Continua la corsa dei prezzi dei carburanti. Secondo un’analisi di Assoutenti, rispetto a maggio 2023, un pieno di benzina costa oggi agli automobilisti 8,1 euro in più (+194 euro all’anno a famiglia ipotizzando due pieni al mese), mentre per un pieno di gasolio la maggiore spesa raggiunge quota 11,3 euro (+271 euro all’anno a famiglia).
Stime che preoccupano gli italiani al volante, che sono in attesa di conoscere quali passi intenda compiere il governo guidato dalla premier Giorgia Meloni nel tentativo di mitigare l’impatto dell’aumento dei prezzi sui budget familiari.
In particolare, al vaglio del governo ci sarebbe un bonus carburanti per le famiglie meno abbienti e per la specifica categoria degli autotrasportatori. Nei paragrafi che seguono, una fotografia dei prezzi dei carburanti e l’identikit del bonus allo studio di Palazzo Chigi.
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Benzina e gasolio, ecco i prezzi medi nazionali a Settembre 2023
Nella tabella qui sopra riportiamo i prezzi medi dei carburanti in vigore sulla rete autostradale italiana nella giornata di mercoledì 13 settembre 2023. Ricordiamo che questi dati, disponibili sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, si riferiscono alla media aritmetica – calcolata su base nazionale – dei prezzi comunicati al Ministero dagli esercenti l’attività di vendita al pubblico di carburante per autotrazione in impianti operanti lungo la rete autostradale.
Per quanto riguarda i dati regionali, sempre nella giornata di mercoledì 13 settembre 2023, in Lombardia il gasolio (in modalità self) costava 1.911 euro al litro, mentre la benzina (anche in questo caso erogata in modalità self -service) era pari a 1.983 euro al litro. Passando al servito, il GPL costava 0.673 euro al litro, mentre il metano 1.370 euro al chilo.
Dalla Lombardia al Lazio, ecco gli ultimi prezzi rilevati:
- gasolio (self): 1.897 euro al litro;
- benzina (self): 1.981 euro al litro;
- GPL (servito): 0.697 al litro;
- Metano (servito): 1.457 al kg.
Prezzi che mettono in allarme le associazioni dei consumatori, in prima fila nell’invocare un taglio delle accise sui carburanti: “Il Governo deve tagliare da subito le accise in modo da alleggerire i costi dei rifornimenti e calmierare la crescita dei listini al dettaglio – afferma il vicepresidente Assoutenti, Gabriele Melluso – . Il rischio concreto è quello di una nuova ondata di rincari in tutti i settori determinata dalla crescita senza sosta dei carburanti, con effetti negativi su inflazione, reddito e consumi delle famiglie. Ci sono ampi margini per ricorrere all’extragettito Iva garantito dall’aumento di benzina e gasolio per intervenire con decisione sulle accise“. Fronte comune anche dal Codacons: “Il Governo non ha più scuse, e deve subito intervenire sulle accise che gravano sui carburanti, in modo da contenere i rialzi dei prezzi alla pompa“, aggiunge il presidente Claudio Rienzi.
Caro benzina: in arrivo un nuovo bonus? Le novità a Settembre 2023
Proprio per ridurre l’impatto del caro benzina e gasolio sui budget delle famiglie italiane, il governo starebbe vagliando alcune ipotesi, tra cui l’istituzione di un bonus carburanti rivolto ai redditi più bassi. Stando ad alcune indiscrezioni di stampa, la valutazione dell’esecutivo sarebbe al momento focalizzata sull’individuazione dello strumento più adeguato e della potenziale platea.
La proposta sul tavolo sarebbe quella di un bonus plasmato sulla card spesa alimentare, ribattezzata “Dedicata a te”. Si tratterebbe di un aiuto per le famiglie più in difficoltà e che, quindi, sarebbe assegnato in maniera automatica a chi rientrerebbe nei requisiti, senza necessità di presentare domanda.
Secondo quanto riferisce l’Agenzia Ansa, un’altra opzione ai raggi X sarebbe quella di tornare al sistema dell’accisa mobile, adottata da ultimo dal governo Draghi. Questo meccanismo prevede che, quando i prezzi dei carburanti aumentino oltre una determinata soglia, i maggiori incassi dello Stato sull’IVA si utilizzano per abbattere le accise. In questo caso, l’intervento non sarebbe mirato ma raggiungerebbe in modo orizzontale tutti i conducenti di auto, moto o camion. E, in particolare, quelli che utilizzano maggiormente il proprio veicolo come lavoratori e studenti pendolari, indipendentemente dal reddito.
A dettare i tempi degli aiuti è stato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in un’intervista a “La Repubblica”. “Le misure per fronteggiare l’incremento del carburante dovuto alle mutate condizioni internazionali saranno predisposte in parte già nel prossimo Consiglio dei ministri, con due iniziative nei confronti dei ceti meno abbienti e del settore dell’autotrasporto merci, anche per evitare che si alimenti la spirale inflazionistica. Nella manovra faremo il resto“.