- Il 28/8/24 la Rai dovrebbe accendere il MUX per trasmettere almeno una delle sue reti con lo standard DVB-T2
- 12 milioni di italiani (27,7%) non ha una TV compatibile
- 16 milioni di italiani (38,2%) non ha una TV compatibile con lo standard HEVC
Ad agosto è previsto il passaggio delle reti Rai al nuovo digitale terrestre ma ancora tanti italiani non hanno una TV compatibile. Scopri se serve che cambi dispositivo e i bonus disponibili
Il 28 agosto la Rai ha l’obbligo di accendere il MUX (Multiplex) per lo standard del nuovo digitale terrestre permettendo di trasmettere più canali utilizzano meno frequenze. Ad oggi però non è stata ancora comunicata la sua composizione e se ci saranno canali visibili solo in esclusiva con il DVB-T2. Questo è un fattore determinante per raggiungere gli obiettivi del Governo e spingere sempre più italiani a passare a una tecnologia avanzata. “Come Ministero, abbiamo puntato sulla Rai, – ha dichiarato la dottoressa Eva Spina del Ministero delle Imprese e del Made in Italy a DDAY.IT – che come servizio pubblico deve dare il buon esempio e migrare al DVB-T2 una delle sue tre reti (intese come frequenza ndr.)”.
| I numeri del nuovo digitale terrestre | |
| 1 | Il 28/8/24 la Rai dovrebbe accendere il MUX per trasmettere almeno una delle sue reti (Rai1, Rai2 o Rai3) con lo standard DVB-T2 |
| 2 | 12 milioni di italiani (27,7%) non ha una TV compatibile con il DVB-T2 |
| 3 | 16 milioni di italiani (38,2%) non ha una TV compatibile con lo standard HEVC |
Attualmente infatti non sono poi molti gli italiani pronti per il nuovo digitale terrestre. Stando ai dati dell’ultima ricerca di base Auditel-Ipsos, ci sono ancora 12 milioni di connazionali, ovvero il 27,7% della popolazione, che non hanno una TV compatibile con il DVB-T2. Il numero sale a 16 milioni (38,2%) se si considera anche il difetto di compatibilità con lo standard di compressione video HEVC (High Efficiency Video Coding), erede dell’MPEG-4 AVC (Advanced Video Coding) e previsto ad esempio dai televisori a ultra alta definizione (UHDTV).
Alla luce di questi numeri è probabile che sul nuovo MUX B verranno trasmessi solo canali in simulcast, ovvero trasmissioni in diretta su più piattaforme contemporaneamente, o di quasi nessuna rilevanza in termini di pubblico come Rai Scuola. Almeno queste sembrano le previsioni dei principali produttori di televisori che sembrano orientati a non cambiare i propri piani alla luce di quanto avvenuto lo scorso anno. In sostanza la configurazione per il nuovo digitale terrestre non dovrebbe ridurre la pressione sulla banda dei canali Rai nello standard precedente (DVB-T). Probabilmente verranno risolti solo alcuni problemi di interferenza che si sono effettivamente riscontrati.
| Modello della TV e anno di produzione | Caratteristiche |
| Dal 2016 in poi | Il televisore supporta lo standard DVB-T2 e la codifica H 265/HVEC |
| Tra il 2010 e il 2015 | Può supportare la codifica MPEG-4 ma non necessariamente lo standard DVB-T2, quindi serve un decoder |
| Prima del 2010 | Non supporta la codifica MPEG-4, quindi serve un decoder |
Il nuovo digitale terrestre porterà un miglioramento in termini di qualità dell’immagine oltre ad altri servizi utili per i telespettatori. Il passaggio definitivo al DVB-T2 per i canali Rai è previsto a settembre 2024 ma gli italiani sembrano ancora restii ad aggiornarsi. Per poter vedere i canali con lo standard più recente serve avere un televisore o un decoder compatibile ma sarete costretti a chiamare l’antennista?
Dal punto di vista teorico con il passaggio al nuovo digitale terrestre aumenterà l’intervallo temporale di guarda entro cui due segnali leggermente sfasati, provenienti ad esempio da antenne diverse, possono creare interferenza. Attualmente sono gli impianti distanti tra loro più di 60-70 Km che possono entrare in conflitto, in particolare in zone dove c’è molta propagazione e in pianura. Il problema si fa poi sentire particolarmente durante la stagione calda. Con il nuovo digitale terrestre il limite dovrebbe raddoppiare arrivando a 120-130 Km, a tutto vantaggio per la qualità della trasmissione in aree dove si mischiano segnali provenienti da più impianti.
Detto questo, potrebbero esserci comunque problemi di ricezione del segnale DVB-T2 se l’antenna domestica non è correttamente orientata o il cablaggio non è esattamente ad opera d’arte. Il rischio di doversi rivolgere a un antennista è quindi piuttosto concreto ma per saperlo dovrete attendere la scadenza del 28 agosto.
Come capire invece se serve cambiare televisore? Innanzitutto non è necessario chiamare un tecnico, ci sono infatti alcune operazioni che si possono effettuare per verificarlo in autonomia:
| Incentivi per acquistare un dispositivo compatibile con il DVB-T2 | In cosa consiste e come richiederlo |
| Bonus rottamazione TV |
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| Bonus Decoder a casa |
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Nel caso foste costretti a cambiare televisore al momento purtroppo non c’è ancora la certezza che verrà riconfermato anche quest’anno il Bonus rottamazione TV lanciato nel 2022. L’incentivo consisteva in uno sconto del 20% sul prezzo di acquisto di un dispositivo compatibile con il nuovo digitale terrestre fino a un massimo di 100 euro con contestuale rottamazione di una vecchia TV acquistata prima del luglio 2018.
Il Bonus rottamazione TV non prevedeva alcun vincolo in termini di ISEE e lo sconto veniva applicato dal venditore al momento del pagamento. Non era quindi necessario inoltrare alcuna domanda di richiesta. Per la rottamazione si può scegliere se portare la vecchia TV in negozio in modo che sia il personale ad occuparsi del suo smaltimento oppure consegnarlo a un centro di raccolta differenziata facendosi rilasciare però una ricevuta. Quest’ultima dovrà poi essere presentata al venditore per ricevere lo sconto.
L’alternativa è il Bonus Decoder a casa, che spetta ai cittadini over 70 con trattamento pensionistico non superiore a 20.000 euro l’anno e che sono titolari di abbonamento al servizio di radiodiffusione. L’incentivo permette di richiedere presso un Ufficio Postale un decoder compatibile con il nuovo digitale terrestre. Il dispositivo vi verrà consegnato direttamente a casa. In alternativa si può contattare il numero 800 776 883 e selezionare la sezione relativa alla consegna (disponibile dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00 festivi esclusi) o fare richiesta sul sito www.prenotazionedecodertv.it. Il Bonus Decoder a casa è disponibile fino al 31 ottobre 2024, salvo esaurimento dei decoder disponibili.