- Il Governo esclude l'utilizzo di Internet satellitare per la copertura delle Aree Bianche
- A novembre 2024 solo 5 Regioni hanno uno stato di avanzamento dei lavori superiore al 50%
Il Governo ha risposto in merito alla possibilità di utilizzare Internet satellitare per la copertura delle Aree Bianche nell'ambito del Piano Italia 1 Giga. Scopri gli ultimi aggiornamenti sui lavori per portare la banda ultralarga a tutti i cittadini
Il Piano Italia 1 Giga si pone l’obiettivo di portare la banda ultralarga a tutti i cittadini italiani con una velocità di connessione in linea con gli obiettivi europei della Gigabit society e del Digital Compass. Per completare il progetto, finanziato con circa 3,8 miliardi di euro di fondi dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), era emersa l’ipotesi di utilizzare Internet satellitare per raggiungere le Aree Bianche o Grigie, ovvero quelle a fallimento di mercato dopo gli operatori non hanno interesse ad investire.
La proposta è stata smentita nel suo intervento alla Camera dal sottosegretario al ministero dell’Ambiente, Claudio Barbaro, rispondendo a una interpellanza urgente di Azione sulle iniziative finalizzate alla salvaguardia delle infrastrutture digitali strategiche per il Paese. In particolare, il partito guidato da Carlo Calenda chiedeva un chiarimento in merito alla partecipazione di soggetti extraeuropei ad aziende che operatore nel settore della fibra ottica e Internet satellitare.
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“In merito alla possibilità di introdurre la comunicazione satellitare nelle Aree Bianche o Grigie, il ministero delle Imprese informa che non è prevista l’introduzione della connessione satellitare nelle Aree Bianche del Piano banda ultra larga“, ha dichiarato Barbaro. Il sottosegretario ha anche in merito al Piano Italia 1 Giga “non sono all’ordine del giorno modifiche volte a includere forme di connettività alternativa a quelle proposte dagli operatori. Il Governo è consapevole dell’importanza di raggiungere il target previsto per il 2026 e sta lavorando con dedizione per aiutare gli operatori a raggiungere gli obiettivi e Infratel per semplificare ed accelerare i lavori“.
In Lombardia, però, la tecnologia satellitare è al centro di un progetto sperimentale finanziato con fondi da 6,5 milioni di euro. In questo caso la connessione a Internet via satellite viene appunto affiancata alla fibra ottica per la copertura delle Aree Bianche.
Tra i soggetti che hanno partecipato al bando della Regione lanciato lo scorso 9 gennaio figura anche Starlink. “Sono contento, che vinca sempre il migliore nelle gare. La commissione sta valutando le offerte. Ci sono più di 30 aziende che hanno partecipato, ci sono aziende di tutto il mondo, si confronterà la migliore tecnologia mondiale“, aveva commentato il presidente della Regione, Attilio Fontana.
Il bando è stato gestito dall’Azienda Regionale per l’Innovazione e gli Acquisti (ARIA), che ha il compito di selezionare i fornitori ai quali affidare lo sviluppo della sperimentazione di Internet satellitare in modo complementare alla fibra ottica. L’agenzia si occupa non solo di supervisionare l’avanzamento dei contratti, occupandosi dell’implementazione delle infrastrutture necessarie dei siti scelti per il progetto, ma dovrà anche valutare i livelli di prestazione raggiunti dalle due tecnologie. Stando agli analisti, il principale candidato a vincere il bando sarebbe proprio Starlink con in secondo piano la francese Eutelsat.
| Gli ultimi dati sulla banda ultralarga in Italia | Numeri |
| BUL |
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| Piano Italia 1 Giga |
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Barbaro ha anche fornito un aggiornamento sui passi in avanti nella realizzazione il Piano Banda Ultralarga (BUL), “che prevede l’intervento su 8,4 milioni di unità immobiliari relative a 7.413 Comuni“. “Al 31 gennaio 2025 – riporta il sottosegretario – risultano completati i lavori in fibra ottica FTTH in 5.358 comuni, di cui 4.630 già collaudati“. Il Molise è stata la prima Regione a completare il piano.
Infratel, ovvero la società che si occupa dell’attuazione del BUL, per garantire che i lavori saranno completati entro il prossimo settembre si sta concentrando “all’ottenimento dell’autorizzazione degli scavi mancanti e alla gestione delle criticità identificate nel Piano presentato dal concessionario Open Fiber”. “Si prevede di chiudere il 99% dei Comuni entro il 2025“, conclude Barbaro.
Per quanto riguarda invece il Piano Italia 1 Giga, stando ai dati dell’osservatorio Connetti Italia aggiornati a novembre 2024, sono state raggiunte oltre 3 milioni di casa in tutta Italia, suddivise in 15 lotti. Solo 5 Regioni hanno uno stato di avanzamento dei lavori superiori al 50%. Si va dal 51% delle Marche al 74% della provincia autonoma di Trento. La media si attesta sul 37,8%.
La Lombardia raggiunge il 28% (70.312 civici connessi e 95.310 in lavorazione) ma nel rapporto sul terzo trimestre del 2024 dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) si afferma che la Regione ha una copertura in fibra FTTH (Fiber to the Home) disponibile per il 69% delle famiglie. Ciò quindi la colloca al settimo posto a livello nazionale grazie a una performance definita “mediamente-performante”.
Il punteggio più basso si registra in Valle D’Aosta (6%), dove sono stati connessi solo 590 civici e 7.084 sono ancora in lavorazione.
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