Omicidio stradale e assicurazione auto: quali conseguenze?

La guida è un'operazione quotidiana per la maggior parte delle persone, ma anche pericolosa e piena di rischi. Quando si guida si deve fare estrema attenzione per non incorrere in situazioni di minacce per la salute personale. Nei casi più gravi si può arrivare anche all'omicidio stradale causato da un incidente: vediamo cosa prevede la legge in questi casi

Omicidio stradale e assicurazione auto: quali conseguenze?

La legge italiana sull’omicidio stradale risale al mese di marzo del 2016, ed è stata approvata alla fine di un iter legislativo assai complesso. La peculiarità della legge nostrana è quella di incentrarsi, in maniera particolare, sulle sanzioni previste per chi causa un incidente in cui una delle persone coinvolte muore, mentre guidava sotto l’effetto di alcool o stupefacenti.

Una legge che era, ed è tuttora, sentita come fondamentale per un Paese che si vede al terzo posto in Europa nella classifica del numero delle vittime della strada: solo nel 2015 (ossia nell’anno precedente la formulazione della legge) gli incidenti con lesioni a persone sono stati 174.539 – il che, per altro, oltre ad avere un elevato costo umano, comporta altresì un elevato dispendio in termini economici. L’Istat, infatti, calcola che il cosiddetto “costo sociale“per gli incidenti stradali si è aggirato, sempre per quell’anno, intorno ai 17,5 miliardi di euro.

La verità, tuttavia, è che l’introduzione della nuova normativa penale non sembra avere ottenuto risultati rilevanti. Secondo gli ultimi dati Istat disponibili, risalenti al 2016, ossia l’anno di entrata in vigore della legge, il numero delle persone decedute o ferite gravemente in Italia è comunque cresciuto rispetto al dato dell’anno precedente.

Ma vediamo la legge sull’omicidio stradale più nel dettaglio.

Omicidio stradale: la legge

Quella entrata in vigore nel 2016 è una legge del codice penale che ha introdotto due nuovi reati: l’omicidio stradale e le lesioni personali stradali, reati che possono prevedere – per la persona che ha causato l’incidente grave con colpa – anche diversi anni di reclusione.

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La normativa, infatti, dispone che chiunque, per colpa e attraverso la violazione del Codice della Strada, abbia procurato la morte di un’altra persona coinvolta, sia punito con una reclusione che può andare dai 2 ai 7 anni.

La pena si aggrava, e il numero di anni di reclusione sale fino ad essere compreso tra gli 8 e i 12 anni, nel momento in cui chi ha causato con colpa l’incidente rivelatosi mortale era alla guida sotto l’effetto di alcool o di stupefacenti. L’uso di droghe o sostanze psicotiche, o il tasso alcolemico superiore ai 1,5 grammi per  litro di sangue (ebbrezza grave), comporta, inoltre, l’obbligo di arresto in flagranza di reato – mentre in tutte le altre circostanze questo resta facoltativo.

Nel caso in cui, invece, si tratti di uno stato di ebbrezza moderata (ossia con un tasso alcolemico superiore ai 0,8 grammi per litro), oppure se l’incidente stradale è stato causato da una guida pericolosa o imprudente – come nel caso di una velocità molto elevata, un’inversione rischiosa, un sorpasso pericoloso o in un tratto di strada in cui tale operazione è vietata, o anche un semplice attraversamento di incrocio con semaforo rosso – il conducente colpevole rischia una pena con reclusione dai 5  ai 10 anni.

Poi ci sono le aggravanti. Per esempio, se il conducente, al momento dell’incidente, è sprovvisto della patente di guida, o questa gli è stata sospesa o – peggio ancora ora – revocata, la pena prevista raddoppia. La stessa cosa accade (ossia la pena viene raddoppiata) nel momento in cui il conducente è sprovvisto di un’assicurazione auto regolare.

Esiste poi il caso in cui un incidente comporti il decesso di più individui: in questo caso si parla di omicidio stradale plurimo, che viene punito con la somma di pene per chi è colpevole fino a un massimo di tre volte la pena massima prevista per una singola violazione; e la reclusione massima per omicidio stradale non può comunque superare i 18 anni complessivi.

Lesioni personali causate da incidente stradale

La legge del 2016 introduce come reato penale anche le lesioni personali causate da un incidente sulla strada.

In questo caso, la pena per il conducente che ha causato lesioni considerate gravi ad una seconda persona nell’ambito di un incidente stradale può andare da un minimo di 3 mesi a un massimo di 1 anno di carcere; se le lesioni provocate, invece, sono considerate gravissime, il massimo della pena sale fino a 3 anni di reclusione.

La situazione si complica nel momento in cui il conducente che ha causato l’incidente che ha comportato le lesioni – gravi o gravissime che siano – lo ha fatto sotto l’effetto di alcool o droghe. In questo caso, se le lesioni riportate sono considerate gravi, il periodo di reclusione spazia nel’intervallo dai 3 ai 5 anni di carcere; se invece le lesioni provocate sono gravissime, gli anni di carcere possono andare dai 4 ai 7 anni (7 è il numero di anni massimi di reclusione per questo tipo di reato).

Anche per questo reato sono previste delle aggravanti. Infatti, se il conducente che ha provocato l’incidente dovesse scappare in seguito al sinistro, la pena prevista aumenta di un terzo o anche di due terzi. In ogni caso, in presenza di fuga del conducente dal luogo in cui è avvenuto l’incidente, la pena prevederà  un minimo di reclusione di 3 anni in caso di lesioni e di 5 in caso di morte della seconda persona coinvolta.

Esistono invece delle attenuanti nel caso in cui l’incidente sia stato provocato con commistione di colpa, e dunque anche la vittima coinvolta detiene la sua parte di torto: in questo caso la pena inflitta si riduce della metà rispetto a quella originariamente prevista dalla legge.

Revoca della patente di guida

Oltre alle pene detentive, l’omicidio stradale comporta anche la revoca della patente: nel caso di condanna o di patteggiamento in seguito a omicidio stradale la patente viene revocata; in attesa di giudizio si subisce la sospensione per 5 anni, ma che più essere prorogata fino a un massimo di 10.

Proposta di cambiamento della legge sull’omicidio stradale

In questi mesi è in fase di discussione una proposta di modifica della legge penale sull’omicidio stradale, che potrebbe alleggerire le pene previste nel caso in cui l’incidente sia stato causato da un’infrazione del Codice Stradale, ma in cui il conducente colpevole non era in condizioni di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti. La proposta prevede, inoltre, che non sia più automatica la sospensione della patente in caso di incidente con lesioni stradali.

Assicurazione tutela legale

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Alcune assicurazioni prevedono delle polizze di tutela legale, ossia danno la possibilità a chi ne ha necessità, di avere un rimborso delle spese legali nel limiti del massimale previsto. Il rimborso può coprire i costi relativi alla parcella del legale e quelli della parcella di un eventuale perito di parte.