Qua è il numero della carta di credito?

Aggiornato il: 08/07/2021
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 08/07/2021

La carta di credito è tra gli strumenti di pagamento più amati per la sua flessibilità e comodità. Grazie ad essa è possibile pagare qualsiasi transazione e vedersela poi addebitare sul proprio conto corrente il mese successivo, fungendo a tutti gli effetti come un fido da parte della banca fino al relativo plafond (il cui ammontare varia a seconda del tipo di carta e del proprio profilo di buon pagatore).

Parti di carte di credito

Il numero carta di credito è tutto ciò che serve, inoltre, insieme alla scadenza e al codice CVV/CVC, per effettuare una transazione online nei maggiori siti di e-commerce della Rete: un modo sempre più utilizzato per ricevere i propri acquisti direttamente a casa, ordinando comodamente dal divano, nella massima sicurezza grazie alle tecnologie sviluppate dai circuiti più noti di carte di credito o in abbinamento con altri servizi nati per il web, come ad esempio PayPal.

Vediamo più nel dettaglio che cosa si intende quando si parla di numero carta di credito, com’è formato e come essere sicuri che sia un numero corretto.

Con le varie misure governative che mirano a limitare il ricorso al contante, in favore di pagamenti più sicuri e tracciabili per evitare l’evasione fiscale, la carta di credito si è imposta tra i più utilizzati strumenti cashless, e ogni anno – anche in un Paese con un’ampia propensione al risparmio come l’Italia – aumentano le transazioni che vengono saldate proprio in questo modo, senza contare i pagamenti online che possono essere saldati soltanto con uno strumento di questo tipo o analogo (come le carte di debito, le ricaricabili e così via).

Oggi la maggior parte delle carte di credito funziona esattamente come una carta di debito (quelle che spesso, impropriamente, chiamiamo “Bancomat”): la si consegna all’esercente, che provvederà a infilarla nel POS e a chiedere il PIN, comunicato al cliente dall’istituto di credito emittente oppure scelto dal cliente stesso (è il caso ad esempio delle carte American Express). In questo senso, il numero carta di credito può riferirsi proprio al codice, ma è un utilizzo non del tutto corretto.

Il ruolo del numero carta di credito propriamente detto è invece importantissimo quando si acquista online; ci troveremo infatti di fronte a un modulo da compilare con i dati del nostro strumento di pagamento, tra cui appunto il numero carta di credito, la scadenza (mese e anno), il nome e il cognome del titolare della carta e il codice CVV/CVC, che si trova stampato sul retro della tessera.

Dove si trova il numero della carta di credito

Il numero carta di credito propriamente detto non è altro che il codice identificativo, da 13 a 16 cifre, stampato a grandi caratteri sul dorso della carta, sovente diviso in gruppi di quattro numeri o meno per una maggiore leggibilità. Quasi sempre compare in rilievo, a differenza di altri dati della carta.

Il numero della carta di credito è legato al circuito di pagamento della carta stessa (ad esempio Visa o MasterCard): la prima cifra, infatti, indica proprio questo:

  • 3 per American Express e Diners
  • 4 per Visa
  • 5 per MasterCard
  • 6 per Discover Card

Il circuito di pagamento regola anche la lunghezza in cifre del numero carta di credito, secondo il seguente schema:

  • 14 cifre: carta Diners
  • 15 cifre: carta American Express
  • 16 cifre: carta MasterCard e carta Visa

Anche le altre cifre hanno un significato preciso. Dalla seconda alla sesta, servono per indicare l’istituto bancario emittente (tecnicamente si chiamano “bin range”); dalla settima alla penultima, le cifre corrispondono al numero del conto corrente del titolare. Di particolare importanza è l’ultima cifra, visto che viene stabilita in base a un algoritmo (la cosiddetta formula di Luhn, dal nome del suo ideatore) e che permette quindi di distinguere se un numero di carta di credito è corretto oppure no. 

Basta il numero di carta di credito per concludere una transazione?

È molto diffuso il timore che qualcuno possa entrare in possesso del nostro numero di carta di credito e, quindi, concludere a nome nostro transazioni non autorizzate prima che ci sia possibile accorgersene e bloccare la carta. In realtà, il solo numero carta di credito non è sufficiente per portare a termine un pagamento: infatti, nelle transazioni fisiche (quelle con il POS) è necessario che l’acquirente indichi anche il PIN della carta; nelle transazioni online, invece, è obbligatorio fornire anche il codice CVV/CVC stampato sul retro della carta (o in qualche caso, come per American Express, davanti). Non per questo è una buona idea rendere noto il nostro numero di carta di credito, visto che si tratta di un dato sensibile che, abbinato ad altri dati, può permettere anche a chi non è il titolare della carta di utilizzarla per i suoi acquisti. 

Che cos’è il codice CVV/CVC

A volte parlando di numero carta di credito si allude al codice CVV/CVC, indispensabile, come si è visto, nelle transazioni online, e stampato sul retro della carta plastificata. CVV Sta per “Card Verification Value”, mentre CVC “Card Verification Code”, ma il suo ruolo è lo stesso: confermare che chi sta effettuando il pagamento sia in possesso della carta di credito.

Nelle carte MasterCard e VISA, ma anche nella maggior parte degli altri circuiti di pagamento, questo codice è di tre cifre che si possono trovare sul retro della carta, nel campo destinato alla firma, sulla destra. Fa eccezione American Express: con le carte di credito Amex, infatti, il CVV/CVC è davanti, sempre sulla destra, ed è di quattro cifre.

Cosa fare se qualcun altro ha il numero della carta di credito

Perdere la carta di credito è naturalmente un rischio, perché se per le transazioni fisiche c’è bisogno anche di conoscere il PIN per finalizzare un pagamento (motivo per cui non è mai una buona idea tenere questo codice nel portafoglio, vicino alla carta), per quelle online tutti i dati richiesti – numero carta di credito, codice CVV/CVC, data di scadenza della carta – sono fisicamente disponibili sulla carta stessa. 

Per questo è necessario, non appena ci si rende conto del furto o dello smarrimento della carta di credito, contattare la propria banca o l’istituto di credito che ha emesso la carta, e chiedere il suo blocco. In alcuni casi il blocco è permanente, e ciò vuol dire che qualora si ritrovasse la carta, bisognerà gettarla via e aspettare che la banca invii una seconda carta sostitutiva; se invece è solo temporaneo, sarà possibile richiedere la rimozione del blocco e tornare a utilizzare la carta normalmente.

Oggi buona parte delle carte di credito che possono essere gestite tramite app consentono di effettuare la richiesta di blocco immediato direttamente dall’interfaccia dell’app per smartphone o tablet, risparmiando così tempo prezioso e minimizzando il periodo durante il quale chi si è impadronito della nostra carta può effettuare transazioni al posto nostro.

Una buona idea, per evitare situazioni di questo tipo, è quella di attivare le notifiche per ogni transazione effettuata con la carta di credito, un servizio che molto spesso è già presente (il numero di telefono utilizzato per gli SMS è lo stesso indicato in fase di registrazione della carta). In questo modo, non appena si verrà notificati per una transazione sospetta, sarà possibile agire subito per la richieste del blocco della carta.