La rivoluzione dei bonifici istantanei scatterà a settembre 2025, quando saranno trascorsi 18 mesi dalla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’UE e diventerà effettiva l’attuazione del Regolamento europeo 2024/886 sui pagamenti istantanei, che consentono alle persone di trasferire denaro entro dieci secondi in qualsiasi momento della giornata, anche al di fuori degli orari di ufficio o nei giorni festivi, non solo nello stesso Paese ma anche verso un altro Stato membro dell’UE.
Le nuove regole comunitarie impediranno alle banche di applicare costi extra ai bonifici in tempo reale rispetto ai bonifici ordinari. In Italia a ottobre 2024, secondo uno studio condotto dall’Osservatorio di Segugio.it, appena il 20% degli istituti di credito non applica nessuna commissione sui bonifici istantanei, il restante 80% prevede:
- o una commissione fissa (53%);
- o una commissione percentuale (17%);
- o una commissione sia fissa che percentuale (10%).
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Bonifici istantanei gratuiti solo nel 20% delle banche italiane
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BONIFICI ISTANTANEI IN ITALIA |
LE CIFRE |
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Banche e commissioni (ottobre 2024) |
- 20% nessuna commissione
- 53% commissione fissa
- 17% commissione a percentuale sull’importo della transazione
- 10% commissione sia fissa che percentuale
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Costi delle commissioni (ottobre 2024) |
- 1,74 € commissione fissa
- 2,08 € commissione fissa banca tradizionale
- 1,42 € commissione fissa banca online
- 0,09% commissione percentuale
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Percentuale dei bonifici istantanei sul totale dei bonifici |
- 4% a giugno 2022
- 10% a giugno 2024
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Sebbene solo il 20% delle banche italiane non preveda alcuna commissione sui bonifici istantanei, la ricerca dell’Osservatorio di Segugio.it evidenzia che, a ottobre 2024 rispetto allo stesso mese del 2023, c’è stata una “crescita significativa”, considerato che un anno fa solo il 13% delle banche italiane metteva a disposizione il bonifico istantaneo senza costi extra.
Per quanto riguarda, invece, i costi delle commissioni sui bonifici in tempo reale, l’indagine di Segugio.it ha rilevato quanto segue:
- commissione fissa media 1,74 euro a ottobre 2024, era di 1,85 euro a ottobre 2023;
- commissione percentuale media 0,09% a ottobre 2024, era dello 0,11% a ottobre 2023.
Dallo studio di Segugio.it emerge inoltre che la maggiore diminuzione nel costo della commissione fissa c’è stata nelle banche online, passando in media da 1,64 euro di ottobre 2023 a 1,42 euro di ottobre 2024. Nello stesso periodo, nelle banche tradizionali è rimasta sostanzialmente stabile da 2,09 euro a 2,08 euro.
A questo proposito va sottolineato che, in base alle nuove regole europee che saranno attuate anche in Italia da settembre 2025, le banche saranno:
- tenute a offrire il servizio di invio e ricezione di pagamenti istantanei in euro;
- le (eventuali) commissioni applicate non dovranno essere superiori alle commissioni applicate ai bonifici ordinari.
Dal Consiglio europeo spiegano che le nuove norme per gli instant payments, i pagamenti istantanei, come i bonifici con la transazione eseguita in massimo 10 secondi (24 ore su 24 e 7 giorni su 7, festivi inclusi) e senza più la necessità che l’operazione passi dalla filiale bancaria, avranno il vantaggio di accrescere “l’autonomia strategica del settore economico e finanziario europeo in quanto contribuiranno a ridurre l’eccessiva dipendenza da infrastrutture e istituti finanziari di Paesi terzi”. E di migliorare “le possibilità di mobilitare i flussi di denaro apporterà vantaggi ai cittadini e alle imprese“.
In linea con questa tesi si è espressa di recente Chiara Scotti, vice direttrice generale della Banca d’Italia, in un intervento tenuto a Milano sul futuro dei pagamenti in Italia e in Europa. “In Svezia – ha affermato – i pagamenti istantanei rappresentano il 40% del totale dei trasferimenti di denaro effettuati con strumenti elettronici o digitali, quota che sale al 50% in Danimarca e Norvegia. Nell’area SEPA (Single Euro Payments Area) il volume dei bonifici istantanei sul totale dei bonifici è passato dal 12% di giugno 2022 al 19% di giugno 2024; in Italia, nello stesso intervallo di tempo, è passato dal 4% al 10%“.