massimo di 20 mesi per quanto riguarda la durata del piano di rateizzazione della spesa. Le banche, anche per incentivare l’utilizzo di queste carte, tendono a garantire ampi margini di manovra ai loro clienti che possono scegliere l’opzione più adatta alle loro esigenze.

Carte di credito a rate o prestito personale? Il confronto dell’Osservatorio

Carta di credito a rate per sostituire un prestito
Vantaggi  Svantaggi
Maggiore velocità nell’accesso al credito Costi fissi anche quando non si utilizza la carta
Più flessibilità nella scelta del piano di rateizzazione  La rateizzazione è più costosa del 5,3%*

*Confronto tra carta di credito a rate e miglior prestito personale con importo di 1.500 euro e rateizzazione di 12 mesi (fonte SOStariffe.it)

Per affrontare una spesa di importo significativo, senza prelevare i soldi dal proprio conto corrente, è possibile affidarsi alla carta di credito a rate che consente di dilazionare il pagamento. In alternativa, è possibile affidarsi ad un prestito personale, sfruttando uno dei tanti servizi per l’accesso al microcredito che consentono di ottenere liquidità aggiuntiva in tempi piuttosto brevi.

La simulazione dell’Osservatorio ha analizzato il caso di una spesa da 1.500 euro da restituire in 12 mesi. Con una carta di credito a rate, in media, la rata mensile da pagare sarà di 137 euro. Scegliendo un prestito personale, considerando la migliore opzione disponibile sul comparatore di SOStariffe.it per prestiti personali, la rata è di 130 euro.

Complessivamente, quindi, il prestito costa circa 7 euro in meno ogni mese oltre a non avere i costi fissi di una carta di credito (canone annuo e imposta di bollo). Scegliere una carta di credito significa affrontare una spesa di circa il 5,3% in più ogni mese rispetto a quanto si pagherebbe con un prestito.

Bisogna, però, evidenziare che una carta di credito a rate presenta una serie di vantaggi:

  1. la carta è sempre pronta all’uso e non necessario contattare una finanziaria per richiedere un prestito
  2. la carta presenta un’elevata flessibilità d’uso, permettendo di stabilire il piano di rateizzazione in base alle proprie reali necessità