Che cosa è successo al proprio televisore dopo lo switch-off del 21 dicembre 2022? Le trasmissioni con lo standard MPEG-2 hanno ceduto il passo a quelle con lo standard MPEG-4, con codifica H264, decretando di fatto l’addio ai canali a bassa qualità, dal numero 500 e oltre del telecomando. In pratica, si è entrati in una nuova era della televisione italiana.
Dal 1° gennaio 2023 infatti si è completato il passaggio al nuovo digitale terrestre, con lo spegnimento delle frequenze DVB-T e l’attivazione di quelle DVB-T2, ricevibili solo tramite apposito decoder o con TV di ultima generazione.
Così dall’inizio del 2023 tutti i servizi televisivi sull’intero territorio nazionale hanno la facoltà di passare al DVB-T2 e adottare la codifica HEVC (o successive evoluzioni). A differenza del precedente standard DVB-T, il DVB-T2 è un “contenitore aperto”, in cui possono essere inglobati differenti sistemi di codifica: MPEG-4 (in uso in tutti i canali HD a fine 2022), il più recente ed efficiente HEVC ed altri futuri.
L‘evoluzione della TV: dall’analogico al digitale di ultima generazione
ANNO |
COSA CAMBIA |
2012 |
Passaggio dall’analogico al digitale terrestre |
2022 |
Stop alle trasmissioni con lo standard MPEG-2 e passaggio allo standard MPEG-4. |
2023 |
Passaggio definitivo dallo standard DVB-T al nuovo standard DVB-T2 |
In sintesi, ecco le tappe della rivoluzione della Tv italiana. Nel 2012 c’era stato il primo switch off della nostra TV con il passaggio dall’analogico al digitale terrestre, il cosiddetto DVB-T. Anche allora, siccome non tutti gli apparecchi televisivi erano compatibili con il nuovo standard di trasmissione, per tanti utenti fu necessario acquistare un decoder che trasformava il segnale da analogico a digitale.
Dopo 10 anni, il 21 dicembre 2022, c’è stato il passaggio dallo standard MPEG-2 allo standard MPEG-4, che ha spianato la strada allo switch off definitivo del 1° gennaio 2023, ossia lo spegnimento del vecchio segnale in favore del nuovo standard DVB-T2, con codifica HEVC.
La codifica è il processo mediante il quale un segnale viene compresso in modo da occupare minore banda. Maggiore è l’efficienza di compressione, maggiore è la capacità trasmissiva disponibile, che può essere utilizzata per aumentare i canali o/e trasmettere con migliore qualità.
Di conseguenza, da questa data le frequenze DVB-T sono state spente e non è possibile vedere nessun canale televisivo, nemmeno in HD. Si potranno vedere i canali televisivi solamente se si possiede un decoder DVB-T2 o un apparecchio TV DVB-T2.
La nuova Tv digitale: cosa cambia a gennaio 2023
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LE PRINCIPALI NOVITA’ |
1 |
Dal 1° gennaio 2023 è attivo il nuovo digitale terrestre in alta definizione |
2 |
Le frequenze in banda 700 MHz passano alla telefonia mobile per l’avvento del 5G |
3 |
Le TV è visibile solo con apparecchi con tecnologia DVB-T2 o con apposito decoder DVB-T2 |
Da gennaio 2023 è operativa la nuova piattaforma del digitale terrestre di ultima generazione. Che cosa cambia? Si ha una migliore qualità del segnale e la visione di programmi in alta definizione.
Spiega il sito il Ministero delle Imprese e del Made in Italy: “Il DVB-T2 (Digital Video Broadcasting – Second Generation Terrestrial) è lo standard di ultima generazione per le trasmissioni sulla piattaforma digitale terrestre del consorzio europeo DVB”.
Il passaggio al nuovo standard consentirà:
- un miglioramento della qualità visiva e dell’alta definizione;
- il rilascio delle frequenze in banda 694-790 MHz, la cosiddetta “banda 700”, per i servizi di telefonia mobile con standard 5G.
In Italia, per consentire un uso più efficiente dello spettro a fronte della liberazione della banda 700 MHz, conclusasi il 30 giugno 2022, è stata disposta, a partire da gennaio 2023, l’attivazione dello standard trasmissivo DVB-T2 a livello nazionale.
“Dopo l’attivazione di tale standard – continua il Ministero – non sarà più possibile la ricezione delle trasmissioni televisive se non con apparecchi di nuova generazione e che supportino lo standard DVB-T2 HEVC-10, oppure, se acquistati prima del dicembre 2018, resi idonei alla ricezione da apposito decoder”.
Bonus decoder a casa per over 70 per vedere la TV
Dopo lo spegnimento dei canali a bassa qualità avvenuto il 21 dicembre 2022, c’è la possibilità di avvalersi gratuitamente del bonus decoder TV consegnato direttamente a casa se si hanno 70 anni o più. Tra gli altri requisiti richiesti è necessario avere un reddito annuo da trattamento pensionistico non superiore ai 20.000 euro, oltre a essere titolare dell’abbonamento Rai.
Per avere maggiori informazioni sul bonus e un aiuto nell’installazione, il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha messo a disposizione:
- un call center che risponde al numero 06.87800262 (attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18);
- un servizio WhatsApp, scrivendo al numero di telefono 340.1206348.
Questa agevolazione è stata prevista dal governo con uno stanziamento da 68 milioni di euro e sarà disponibile fino a esaurimento dei fondi. La consegna a domicilio del decoder per vedere la televisione in alta definizione è stata organizzata in collaborazione con Poste italiane.
Pay TV: le migliori proposte di gennaio 2023
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