Il costo elettricità che corre in questo primo scorcio di 2025 ha un effetto domino anche sulle spese per la ricarica delle auto elettriche. Un rincaro che preoccupa sempre più i proprietari di veicoli a emissioni zero, sia quelli che hanno una colonnina di ricarica a casa, sia coloro che si affidano alle installazioni ad uso pubblico gestite dagli operatori da nord a sud della nostra Penisola.
Prima di capire quali siano gli effetti dell’aumento del costo elettricità sulla mobilità sostenibile in Italia, ricordiamo che una mossa vincente per risparmiare in bolletta in un periodo di elevata volatilità dei beni energetici è sottoscrivere offerte luce e gas a prezzo fisso del Mercato Libero.
Grazie a queste tariffe blocchi il costo kWh e il costo metano al metro cubo per un lungo periodo di tempo (12 o 24 mesi). In questo modo, il costo dell’elettricità e del metano stabilito in fase di sottoscrizione dell’offerta rimarrà invariato per tutta la durata del vincolo contrattuale, pur in presenza di rialzi all’ingrosso.
Una “bussola” dei prezzi nelle tue mani in questa fase di ricerca è il comparatore di SOStariffe.it per offerte luce e gas, accessibile cliccando sul pulsante verde qui sotto:
CONFRONTA LE OFFERTE LUCE E GAS »
Questo strumento online ti permette di confrontare le tariffe energia elettrica e metano proposte dai gestori energetici partner a febbraio 2025 e scegliere la promozione più in linea con il consumo annuo della tua famiglia. Se non conosci questo dato, lo trovi riportato in una bolletta recente, oppure puoi calcolarlo impostando i filtri integrati nel comparatore stesso. Puoi iniziare sin da subito cliccando sul widget energia elettrica qui sotto:
Costo elettricità all’ingrosso sale, la fotografia a febbraio 2025
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MESE DI RIFERIMENTO |
VALORE DELL’INDICE PUN INDEX Gme |
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Luglio 2024 |
0,112 €/kWh |
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Agosto 2024 |
0,128 €/kWh |
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Settembre 2024 |
0,117 €/kWh |
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Ottobre 2024 |
0,116 €/kWh |
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Novembre 2024 |
0,130 €/kWh |
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Dicembre 2024 |
0,135 €/kWh |
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Gennaio 2025 |
0,143 €/kWh |
Come si evince dalla tabella qui sopra, il costo dell’energia elettrica all’ingrosso (il cui indice di riferimento è il PUN Index Gme) è in costante crescita negli ultimi mesi. L’ultimo valore registrato a gennaio 2025 è stato di 143,03 €/MWh (euro al megawattora), come rende noto il Gestore dei Mercati Energetici (GME) nella sua analisi più recente.
Con questo ultimo picco, il prezzo dell’elettricità all’ingrosso a gennaio 2025 è aumentato del +44% rispetto allo stesso periodo del 2024 (allora il prezzo si era fermato a 99 €/MWh).
Un balzo all’insù del prezzo che ha assegnato all’Italia un primato amaro: tra i “big” d’Europa, siamo il Paese che paga di più l’elettricità. Un esempio? A gennaio 2025, sono i dati resi noti da Confindustria, il prezzo italiano è stato più alto:
- del +40% rispetto a quello in Francia (102,27 €/MWh);
- del +25% rispetto a quello in Germania (114,14 €/MWh);
- del +48% rispetto a quello in Spagna (96,69 €/MWh).
Caro energia, l’impatto sulla spesa per gli automobilisti green
La corsa dei prezzi dell’energia all’ingrosso si traduce in un rialzo del prezzo energia elettrica al kWh e, quindi, degli importi in bolletta per le famiglie, così come delle tariffe applicate dagli operatori per la ricarica delle auto elettriche.
Una stangata su cui i proprietari di veicoli a zero emissioni si confrontano online, spesso scambiandosi informazioni sull’andamento dei costi da nord a sud dell’Italia sui forum di settore, come forumelettrico.it.
In particolare, ciò che lamentano gli automobilisti che utilizzano le colonnine di ricarica a uso pubblico distribuite lungo la Penisola è il balzo all’insù generalizzato delle tariffe “pay for use” (cioè con pagamento al consumo) nelle app degli operatori di casa nostra (al confronto con società straniere), così come l’abolizione, in concomitanza con il caro energia, della possibilità di attivare dei piani in abbonamento.
C’è comunque da segnalare che, secondo uno studio commissionato pochi mesi fa da Motus-E (l’associazione italiana per la mobilità sostenibile), le società che gestiscono le installazioni per l’alimentazione dei veicoli elettrici in Italia pagano un prezzo dell’energia elettrica fino a 7,5 volte più elevato che in Francia, Germania e Spagna. Questo salasso è dettato proprio dal differenziale del prezzo medio dell’elettricità all’ingrosso, come evidente dai dati citati nel paragrafo precedente.
Eppure, l’impatto del caro elettricità sulle tasche degli automobilisti rischia di frenare ulteriormente la diffusione delle vetture a emissioni zero nel nostro Paese, anche a fronte di un mercato automotive nel segmento full electric reduce da un calo del -2% delle immatricolazioni nel 2024 rispetto ai 12 mesi precedenti (dati Motus-E).