La creazione di una rete unica a banda ultralarga in Italia non è più un miraggio. In vista del CDA di TIM, in programma il prossimo 31 agosto e durante il quale dovrebbe arrivare l’ok alla creazione della società FiberCop, arriva il supporto del Governo Conto alla creazione di una rete unica in fibra ottica per l’Italia.
Come riportano gli organi di stampa, infatti, la maggioranza di Governo supporta il percorso individuato da Cdp (Cassa depositi e prestiti) e TIM per la creazione di una società che avrà il compito di gestire le infrastrutture della rete unica in banda ultralarga in Italia nel corso del prossimo futuro, andando a ottimizzare gli investimenti per lo sviluppo.
La creazione di una rete unica, gestita da unica società, è un processo complicato che verrà tenuto sotto controllo dal Governo per tutto il suo iter di formazione. In FiberCop confluirà la rete secondaria di TIM (con tutti gli armadi stradali e i vari collegamenti alle abitazioni) e ci sarà la partecipazione del fondo Kkr Infrastructure che rileverà una quota di minoranza della rete TIM. Nella nuova società verrà trasferita anche la joint venture tra TIM e Fastweb, ovvero Flash Fiber.
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Con la formazione di FiberCop e con il coinvolgimento di Cassa depositi e prestiti verrà poi coinvolta anche Open Fiber. Secondo quanto riportato da Repubblica, la Cdp attende il parere favorevole da parte dell’Antitrust e dell’Agcom per avviare l’intera operazione. Progressivamente, inoltre, anche la rete principale di TIM, dai nodi agli armadi, dovrebbe entrare a far parte di FiberCop.
Nella giornata di oggi, inoltre, è arrivato l’annuncio della sigla di un memorandum d’intesa tra TIM e Tiscali. Quest’ultima garantirà una partecipazione commerciale al progetto, agevolando la migrazione dei suoi clienti verso la rete FiberCop. In futuro, Tiscali potrebbe entrare a far parte dell’azionariato della società.
Cassa depositi e prestiti giocherà un ruolo centrale nell’operazione. La società del Ministero dell’economia ha il 50% di Open Fiber e circa il 10% di TIM e, con il supporto del Governo, potrà coordinare l’operazione.
Rete unica: cosa cambia per gli utenti
Nel breve periodo, il progetto della rete unica non influirà direttamente sul mercato delle offerte fibra ottica. In futuro, invece, le cose potrebbero cambiare. Una rete unica in fibra dovrebbe, in linea teorica, consentire un’ottimizzazione degli investimenti ed un’accelerazione nello sviluppo della rete su scala nazionale. La concorrenza dovrebbe poi concentrarsi sull’erogazione dei servizi al cliente finale. La presenza di tanti operatori che si occuperanno della commercializzazione di abbonamenti per l’accesso ad Internet ad alta velocità dovrebbe garantire la possibilità per gli utenti di poter contare su soluzioni molto convenienti.
Se l’operazione si concluderà e nascerà, di fatto, un soggetto in grado di poter gestire l’intera rete di banda ultra-larga nazionale potrebbe esserci una rapida espansione della copertura della fibra, a tutto vantaggio degli utenti finali ed, in particolare, di chi oggi deve accontentarsi di connessioni scadenti e obsolete con un’infrastruttura in rame. Maggiori dettagli sulla questione arriveranno già nel corso della prossima settimana. L’ok arrivato da Governo, di certo, dovrebbe accelerare lo sviluppo del progetto.