Rinnovabili tra luci e ombre. Da una parte, c’è lo sprint delle fonti green in Italia e nel mondo, la cui marcia inarrestabile è fotografata da una lunga lista di report e analisi internazionali. Dall’altra, la strada verso la transizione verde è ancora lastricata di ostacoli. Insidie, come il tuttora eccesivo peso dei combustibili fossili o il ruolo troppo marginale dei Paesi emergenti nello sviluppo delle rinnovabili, che zavorrano la corsa verso i target climatici. Temi che sono al centro della Cop29, la conferenza annuale dell’Onu sul clima, in corso a Baku, capitale dell’Azerbaigian, fino al 22 novembre 2024.
Prima di accendere i riflettori sui successi inanellati dalle rinnovabili nel 2024 e le sfide che ancora restano da superare, ricordiamo che un passo concreto verso la transizione verde consiste nel dotare la tua casa di un impianto fotovoltaico, così da favorire l’autoproduzione di energia pulita, aumentare l’indipendenza energetica della tua famiglia e, al contempo, risparmiare in bolletta.
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- tipologia dell’impianto che intendi installare;
- luogo in cui intende installare il dispositivo;
- il fabbisogno energetico della tua famiglia.
Rinnovabili tra successi centrati e sfide all’orizzonte a novembre 2024
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RINNOVABILI: RISULTATI RAGGIUNTI E MANCATI |
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Corrono le rinnovabili in Italia: + 5,3 GW di nuova capacità green in esercizio da gennaio a settembre 2024 |
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Boom rinnovabili anche in UE: metà della produzione in Europa nei primi 6 mesi del 2024 ha avuto origine da impianti sostenibili |
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Ma i record verdi nel mondo non bastano. Per Irena, solo un tasso di crescita del +16,4% all’anno per i prossimi 7 anni farebbe centrare i target al 2030 |
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Tra le sfide ancora da raccogliere:
- ridurre l’apporto delle fonti fossili
- aumentare gli investimenti sulle rinnovabili
- incrementare i fondi per aiutare i Paesi emergenti a puntare sulle fonti green
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In Italia, il 2024 è stato l’anno di un “sorpasso” storico: tra gennaio e giugno, la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili ha superato quella da fonti fossili. Un record mai centrato prima nel nostro Paese e fotografato da Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale.
Una “cavalcata” delle fonti pulite certificata anche dall’andamento delle FER (Fonti Energetiche Rinnovabili) nei primi 9 mesi del 2024: la capacità green in esercizio da nord a sud della nostra Penisola è aumentata di 5,3 GW (Gigawatt), con un +33% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Dall’Italia all’Europa, con i dati della Commissione UE che indicano come, nei primi sei mesi del 2024, la metà della produzione di energia elettrica nel Vecchio Continente abbia avuto origine da fonti rinnovabili. Mentre la capacità eolica e solare installata è cresciuta del 36% tra il 2021 e il 2023.
Un boom di elettricità sostenibile che, però, sembra non bastare. L’Agenzia internazionale per le Energie Rinnovabili (Irena) rileva che l’obiettivo di triplicare la capacità rinnovabile al 2030 (come previsto dagli impegni presi alla Cop28) potrebbe essere a rischio, nonostante , le FER siano la fonte di energia in più rapida crescita nel mondo. Infatti, stando alle proiezioni di Irena, il tasso di crescita record del +14% registrato dalle rinnovabili nel 2023 non sarebbe sufficiente a centrare i target stabiliti dalla Conferenza dell’Onu sul clima nel 2023. Solo un tasso minimo di crescita del 16,4% all’anno per i prossimi 7 anni potrebbe garantire il successo sperato alla fine del decennio.
Una contabilità amara, considerato che l’orologio del mondo ticchetta verso il limite di 1 grado e mezzo di riscaldamento globale. Tra le sfide da raccogliere in futuro, dunque, ci sono quelle di:
- ridurre l’ancora forte dipendenza del mondo dai combustibili fossili, tuttora impiegati per la produzione di una elevata quota di energia elettrica;
- schiacciare l’acceleratore sul pedale degli investimenti. In un rapporto pubblicato in occasione della Cop29, Irena ha calcolato che gli obiettivi attuali di decarbonizzazione degli Stati del mondo possono generare solo metà della crescita delle fonti rinnovabili al 2030 necessaria per mantenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi dai livelli pre-industriali. Servirebbero dunque investimenti per la cifra astronomica di 31.500 miliardi di dollari fra il 2024 e il 2030;
- puntare sulla finanza climatica, cioè il nuovo strumento per gli aiuti ai Paesi emergenti così da sostenerli nella loro lotta contro il cambiamento climatico.