La clonazione della carta di credito è un reato?

Aggiornato il: 24/08/2021
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 24/08/2021

La carta di credito è uno strumento di pagamento che viene sempre più utilizzato per gli acquisti in rete: se un tempo era molto semplice che venisse clonata durante un acquisto fisico, oggi è più comune che la clonazione della carta di credito avvenga online, per esempio su Amazon. 

carta di credito con lucchetto

A questo proposito, ci sono una serie di domande che sarebbe lecito porsi, come per esempio:

  • la clonazione della carta di credito costituisce reato?
  • come funziona la denuncia alla polizia per uso improprio? 
  • qual è la sanzione prevista per l’indebito utilizzo delle carte di credito?
  • quali sono i tempi di rimborso nel caso di una carta di credito clonata?

Vediamo di seguito tutto quello che c’è da sapere in merito. 

Clonazione carta di credito, reato

La clonazione delle carte di credito è un reato ai sensi dell’articolo 493 ter del Codice penale, titolato “Indebito utilizzo e falsificazione di carte di credito e di pagamento”. 

In particolare, nell’articolo si legge che:

“Chiunque al fine di trarne profitto per sé o per altri, indebitamente utilizza, non essendone titolare, carte di credito o di pagamento, ovvero qualsiasi altro documento analogo che abiliti al prelievo di denaro contante o all'acquisto di beni o alla prestazione di servizi, è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da 310 euro a 1.550 euro

Alla stessa pena soggiace chi, al fine di trarne profitto per sé o per altri, falsifica o altera carte di credito o di pagamento o qualsiasi altro documento analogo che abiliti al prelievo di denaro contante o all'acquisto di beni o alla prestazione di servizi, ovvero possiede, cede o acquisisce tali carte o documenti di provenienza illecita o comunque falsificati o alterati, nonché ordini di pagamento prodotti con essi.

In caso di condanna o di applicazione della pena su richiesta delle parti a norma dell'articolo 444 del codice di procedura penale per il delitto di cui al primo comma è ordinata la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato, nonché del profitto o del prodotto, salvo che appartengano a persona estranea al reato, ovvero quando essa non è possibile, la confisca di beni, somme di denaro e altre utilità di cui il reo ha la disponibilità per un valore corrispondente a tale profitto o prodotto.

Gli strumenti sequestrati ai fini della confisca di cui al secondo comma, nel corso delle operazioni di polizia giudiziaria, sono affidati dall'autorità giudiziaria agli organi di polizia che ne facciano richiesta”. 

Addebiti fraudolenti su carta di credito: come scoprire chi ha clonato la carta

Cosa succede se clonano la carta di credito? Sicuramente scoprire chi sono i soggetti che hanno commesso tale reato risulta indispensabile per fare in modo di punirli con le pene previste dalla legge. 

La denuncia alle autorità competenti è un passaggio necessario, preceduto dal contattare il proprio istituto di credito al fine di procedere con il blocco delle carta ed evitare che continuo ad essere utilizzata dai malintenzionati che l’hanno clonata. 

A questo proposito, sarebbe interessante capire come sia possibile che la propria carta di credito sia stata clonata. Una delle tecniche più diffuse è il cosiddetto skimming, il quale consiste nell’utilizzo di un dispositivo in grado di leggere i badge e copiare tutti i dati che sono presenti sulla banda magnetica di una carta. 

Questo dispositivo potrà essere collocato di nascosto:

  • su uno sportello ATM;
  • su un qualsiasi Pos. 

Oltre allo skimmer, viene sempre utilizzata una telecamera che registra il momento in cui l’utente digita il PIN per pagare: e la clonazione è servita. Nel caso in cui si dovesse pertanto notare qualcosa di insolito sullo sportello ATM, sarebbe meglio sceglierne un altro. 

Cosa fare se mi hanno clonato la carta?

Il modo più semplice per rendersi conto che qualcuno ha utilizzato la propria carta di credito è di verificare con una certa frequenza le movimentazioni del proprio conto corrente. L’attivazione di un sistema di SMS o email alert potrebbe inoltre essere un ottimo alleato per difendersi. 

Basterà chiamare fin da subito la propria banca per fare in modo di bloccare la carta. Il vantaggio, in questo caso, consiste nel fatto che i soldi non vengono sottratti subito dal conto nel momento in cui si effettua una transazione, proprio in relazione al funzionamento specifico di questa carta di pagamento. 

Per questo motivo, le carte di credito vengono in genere considerate maggiormente sicure rispetto alle carte di debito, dove invece, nel caso di utilizzo indebito, i soldi vengono scalati immediatamente dal proprio conto corrente. 

Come richiedere il rimborso

Come, funziona, invece, la richiesta di rimborso nel caso di clonazione della propria carta di credito? Abbiamo detto che il primo passaggio consiste nel blocco della carta, ma cosa bisogna fare subito dopo?

Intanto, si dovranno identificare in modo certo quelle che sono le cifre che sono state sottratte e che si avrebbe intenzione di recuperare: si dovrà quindi contestare l’addebito alla propria banca

La banca provvede a rimborsare quanto perso senza alcun problema, ma deve esserci anche un altro passaggio preliminare, ovvero la denuncia alla Polizia o ai Carabinieri, che si potrà fare in totale autonomia. 

