Stop alle rinnovabili in Sardegna: tutti i perché di una scelta che fa discutere

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Non si placano le polemiche sulle rinnovabili in Sardegna. Dopo lo stop per 18 mesi ai nuovi impianti green sull’isola, ad essere contestato è ora il disegno di legge sulle aree idonee approvato dalla Giunta regionale. Il provvedimento rende off-limits ampie fette di territorio e blocca anche i progetti già in fase autorizzativa che insistono su aree giudicate non idonee. Tutto quello che c’è da sapere e come trovare un preventivo fotovoltaico conveniente a ottobre 2024 con il comparatore di SOStariffe.it.

In 30 sec.
Rinnovabili in Sardegna al centro delle polemiche a ottobre 2024:
  1. La Giunta regionale approva il disegno di legge sulle aree idonee
  2. Escluse ampie fette di territorio dalla possibilità di ospitare impianti green
  3. Le ragioni della Sardegna e le reazioni della filiera delle rinnovabili
  4. Trova un preventivo fotovoltaico conveniente con il comparatore di SOStariffe.it
Stop alle rinnovabili in Sardegna: tutti i perché di una scelta che fa discutere

Rinnovabili in Sardegna ancora nell’occhio del ciclone. Dopo lo stop per 18 mesi all’installazione di impianti green sull’isola (moratoria impugnata dal Governo), la Giunta regionale torna sotto il fuoco incrociato delle polemiche per i numerosi “paletti alle rinnovabili inseriti nel disegno di legge sulle aree idonee, il provvedimento che stabilisce quali territori potranno accogliere parchi eolici o fotovoltaici e quali, invece, saranno off-limits per ragioni di salvaguardia ambientale, paesaggistica e di riduzione del consumo di suolo.

La maggior parte del territorio sardo sarà area non idonea a ospitare impianti di produzione da energia rinnovabile”, ha assicurato la presidente della Regione, Alessandra Todde, nell’annunciare l’ok della Giunta al disegno di legge, che ora è già all’esame del Consiglio. Ma, di fronte alla mannaia calata sulle aree idonee, la filiera delle rinnovabili è insorta: l’accusa rivolta alla compagine politica guidata da Todde è quella di chiudere le porte in faccia alle rinnovabili in Sardegna.

Di seguito accendiamo i riflettori sulle ragioni che hanno portato la Sardegna a incamminarsi su questa strada. Prima, però, ricordiamo che il comparatore di SOStariffe.it (link qui sotto) è un utile strumento per trovare il miglior preventivo fotovoltaico tra quelli proposti dalle società partner di SOStariffe.it a ottobre 2024.

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Rinnovabili in Sardegna, è polemica sulle aree idonee a ottobre 2024

RINNOVABILI IN SARDEGNA: COSA SAPERE
1 Per salvaguardare la Sardegna dal “far west” delle richieste di autorizzazioni per impianti rinnovabili, la Giunta regionale ha adottato una mappa vincolante delle aree idonee e non idonee
2 La mappa è contenuta nel disegno di legge sulle aree idonee, approvato dalla Giunta e ora all’esame del Consiglio regionale
3 Secondo la presidente della Regione, Alessandra Todde, “la maggior parte del territorio sardo sarà area non idonea a ospitare impianti di produzione da energia rinnovabile”
4 Nel provvedimento è previsto anche il blocco dei progetti già in fase autorizzativa che insistono su aree giudicate non adeguate a ospitare gli impianti

Da mesi le rinnovabili in Sardegna sono al centro di una querelle che sta dividendo non solo l’isola, ma l’intero Paese. A luglio 2024, a far discutere è stata la decisione della Giunta sarda di approvare una moratoria di 18 mesi alla realizzazione di nuovi impianti di produzione dell’energia elettrica pulita. Una mossa che aveva lo scopo di bloccare il cosiddetto “far west” delle richieste di autorizzazioni di parchi fotovoltaici ed eolici, in attesa che fosse messa a punto la mappa delle aree idonee rinnovabili, come richiesto dal decreto del ministero dell’Ambiente.

