Revisione auto: nuovo certificato e altre novità a partire da maggio

Con il nuovo mese di maggio si registrano importanti novità relative alla revisione auto ed, in particolare, per quanto riguarda il certificato che viene rilasciato, da tecnici specializzati, a seguito del controllo periodico delle vetture. Ecco tutte le novità in arrivo per il certificato di revisione auto a partire da questo mese di maggio. 

Revisione auto: nuovo certificato e altre novità a partire da maggio

A partire dal prossimo 20 maggio entrerà in vigore anche in Italia, seguendo così i dettami dell’Unione Europea, il nuovo certificato di revisione per tutti i veicoli a motore, un nuovo attestato cartaceo che potrà essere rilasciato da tutte le officine ed i centri di revisione autorizzati.

Il nuovo certificato di revisione conterrà informazioni dettagliate sui chilometri percorsi da un determinato veicolo ed una valutazione complessiva sullo stesso. Questa nuova tipologia di certificato per la revisione auto è divenuta obbligatoria a seguito di una  Direttiva europea (2014/45), recepita in Italia dal Dm 214/2017, che, come detto in precedenza, sarà in vigore tra poche settimane.

Il nuovo certificato di revisione auto includerà tutti i risultati del test periodico su di un determinato veicolo. Nel documento, quindi, saranno contenuti i dati delle prove effettuate con il risultato ottenuto dal veicolo esaminato ed il range ammesso. Tutti i dati saranno poi trasmessi al Mit.
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In precedenza, dopo il test di revisione, i tecnici che avevano eseguito il controllo si limitavano ad indicare sul libretto di circolazione l’esito del controllo stesso. Con questo nuovo documento, decisamente più ricco e dettagliato, si avrà uno screening completo dello stato di salute del veicolo.

Da notare, inoltre, che a seguito del controllo di revisione, i tecnici dovranno fornire una valutazione generale del veicolo esaminato al fine di evidenziarne le carenze, che verranno suddivise in lievi, gravi e pericolose, e dovranno includere una data precisa entro cui andrà svolto il successivo controllo. 

Tra le novità incluse nel certificato di revisione ci sarà anche l’indicazione dei chilometri effettivi percorsi da un determinato veicolo. Grazie a questa indicazione extra si cercherà di limitare al massimo la manomissione del contachilometri di un’auto, una pratica, purtroppo, comune che spesso viene utilizzata per rivendere a prezzi più elevati di quelli di mercato auto obsolete, spacciate per nuove, e poco sicure.

Il nuovo documento di revisione servirà a stabilire dei parametri unici per tutta l’Unione Europea. L’obiettivo è l’eliminazione progressiva delle differenze esistenti tra i vari Paesi dell’UE e la conseguente omogenizzazione dei processi di revisione da Paese a Paese tramite l’introduzione di norme comuni.

E’ importante sottolineare, inoltre, che la nuova direttiva va ad introdurre nuovi vincoli per quanto riguarda il personale addetto ai controlli che dovrà possedere un elevato livello di competenza acquisto tramite formazione iniziale, aggiornamenti  periodici e test attitudinali.

Da notare, infine, che sarà compito del Ministero dei Trasporti effettuare verifiche sull’omologazione delle apparecchiature utilizzate per eseguire i test di revisione. Il Ministero potrà revocare le licenze a chi non rispetterà gli standard fissati dalla normativa.

Obbligo di revisione: la periodicità resta invariata

Il nuovo certificato non porta novità per quanto riguarda l’obbligo di revisione. Come chiarito dal Codice della Strada, infatti, la revisione va effettuata 4 anni dopo la prima immatricolazione e, successivamente, ogni 2 anni. 

Circolare con un veicolo che non ha effettuato la revisione periodica comporta una multa che può arrivare sino a 680 Euro e potrà essere raddoppiata in caso di omesso controllo per due volte di seguito.  In caso di sinistro, inoltre, la compagnia di assicurazione può esercitare il diritto di rivalsa nel caso in cui il veicolo coinvolto nell’incidente risulti senza revisione.