Il sovrapprezzo carte di credito, il cosiddetto credit card surcharge, è vietato dal Codice del consumo. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), tra fine 2023 e 2024, ha chiuso 11 procedimenti e multato sei società per un totale di 112.500 euro, in quanto ricorrevano a questa pratica illegittima, applicando dei costi extra sui pagamenti digitali per acquisti fatti online.
In una nota, l’Authority ricorda che “la norma applicata in questi procedimenti tutela i diritti dei consumatori nei contratti e punta a garantire l’obiettivo eurounitario di realizzare un sistema unico di pagamenti privo di discriminazioni tra strumenti“.
Prima di conoscere ulteriori dettagli sui casi sanzionati dall’AGCM, ecco come trovare le migliori offerte fra i partner a settembre 2024, grazie al comparatore per carte di credito di SOStariffe.it. Sono proposte convenienti in quanto sono carte con un canone annuo gratuito o molto basso. Per saperne di più, clicca sul bottone verde qui sotto:
CONFRONTA LE CARTE DI CREDITO »
Sovrapprezzo carte di credito, l’AGCM sanziona 6 società: pratica illegittima
|
LE DOMANDE |
LE RISPOSTE |
|
Che cos’è il sovrapprezzo carta di credito? |
È un costo supplementare riscosso dal commerciante sul prezzo di acquisto di un prodotto quando il consumatore paga con carta di credito o di debito |
|
Il sovrapprezzo carta di credito è vietato? |
Sì, lo vieta l’articolo 62 del Codice del consumo, il quale stabilisce che i venditori di beni e servizi ai consumatori finali “non possono imporre ai consumatori, in relazione all’uso di determinati strumenti di pagamento, spese per l’uso di detti strumenti” |
|
Chi è incaricato di eseguire i controlli per tutelare i diritti dei consumatori? |
Controlli e verifiche sono svolte dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) |
|
Quali sono gli ultimi casi scoperti in Italia? |
L’AGCM ha chiuso 11 procedimenti avviati nel 2023 e 2024 e multato 6 società per questa pratica illegittima |
|
A quanto ammontano le multe comminate? |
A un totale pari a 112.500 € |
Continua l’attività dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nel contrasto al sovrapprezzo carte di credito. Un giro di vite, con l’intensificazione dei controlli, che ha come obiettivo quello di garantire una maggiore trasparenza nelle transazioni dell’e-commerce. Infatti l’Authority è impegnata in prima fila per la difesa dei diritti dei consumatori.
L’ultima sanzione in ordine di tempo, pari a 5.000 euro, è stata comminata alla società Altraepoca che, tra il febbraio 2023 e il 15 giugno 2024, ha imposto a carico del consumatore un “supplemento di prezzo direttamente correlato allo strumento di pagamento prescelto, in questo caso PayPal, in contrasto con l’articolo 62, comma 1, del Codice del consumo”.
Alla fine del 2023, l’Antitrust ha invece deliberato una sanzione per complessivi 17.500 euro nei confronti delle imprese Take it slowly by un’altra Sicilia, Sicilying S.r.l. e TICKETSMS S.r.l. perché hanno applicato sovrapprezzi – in modo del tutto illegittimo – relativi allo strumento di pagamento usato dai consumatori al termine del processo di acquisto di:
- servizi del settore turistico;
- biglietti per eventi.
L’Authority ha accertato che i tre operatori prevedevano – in aggiunta al prezzo inizialmente indicato durante il processo di acquisto – commissioni differenziate in base allo strumento di pagamento prescelto, in alcuni casi senza specificarne l’importo. In precedenza l’Autorità era intervenuta nei confronti di altri operatori che applicavano spese per l’utilizzo di strumenti di pagamento. In particolare:
- la società Blupark, che è stata sanzionata per 50.000 euro;
- la società De Pretto Eventi Store, il cui procedimento si è concluso con l’accettazione di impegni.
Sanzione di 40 mila euro, sempre nel 2024, per la società República Gráfica SL, proprietaria del portale e-commerce www.pampling.com, che imponeva al consumatore di sostenere spese di commissione per l’utilizzo dello strumento di pagamento costituito da PayPal. República Gráfica, del resto, aveva sostanzialmente riconosciuto di aver violato il Codice del consumo.
Si è chiuso invece con impegni il procedimento a carico della società La casa della Divisa che applicava ai consumatori, al termine del processo di acquisto di divise scolastiche sul suo sito, un sovrapprezzo del 3,4% in più rispetto al costo delle divise scolastiche prescelte in caso di pagamento con PayPal.
“Tra gli impegni proposti dall’impresa e accolti dall’Autorità, il rimborso integrale del surcharge pagato da tutti i consumatori che dal 2020 al 2023 abbiano effettuato acquisti sul sito e uno sconto del 5% sul prossimo acquisto per chi avesse acquistato divise scolastiche pagando il sovrapprezzo”, rendo noto l’AGCM.
L’Autorità è intervenuta anche con moral suasion come nel caso del Comune di Pescara e dell’U.N.E.P. presso il Tribunale di Novara, che applicavano una commissione per pagare con moneta elettronica, presso i propri uffici:
- multe per violazione del Codice della Strada;
- spese per le notifiche e le esecuzioni degli atti giudiziari.
Nel mirino dell’Antitrust anche la società Service For Fun che applicava una commissione per acquistare biglietti per eventi tramite carta di credito o PayPal.