- I call center chiamano avvisando l'utente di un presunto disservizio alla rete fissa e una successiva rimodulazione del contratto
- La guida di SOStariffe.it vi fornisce alcuni consigli utili per evitare i call center
Con la nuova truffa del disservizio i call center illegali spaventano gli utenti con problemi alla linea e aumenti del canone mensile per spingerli a cambiare operatore. Scopri come funziona e come difendersi
La piaga dei call center illegali non si ferma nemmeno tutti i tentativi delle autorità. Enrico Pagliarini, conduttore di 2024 su Radio24, ha denunciato di essere rimasto coinvolto suo malgrado nella nuova truffa del disservizio della rete fissa. Il giornalista è scampato al tentativo di raggiro grazie alla sua esperienza nel settore della tecnologia ma utenti meno informati sul tema potrebbero facilmente cadere in trappola. Il caso è stato portato alla ribalda dal magazine DDAY.it che ha realizzato un’indagine sulla questione.
Se state cercando un’offerta fibra conveniente, cliccando sul tasto di seguito potrete confrontare le migliori soluzioni per la rete fissa con il comparatore di SOStariffe.it e attivare poi comodamente online la promozione più conveniente per voi.
In qualche modo il call center ha saputo che Pagliarini ha attivato di recente un’offerta Internet casa di Sky Wi-Fi. L’operatore si è presentato come un dipendente di Sky affermando che avrebbe sperimentato un disservizio di 20 giorni in alcuni orari chiave (dalle 9:30 alle 14:00 e dalle 15:00 alle 23:00), rendendo di fatto impossibile per il giornalista lavorare da remoto. Il problema tecnico nascerebbe dal passaggio dalla “cabina fisica” alla “cabina digitale”, ovvero “dall’armadio su strada a un computer”. Tale affermazione non ha però molto senso.
Non solo, il presunto call center di Sky sostiene anche che, a causa dei lavori per garantire un servizio di qualità, dopo i 20 giorni di disservizio sarebbe arrivata una rimodulazione contrattuale con annesso aumento del canone mensile per la rete fissa.
Pagliarini quindi chiede un’email di conferma sia per quanto riguarda i lavori sia per la rimodulazione ma ovviamente non ha ricevuto nessun messaggio nella posta elettronica. L’obiettivo della truffa del disservizio è quello di scatenare l’indignazione dell’interlocutore per poi fornirgli una soluzione alternativa con un altro operatore che gli permetta non solo di continuare a navigare su Internet senza problemi ma anche di evitare i rincari.
Chiariamo comunque che Sky non c’entra nulla con la truffa del disservizio e, anzi, è parte lesa sia per quanto riguarda la potenziale violazione del database dei clienti sia per il tentativo di sottrazione dell’utente sulla base di informazioni assolutamente false.
Una soluzione per difendersi dai call center è quella di iscriversi al Registro Pubblico delle Opposizioni. Il servizio è pubblico e gratuito e vi permetterà di inserire il proprio numero di telefono per annullare i consensi all’utilizzo dei dati da parte degli operatori di telemarketing. Ciò non risolverà del tutto il problema, dato che i call center trovano modi sempre più creativi per contattarvi come la pratica del CLI spoofing, che permette di mascherare un numero con prefisso straniero facendolo passare come se la chiamata arrivasse dall’Italia, ma aiuta certamente a ridurre le chiamate indesiderate.
Potete iscrivervi al Registro Pubblico delle Opposizioni nelle seguenti modalità:
Come fare quindi per riconoscere un call center? Innanzitutto bisogna fare attenzione ai prefissi stranieri e a ripetizioni numeriche con sequenze ripetute (come 1234-1234) o molto riconoscibili (come 1212-3434). Dopo aver accettato la chiamata ci sono altri indizi per capire se si tratta di spam. Ad esempio, un ritardo nell’inizio della conversazione o la presente di rumori di fondo tipici di un ufficio affollato.
Potrebbe trattarsi di un call center se l’interlocutore sembra leggere un copione scritto, facendo pause innaturali o ripetendo le stesse frasi meccanicamente. Questi servizi poi iniziano la conversazione tramite domande generiche per verificare l’identità del destinatario come “sto parlando con il proprietario di casa” o “è lei il titolare della contratto di rete fissa?”. Lo stesso vale se vi viene richiesto di confermare dati personali o informazioni sensibili.
In ogni caso è sempre consigliabile effettuare un controllo con il proprio operatore prima di accettare qualunque tipo di offerta proposta per via telefonica.