Superbollo: depositato l'emendamento per l'abolizione

Questa settimana è iniziato ufficialmente l'iter che, salvo sorprese, porterà all'abolizione del Superbollo. La tassa è un'addizionale erariale che va pagata dai proprietari di autovetture con potenza superiore ai 185 kW, pari a circa 250 CV. Tutto ruota intorno ad un emendamento presentato da alcuni esponenti della Lega che punta a eliminare varie tasse, per una semplificazione del sistema tributario. Questo progetto coinvolge anche il Superbollo che, alla fine del percorso parlamentare dell'emendamento, potrebbe essere completamente eliminato. Vediamo i dettagli in merito.

In 30 secondi

Si avvicina l'abolizione del Superbollo
  • la tassa è attiva dal 2011 e prevede un importo di 20 euro per ogni kW eccedente i 185 kW di potenza dell'auto
  • un emendamento alla legge delega fiscale della Lega punta ad eliminare il Superbollo
  • l'emendamento sarà valutato dalla Commissione Finanze e potrebbe concludere il suo iter parlamentare entro l'estate con l'abolizione definitiva del Superbollo
Superbollo: depositato l'emendamento per l'abolizione

L’introduzione del Superbollo risale al 2011, come parte del decreto Salva Italia del Governo Berlusconi. Inizialmente, la tassa addizionale prevedeva il pagamento di 10 euro per ogni kW di potenza dell’auto eccedente la soglia di 225 kW. Successivamente, il Governo Monti modificò la norma con un deciso inasprimento: il costo per kW eccedente fu portato a 20 euro per kW e la soglia da cui scatta la tassa venne abbassata a 185 kW (pari a circa 250 CV).

L’effetto di quest’intervento sul mercato è stato significativo: molti produttori hanno iniziato ad introdurre varianti ad hoc dei propri modelli con una potenza appena inferiore al limite di potenza oltre il quale scatta il pagamento del Superbollo. Secondo i dati forniti da Federcarrozzieri, nel corso di questi 12 anni in cui la tassa è stata in vigore, il Superbollo ha garantito allo Stato italiano circa 1,2 miliardi di entrate.

Secondo la federazione, però la tassa ha “provocato pesanti anomalie nel mercato italiano dell’auto” causando un calo dele immatricolazioni delle vetture oltre i 185 kW di potenza e dando vita al fenomeno dei “falsi leasing” con auto immatricolate all’estero e concesse in leasing agli automobilisti italiani. Anche il mercato dell’usato è stato colpito dal provvedimento, con un calo del valore delle auto obbligate a pagare il Superbollo. Da alcuni esponenti della Lega, però, è partita un’iniziativa parlamentare che porterà all’abolizione del Superbollo.

In attesa di capire quale sarà il risultato di quest’iniziativa, è importante evidenziare come il Superbollo sia un “costo fisso” per i proprietari di auto che rientrano nei requisiti previsti dalla normativa. Non è possibile ottenere un risparmio su questa tassa se la potenza del proprio veicolo supera il limite fissato. Per ridurre i costi fissi dell’auto, però, è possibile intervenire sull‘assicurazione auto, sfruttando la comparazione dei preventivi per ridurre l’importo del premio. Si tratta di una soluzione semplice e veloce.

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Abolizione Superbollo: tutto quello che c’è da sapere

3 COSE DA SAPERE SULL’ABOLIZIONE DEL SUPERBOLLO
1. La cancellazione del Superbollo è un tema già da tempo presente nelle cronache politiche
2. L’iter di abolizione è appena partito: per il momento il Superbollo è ancora in vigore
3. L’emendamento presentato dalla Lega potrebbe portare alla cancellazione entro l’estate del Superbollo 

Il progetto di abolizione del Superbollo non è certo una novità. In più occasioni, infatti, esponenti politici di vari partiti hanno aperto alla possibilità di cancellazione della tassa introdotta più di dieci anni fa. Ora, l’emendamento presentato da alcuni esponenti della Lega alla legge delega fiscale segna un importante passo in avanti. L’obiettivo dell’emendamento è arrivare alla completa eliminazione di questa tassa che rappresenta un costo significativo per tutti i proprietari di auto con potenza superiore ai 185 kW.

L’emendamento sarà esaminato dalla Commissione Finanze della Camera e, se riceverà l’ok, proseguirà il suo iter parlamentare. Secondo le prime informazioni emerse nei giorni seguenti la presentazione dell’emendamento, ci sono sia i tempi che la volontà politica di arrivare ad una conclusione in tempi rapidi. L‘abolizione del Superbollo potrebbe diventare effettiva già prima della pausa estiva del Parlamento. In questo modo, la tassa potrebbe essere cancellata in via definitiva.

Superbollo: quando si paga e qual è il limite di cavalli da considerare

Il Superbollo è un’addizionale erariale che va pagata, quando si verificano le condizioni, in aggiunta al bollo auto. Come previsto dalla normativa vigente, in modo analogo alla tassa automobilistica, il Superbollo deve essere pagato da:

  • i proprietari del veicolo
  • gli usufruttuari
  • gli acquirenti con patto di riservato dominio
  • gli utilizzatori a titolo di locazione finanziaria (leasing)

L’importo del Superbollo non è uguale per tutti in quanto è legato alla potenza dell’auto. La tassa prevede un importo pari a 20 euro per ogni kW eccedente la soglia massima di 185 kW. Un’auto da 200 kW, quindi, pagherà un Superbollo pari a 300 euro (15 volte 20 euro). Da notare, però, che l’importo del Superbollo diminuisce con l’età del veicolo. Il costo al kW della tassa, infatti, è più basso per le auto con più di cinque anni e si azzera dopo 20 anni dalla costruzione.

Lo schema di riduzione dell’importo del Superbollo è il seguente:

  • 20 euro al kW per i primi 5 anni dalla costruzione
  • 12 euro al kW dopo i primi 5 anni dalla costruzione
  • 6 euro al kW dopo i primi 10 anni dalla costruzione
  • 3 euro al kW dopo i primi 15 anni dalla costruzione
  • il Superbollo non è più dovuto dopo 20 anni dalla costruzione

Per definire il periodo di costruzione (salvo prova contraria) si considera la data di immatricolazione della vettura. Per definire l’importo del Superbollo si considera il 1° gennaio dell’anno successivo a quello di costruzione: un’auto costruita nel 2010, infatti, ha registrato il primo taglio all’importo del Superbollo a partire dal 1° gennaio del 2016. Dopo una progressiva riduzione, la tassa non sarà più dovuta a partire dal 1° gennaio del 2030.