Stop alle telefonate dai call center nei giorni festivi. E, anche in settimana, i consumatori possono essere contattati solo in determinate fasce orarie. E ancora: no alle chiamate da numeri anonimi o non rintracciabili. Sono alcuni degli “argini” al telemarketing selvaggio introdotti dal nuovo “Codice di condotta per le attività di telemarketing e teleselling”, varato dal Garante per la protezione dei dati personali, in collaborazione con associazioni di committenti, call center, teleseller, list provider e associazioni di consumatori.
Prima di passare sotto la lente le tutele che questo provvedimento porterà ai consumatori e i nuovi obblighi per i call center che vi hanno aderito su base volontaria, ricordiamo che il comparatore di SOStariffe.it (link qui sotto) è una “bussola” nelle tue mani sei alla ricerca di offerte telefonia mobile convenienti a ottobre 2024.
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Telemarketing selvaggio: operativo il Codice di condotta per i call center
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CODICE DI CONDOTTA CALL CENTER: COSA SAPERE |
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È un insieme di regole per tutelare i consumatori dalle chiamate indesiderate e porre un freno al telemarketing selvaggio |
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Il Codice di Condotta è diventato a tutti gli effetti operativo il 28/9/2024 |
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Hanno aderito al Codice di condotta diversi soggetti, tra cui i maggiori operatori di telecomunicazione, le associazioni di call center, imprese e cooperative |
È entrato in vigore il “Codice di condotta per le attività di telemarketing e teleselling”, il cui obiettivo è quello di mettere un freno al cosiddetto “telemarketing selvaggio”.
Il provvedimento, approvato dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) il 26 luglio del 2023 con la delibera 197/23/CONS e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 marzo 2024, rappresenta una protezione ulteriore per i consumatori rispetto a quella già garantita dal Registro Pubblico delle Opposizioni, attivo dal 27 luglio 2022.
Come segnala il Codacons, tra le associazioni a tutela dei consumatori in prima linea nella lotta al telemarketing selvaggio, “le società che aderiscono al Codice si impegnano ad adottare misure specifiche per garantire la correttezza e la legittimità dei trattamenti di dati svolti lungo tutta la “filiera” del telemarketing”.
Telemarketing selvaggio: ecco cosa cambia per i consumatori a ottobre 2024
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CODICE DI CONDOTTA: LE NOVITÀ PER GLI UTENTI |
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I call center che aderiscono al Codice devono utilizzare solo numeri richiamabili o identificabili per contattare i consumatori |
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Le chiamate da parte dei call center devono avvenire esclusivamente dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 20 e il sabato dalle 10 alle 19 |
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No alle telefonate dai call center la domenica e nei festivi |
Cosa cambia, in concreto, per i cittadini? Ecco una sintesi qui di seguito delle regole più importanti a tutela della loro privacy:
- i call center che hanno aderito su base volontaria al Codice di Condotta devono utilizzare solo numeri richiamabili o identificabili. È messa, quindi, al bando la pratica dello “spoofing”, una tecnica per mascherare l’identità del numero chiamante;
- le chiamate da parte dei call center sono vietate prima delle 9 e dopo le 20 dal lunedì al venerdì, prima delle 10 e dopo le 19 del sabato o nei giorni prefestivi. No alle telefonate la domenica o i giorni festivi;
- le società dovranno raccogliere consensi specifici per le singole finalità e informare le persone contattate sull’uso dei loro dati, assicurando il diritto all’opposizione al trattamento, alla rettifica e all’aggiornamento dei dati.
“Il telemarketing selvaggio continua ad essere una piaga in Italia – afferma il responsabile privacy del Codacons, Gianluca Di Ascenzo -. Con questo Codice di Condotta sarà possibile almeno in parte arginare il fenomeno, prevedendo precise responsabilità in capo a società di luce, gas, telefonia, che si affidano ai call center illegali, e sanzioni per gli operatori che non rispetteranno la privacy degli utenti”.
A questo proposito, c’è comunque da ricordare che l’adesione dei call center al “Codice di Condotta per le attività di telemarketing e teleselling” avviene su base volontaria. Questo significa che “solo le società che scelgono liberamente di aderire sono soggette agli obblighi stabiliti. Il problema, quindi, è chiaro: ad aderire al Codice sono solo i call center che operano già in modo legittimo”, critica l’Unione nazionale consumatori. Infine, Il Codice punta anche a contrastare il “sottobosco” dei call-center abusivi con sanzioni e penali.