Si dovrà quindi inoltrare alla banca il foglio che attesti l’avvenuta denuncia, altrimenti non sarà possibile ottenere il rimborso. In aggiunta, entro 60 giorni di tempo dall’emissione dell’estratto conto, si dovrà inviare a Servizi Interbancari:

  • il documento con allegata la contestazione scritta;
  • la fotocopia fronte retro della carta clonata, la quale dovrà essere tagliata in due;
  • la copia della denuncia che è stata fatta alle Forze dell’ordine. 

In questo modo, in 15 giorni di tempo dal momento in cui è stata presentata la richiesta di rimborso l’importo dovuto dovrebbe essere restituito

In generale, si ricorda che dal 13 gennaio 2018 è in vigore una nuova normativa europea con la quale sono stati eliminati i sovraprezzi sui pagamenti con carta di credito, bancomat e bonifici, grazie alla quale i consumatori dei Paesi Ue hanno diritto a maggiori tutele qualora si dovessero verificare frodi, furti e clonazioni, o si dovesse smarrire la carta di credito.  

Come difendersi dalla clonazione della carta di credito?

Sicuramente, se si è vittime di un raggiro, quindi se qualcuno arriva a clonare la propria carta di credito, si potrebbe essere anche solo molto sfortunati. In altri, basterebbe un briciolo di attenzione in più per evitare di andare incontro a una situazione così spiacevole. 

Tra i consigli che si possono prendere in considerazione e che sono sicuramente molto utili, ricordiamo:

  • di prestare molta attenzione nel momento in cui si effettua un prelievo allo sportello e di coprire il PIN della carta con la mano quando lo si digita;
  • controllare con periodicità il proprio estratto conto, in modo tale da verificare la presenza di movimentazioni sospette, che saranno state effettuate da soggetti terzi;
  • attivare le notifiche via SMS ogni qualvolta viene effettuata una transazione;
  • conservare per un po’ di tempo gli scontrini relativi a prelievi e pagamenti. 

Carte di credito online: come trovarne una

Le carte di credito si differenziano da altre carte di pagamento per il fatto che solitamente vengono richiesti alcuni requisiti specifici nel momento in cui se ne richiede una. Oltre a quello della residenza in Italia, i più importanti e significativi sono quelli di tipo reddituale. 

La carta di credito, infatti, è uno strumento dotato di un plafond, che permette di pagare anche di più rispetto ai soldi che sono posseduti sul conto in un certo momento, ovviamente nel rispetto dei limiti che caratterizzano la carta stessa. 

L’importo che viene anticipato dalla banca dovrà essere restituito nel mese successivo e questo è il motivo per il quale la banca ha bisogno di richiedere alcune garanzie da parte del richiedente, al fine di prevenire ogni possibile rischio. 

Questo è anche il motivo per il quale:

  • le carte di credito sono solitamente più care rispetto alle carte di debito o prepagate;
  • all’aumentare del plafond previsto cresce anche il costo del canone mensile. 

Come si trova una carta di credito che permetta di avere accesso a tutte le sue funzionalità, senza dover sostenere dei costi eccessivi? Il canale online aiuta molto in quanto si caratterizza, in genere, per la presenza di un gran numero di offerte. 

Per trovarne una che possa adattarsi ai propri bisogni, si consiglia di fare un salto sul comparatore di carte di SOStariffe.it e dare un’occhiata a quelli che sono costi, termini e condizioni previsti. 

Per fare un esempio concreto, Widiba è una banca digitale con la quale sarà possibile ottenere una carta di credito a basso costo e con una certa facilità. Si va da una carta con canone di 20 euro e plafond da 1.500 euro, ovvero la versione Classic, alla versione Gold, disponibile con canone annuo di 50 euro e plafond da 3.000 euro. 

In questo caso, come accade per quasi tutte le carte di credito, sarà prima necessario sottoscrivere un conto corrente online con la stessa Widiba, che propone un conto corrente con canone gratuito per i primi 12 mesi.

A cosa prestare attenzione nell’utilizzo di una carta di credito online

Essendo strumenti di pagamento davvero molto sicuri, le carte di credito vengono utilizzate sempre di più nel corso degli acquisti online, eppure i truffatori più esperti sono in grado di clonare le carte di credito anche su questo canale. 

Come ci si difende, allora, nel caso di una transazione online? A cosa bisogna prestare particolare attenzione? Si tratta di un parametro di non poco conto, ovvero il verificare l’attendibilità di un sito

Per farlo, si dovrà controllare che venga utilizzato il protocollo HTTPS (HyperText Transfer Protocol over Secure Socket Layer), il quale è ben riconoscibile dalla presenza di un lucchetto nella barra degli indirizzi. 

In aggiunta, è sempre bene evitare di cliccare sui link proveniente da indirizzi email che non si conoscono e che, nella maggior parte dei casi, potrebbero contenere dei tentativi di phishing

La stessa pratica è sempre più diffusa anche via SMS: quindi è bene stare attenti a non cliccare neanche su eventuali link inviati tramite messaggio direttamente sul proprio cellulare. Se fosse davvero la vostra banca, vi chiamerebbe.