L’altolà temporaneo a tutti i nuovi impianti, su cui la filiera green aveva subito levato gli scudi, è stato anche impugnato davanti alla Corte Costituzionale dal governo Meloni. La Giunta guidata da Alessandra Todde ha comunque tirato dritto e, a fine settembre 2024, ha approvato (battendo sul tempo tutte le altre Regioni) il disegno di legge sulle aree idonee, che ha di fatto surriscaldato il clima intorno alle rinnovabili in Sardegna.

Questo provvedimento, che ora continuerà il suo iter legislativo in Consiglio e su cui si è già abbattuta una pioggia di emendamenti, definisce i territori dell’isola che potranno ospitare pale eoliche e parchi fotovoltaici e le aree di territorio che, invece, dovranno essere salvaguardate dal punto di vista ambientale e paesaggistico. Il risultato? “Con questo disegno di legge è possibile che si arrivi a circa il 99% del territorio sardo vincolato”, conferma l’assessore dell’Industria, Emanuele Cani.

Infatti, mentre la lista delle aree idonee è molto sintetica, l’elenco di quelle ritenute off-limits è piuttosto lungo. In pratica, si potranno costruire nuovi impianti rinnovabili in zone industriali dismesse, ex-cave, o in prossimità di strade e ferrovie o aree già compromesse. Fuori dalla portata dei parchi eolici, invece quasi tutto il territorio costiero regionale. Così come tra le aree considerate non adatte ad ospitare le pale eoliche ci sono quelle ricadenti nelle acque territoriali, quelle appartenenti al Santuario dei cetacei Pelagos e le aree marine protette.

Non solo: anche gli impianti in corso di autorizzazione, o che hanno già ottenuto un’autorizzazione ma non hanno iniziato i lavori, “non potranno essere realizzati se l’area prevista nel progetto non è ritenuta idonea”, conferma una nota della Regione Sardegna. Paletti anche sugli interventi di revamping degli impianti fotovoltaici. Tutte azioni che nascono da una ragione ben precisa, sintetizzata dalla presidente Todde: “La Sardegna non si farà più calpestare ma gestirà la propria transizione ecologica”.

Rinnovabili in Sardegna: le critiche della filiera green al provvedimento

Eppure, quella che in molti considerano una vera e propria mannaia sulle aree idonee  ha fatto levare gli scudi alle associazioni della filiera green. Per l’Anev (Associazione delle imprese dell’eolico), il disegno di legge “di fatto vieta la realizzazione di impianti eolici nella quasi totalità della Regione, poiché definisce le aree considerate non idonee con criteri tali da vincolare tutto il territorio”.

Per Italia Solare, l’associazione che rappresenta la filiera del fotovoltaico, “il provvedimento, se non modificato, rischia di penalizzare fortemente la Sardegna da un punto di vista economico e ambientale, rallentando il passaggio alle rinnovabili”.

Anche Elettricità Futura, la principale associazione della filiera industriale nazionale dell’energia elettrica, punta il dito contro il provvedimento: “Oggi, ci troviamo al definitivo blocco dello sviluppo degli impianti per la produzione di energia rinnovabile in Sardegna, nonostante l’obiettivo di installare oltre 6 GW di nuova capacità al 2030 come previsto dal DM Aree Idonee”.

Paolo Marelli
Specializzato in Energia, Conti e Carte
Da cronista per Il GiornoIl Giornale e il Corriere della Sera, a copywriter e brand journalist a Londra in agenzie di comunicazione; è tornato in Italia per scrivere news specializzate per alcuni siti come CorCom e SpacEconomy360, oltre che testate online del gruppo NetworkDigital360, contenitore di testate e portali B2B dedicati ai temi della Trasformazione Digitale e dell’Innovazione Imprenditoriale. Per SOStariffe.it scrive testi in ambito conti, carte di credito, internet e telefonia, tv e luce e gas, argomenti di cui si interessa e occupa in maniera professionale dal 2022.