Assegno Unico Giugno 2023: quando arriva?

Ecco le date in cui le famiglie italiane aventi diritto riceveranno l’assegno unico universale a giugno 2023, le novità al via questo mese relative ai genitori vedovi e un bilancio dell’INPS sui contributi erogati nei primi tre mesi del 2023. Con un focus su come trovare i migliori conti correnti su cui far accreditare il sostegno economico grazie al comparatore di SOStariffe.it.

In 30 secondi

Assegno unico per figli a carico, pagamenti e novità a Giugno 2023:
  1. Le date in cui sarà versato il beneficio economico
  2. Le novità relative ai genitori vedovi al via da giugno 2023
  3. I dati dell'Osservatorio sull'assegno unico aggiornati ai primi tre mesi del 2023
  4. Come trovare i migliori conti correnti su cui far accreditare il beneficio all'INPS
Assegno Unico Giugno 2023: quando arriva?

Mentre l’INPS rassicura le famiglie italiane aventi diritto che l’assegno unico relativo alla mensilità di maggio 2023 è in fase di pagamento, anche se in ritardo, a causa di un maxi-ricalcolo degli importi (per via di una serie di conguagli e adeguamenti normativi), c’è già chi si chiede quando sarà accreditato sul proprio conto corrente il beneficio economico a giugno 2023. Nei paragrafi che seguono saranno indicate le date di versamento dell’assegno unico a giugno 2023, così come saranno illustrate le novità relative al contributo stesso e che riguarderanno i genitori vedovi.

Prima di accendere i riflettori sull’assegno unico, gli esperti di SOStariffe.it raccomandano di confrontare periodicamente le offerte degli istituti finanziari per essere sempre aggiornati su quali siano (e cosa propongano) i conti correnti più vantaggiosi del mercato bancario a giugno 2023. Tali soluzioni possono essere facilmente confrontate utilizzando il comparatore di SOStariffe.it per conti correnti, accessibile in modo semplice e gratuito cliccando sul pulsante verde di seguito:

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Assegno Unico: le date dei pagamenti a Giugno 2023

DATE PAGAMENTI INPS TIPOLOGIA DI ASSEGNI
dal 10 al 20 giugno 2023 saranno liquidati gli assegni che non hanno subito variazioni rispetto al mese precedente
dal 20 al 30 giugno 2023 saranno accreditati gli assegni per:

  • le nuove domande pervenute nel mese precedente
  • gli assegni che hanno subito variazioni rispetto al mese precedente

È risaputo che l’Assegno unico e universale è un sostegno economico alle famiglie attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili.

L’importo spettante varia in base all’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), tenuto conto dell’età e del numero dei figli nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli.

Come si legge in una nota dell’11 aprile 2023, l’INPS ha aggiornato le modalità di liquidazione dell’assegno unico, fissando le seguenti finestre temporali per i versamenti:

  • dal 10 al 20 di ogni mese è erogato l’importo degli assegni che non hanno subito variazioni rispetto al mese precedente;
  • dal 20 al 30 di ogni mese è versato l’importo degli assegni per le nuove domande pervenute nel mese precedente e per gli assegni che (sempre rispetto al mese precedente) subiscono variazioni a seguito di mutamenti delle condizioni del nucleo beneficiario e dell’ISEE.

Assegno Unico: maggiorazione estesa ai genitori vedovi da Giugno 2023

Come anticipato poco sopra, da giugno 2023 anche i genitori vedovi potranno beneficiare della maggiorazione dell’assegno unico prevista per quelle famiglie in cui entrambi i genitori siano occupati. Tale estensione è stata inserita nel decreto legge in materia di Lavoro (Dl 48/2023), il provvedimento varato dal Consiglio dei ministri il 1° maggio 2023.

A partire da questo mese, dunque, l’assegno unico sarà maggiorato fino a 30 euro mensili (in base all’ISEE) per ciascun figlio minore anche per il genitore lavoratore vedovo, per un periodo massimo di 5 anni.

Già a febbraio 2023, con il messaggio numero 724, l’INPS aveva comunicato le nuove indicazioni relative alla maggiorazione anche per i nuclei familiari vedovili, ma solo per il periodo compreso tra il 1° gennaio 2022 e il mese di febbraio 2023.

In quello stesso messaggio, l’INPS aveva chiarito che “in linea di principio, la maggiorazione per i genitori entrambi lavoratori non può essere richiesta laddove la domanda sia presentata per un nucleo composto da un solo genitore anche se lavoratore”. Tuttavia, “tenuto conto della maggiore fragilità dei nuclei vedovili”, l’Istituto nazionale della previdenza sociale, su parere positivo del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, aveva deciso di erogare “d’ufficio il bonus per il secondo percettore di reddito ai nuclei vedovili per i decessi del genitore lavoratore” verificatisi nell’anno di competenza in cui è riconosciuto l’assegno.

Il decreto legge in materia di Lavoro ha di fatto reso questo beneficio “strutturale”, tanto che la spesa aggiuntiva prevista è di 11,2 milioni di euro per il 2023, 11,5 milioni per il 2024, 11,9 milioni per il 2025, 12,3 milioni per il 2026, fino a 13,4 milioni dal 2029.

Assegno unico: erogati 4,4 miliardi nei primi tre mesi del 2023

3 CIFRE DALL’OSSERVATORIO INPS SULL’ASSEGNO UNICO
1 17,4 miliardi di euro: la somma erogata dall’INPS alle famiglie beneficiarie dell’assegno unico da inizio marzo 2022 a fine marzo 2023
2 4,4 miliardi di euro: la somma liquidata alle famiglie aventi diritto nei primi 3 mesi del 2023
3 87.370: le domande di assegno unico universale pervenute all’INPS a marzo 2023

Da gennaio a marzo 2023, l’INPS ha erogato alle famiglie 4,4 miliardi di euro per l’assegno unico universale, per una platea di 9,4 milioni di figli. Sono alcune delle cifre contenute nell’Osservatorio sull’assegno unico universale (aggiornate ad aprile 2023) e rese note dallo stesso Istituto nazionale della previdenza sociale.

Con il versamento dei 4,4 miliardi alle famiglie nel primo trimestre 2023, la spesa complessiva per l’erario per questa misura di welfare sociale nei 13 mesi della sua istituzione è salita a un totale di 17,4 miliardi (13 i miliardi erogati nel 2022). Come si legge in una nota dell’INPS, a marzo 2023 sono pervenute 87.370 domande di assegno unico. Il numero dei richiedenti pagati è pari a 5.498.113, per 8.689.158 figli.

Sempre nei primi tre mesi del 2023, fanno sapere dall’INPS, il 37,6% dei figli per i quali è richiesto il beneficio si concentra al Nord, al Sud vi è una consistenza superiore (44,4%) mentre il 17,9% dei figli dei richiedenti risiede nel Centro Italia. L’importo medio mensile 2023 per richiedente è di 249 euro, pari in media a 157 euro mensili per figlio.