Nuovo digitale terrestre 2023: Tv e cosa succede dopo lo switch-off a Gennaio

Il nuovo digitale terrestre è realtà. Dal 1° Gennaio 2023 c’è stato il passaggio definitivo allo standard ad alta qualità con i canali visibili solo grazie a una TV con tecnologia DVB-T2 o con un decoder DVB-T2. Si è completato così lo switch-off del 21 dicembre 2022. Su SOStariffe.it tutte le novità, con anche le migliori offerte per la pay TV.  

In 30 secondi

Come cambia la TV italiana con il passaggio al digitale terrestre di ultima generazione dal 1° gennaio 2023:
  1. Non sono più visibili i canali in bassa qualità
  2. Sono visibili solo i canali in alta definizione
  3. Necessario un apparecchio di ultima generazione o un decoder per vedere la TV
  4. Bonus decoder a casa per over 70
  5. Le migliori offerte della pay-Tv a gennaio 2023
 
Nuovo digitale terrestre 2023: Tv e cosa succede dopo lo switch-off a Gennaio

Che cosa è successo al proprio televisore dopo lo switch-off del 21 dicembre 2022? Le trasmissioni con lo standard MPEG-2 hanno ceduto il passo a quelle con lo standard MPEG-4, con codifica H264, decretando di fatto l’addio ai canali a bassa qualità, dal numero 500 e oltre del telecomando. In pratica, si è entrati in una nuova era della televisione italiana. 

Dal 1° gennaio 2023 infattisi è completato il passaggio al nuovo digitale terrestre, con lo spegnimento delle frequenze DVB-T e l’attivazione di quelle DVB-T2, ricevibili solo tramite apposito decoder o con TV di ultima generazione.

Così dall’inizio del 2023 tutti i servizi televisivi sull’intero territorio nazionale hanno la facoltà di passare al DVB-T2 e adottare la codifica HEVC (o successive evoluzioni). A differenza del precedente standard DVB-T, il DVB-T2 è un “contenitore aperto”, in cui possono essere inglobati differenti sistemi di codifica: MPEG-4 (in uso in tutti i canali HD a fine 2022), il più recente ed efficiente HEVC ed altri futuri.

L‘evoluzione della TV: dall’analogico al digitale di ultima generazione

ANNO COSA CAMBIA
2012 Passaggio dall’analogico al digitale terrestre
2022 Stop alle trasmissioni con lo standard MPEG-2 e passaggio allo standard MPEG-4.
2023 Passaggio definitivo dallo standard DVB-T al nuovo standard DVB-T2

In sintesi, ecco le tappe della rivoluzione della Tv italiana. Nel 2012 c’era stato il primo switch off della nostra TV con il passaggio dall’analogico al digitale terrestre, il cosiddetto DVB-T. Anche allora, siccome non tutti gli apparecchi televisivi erano compatibili con il nuovo standard di trasmissione, per tanti utenti fu necessario acquistare un decoder che trasformava il segnale da analogico a digitale.

Dopo 10 anni, il 21 dicembre 2022, c’è stato il passaggio dallo standard MPEG-2 allo standard MPEG-4, che ha spianato la strada allo switch off definitivo del 1° gennaio 2023, ossia lo spegnimento del vecchio segnale in favore del nuovo standard DVB-T2, con codifica HEVC.

La codifica è il processo mediante il quale un segnale viene compresso in modo da occupare minore banda. Maggiore è l’efficienza di compressione, maggiore è la capacità trasmissiva disponibile, che può essere utilizzata per aumentare i canali o/e trasmettere con migliore qualità.

Di conseguenza, da questa data le frequenze DVB-T sono state spente e non è possibile vedere nessun canale televisivo, nemmeno in HD. Si potranno vedere i canali televisivi solamente se si possiede un decoder DVB-T2 o un apparecchio TV DVB-T2.

La nuova Tv digitale: cosa cambia a gennaio 2023

LE PRINCIPALI NOVITA’
1 Dal 1° gennaio 2023 è attivo il nuovo digitale terrestre in alta definizione
2 Le frequenze in banda 700 MHz passano alla telefonia mobile per l’avvento del 5G
3 Le TV è visibile solo con apparecchi con tecnologia DVB-T2 o con apposito decoder DVB-T2

Da gennaio 2023 è operativa la nuova piattaforma del digitale terrestre di ultima generazione. Che cosa cambia? Si ha una migliore qualità del segnale e la visione di programmi in alta definizione. 

Spiega il sito il Ministero delle Imprese e del Made in Italy: “Il DVB-T2 (Digital Video Broadcasting – Second Generation Terrestrial) è lo standard di ultima generazione per le trasmissioni sulla piattaforma digitale terrestre del consorzio europeo DVB”.

Il passaggio al nuovo standard consentirà:

  • un miglioramento della qualità visiva e dell’alta definizione;
  • il rilascio delle frequenze in banda 694-790 MHz, la cosiddetta “banda 700”, per i servizi di telefonia mobile con standard 5G.

In Italia, per consentire un uso più efficiente dello spettro a fronte della liberazione della banda 700 MHz, conclusasi il 30 giugno 2022, è stata disposta, a partire da gennaio 2023, l’attivazione dello standard trasmissivo DVB-T2 a livello nazionale.

Dopo l’attivazione di tale standard – continua il Ministero – non sarà più possibile la ricezione delle trasmissioni televisive se non con apparecchi di nuova generazione e che supportino lo standard DVB-T2 HEVC-10, oppure, se acquistati prima del dicembre 2018, resi idonei alla ricezione da apposito decoder”.

Bonus decoder a casa per over 70 per vedere la TV

Dopo lo spegnimento dei canali a bassa qualità avvenuto il 21 dicembre 2022, c’è la possibilità di avvalersi gratuitamente del bonus decoder TV consegnato direttamente a casa se si hanno 70 anni o più. Tra gli altri requisiti richiesti è necessario avere un reddito annuo da trattamento pensionistico non superiore ai 20.000 euro, oltre a essere titolare dell’abbonamento Rai.

Per avere maggiori informazioni sul bonus e un aiuto nell’installazione, il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha messo a disposizione:

  • un call center che risponde al numero 06.87800262 (attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18);
  • un servizio WhatsApp, scrivendo al numero di telefono 340.1206348.

Questa agevolazione è stata prevista dal governo con uno stanziamento da 68 milioni di euro e sarà disponibile fino a esaurimento dei fondi. La consegna a domicilio del decoder per vedere la televisione in alta definizione è stata organizzata in collaborazione con Poste italiane.

Pay TV: le migliori proposte di gennaio 2023

Un’ampia offerta: film, serie, documentari, spettacoli d’intrattenimento, eventi sportivi. Un ventaglio di proposte per tutti i gusti. E poi, sistemi di abbonamento economici e personalizzabili: si può scegliere anche di pagare solo ciò che si vede. 

C’è poi la possibilità di vedere i programmi preferiti sulla televisione o su supporti mobile: smartphone, tablet, notebook e pc. Ecco quali sono alcuni dei principali vantaggi della tv in streaming, per la quale il comparatore per la pay TV di SOStariffe.it presenta una panoramica delle migliori offerte attualmente disponibili. 

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Inoltre, c’è da sottolineare che un elemento che hanno in comune le pay TV (sebbene con modalità differenti tra loro), è la possibilità di visionare i contenuti acquistati su più dispositivi. Persino in contemporanea, anche se con gli abbonamenti più costosi.

Va ricordato che, per sfruttare la qualità dell’HD, ogni piattaforma specifica agli utenti quali siano i requisiti minimi di sistema e di connessione Internet per poter visionare i propri contenuti.