Noleggio auto in vacanza: è consigliato aggiungere delle polizze aggiuntive?

Spostarsi in auto durante le vacanze è una condizione frequente per chiunque scelga di visitare diversi punti della propria meta o di compiere un viaggio itinerante. La soluzione migliore, in questi casi, è il noleggio di un veicolo, auto o moto. Quale assicurazione scegliere per viaggiare in tutta sicurezza? Vediamo le migliori opzioni possibili.

Noleggio auto in vacanza: è consigliato aggiungere delle polizze aggiuntive?

Sempre più persone viaggiano verso mete molto lontane per le proprie vacanze (e non solo), da raggiungere necessariamente in treno o in aereo. Seppur comode, queste modalità di trasporto hanno un inconveniente in comune: una volta sbarcati dall’aereo o scesi dal treno ci si ritrova a piedi.

E così, se l’hotel o appartamento o campeggio da raggiungere non si trovano vicino alla stazione o all’aeroporto in cui si è arrivati, oppure se la previsione è quella di “esplorare” la zona di vacanza, scoprendo spiaggette e calette nascoste sul territorio, spostandosi da un punto di interesse all’altro, la soluzione migliore resta sempre e soltanto una: noleggiare un veicolo.

Talvolta si tratta di un’auto, se ci si deve spostare in gruppo, altre volte di un semplice motorino, in ogni caso però ciò che davvero importa è viaggiare in tutta sicurezza e dunque scegliere la polizza assicurativa RCA che meglio si adatta alla situazione.

Le assicurazioni proposte dalle varie case di noleggio possono essere molte e diversificate, e soprattutto variare anche parecchio da Paese a Paese. Esistono tuttavia tre macro tipologie, potremmo definire tre “categorie” di assicurazioni RC Auto o Moto per i veicoli a noleggio – aggiuntive o meno – entro cui poter far ricadere tutte le sfumature delle singole polizze e a cui poter aggiungere o togliere le opzioni più disparate.

Si tratta delle tre formule:

  • Formula Kasko o CDW – Collision Damage Waiver
  • TPI – Third Party Insurance
  • TW – Theft Waiver

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Vediamo queste tre categorie più nel dettaglio.

Danni al Veicolo: Collision Damage Waiver (CDW)

La prima tipologia assicurativa che affrontiamo è la cosiddetta “formula Kasko“, ossia l’assicurazione fatta apposta per coprire eventuali danni al veicolo che si dovessero subire durante il periodo del noleggio.

Si tratta di una polizza “accessoria”, ossia non tra quelle base, e che risulta ad oggi molto nota e diffusa. La sua fortuna deriva dal fatto che questa tipologia di polizza copre i danni causati al veicolo indipendentemente dalla responsabilità di chi li ha causati. Ciò significa che se il danno viene causato da un sinistro a responsabilità di una persona terza o se il danno viene causato dallo stesso guidatore per distrazione (come una curva troppo “stretta” che causa una rigatura alla carrozzeria, o un parcheggio poco felice), l’assicurazione rimborsa in ogni caso il danno al veicolo.

Per questa, come per tutte le altre formule, è molto importante verificare un paio di cose prima della sottoscrizione: in particolare il massimale di copertura e la franchigia. La franchigia è la somma non coperta dall’assicurazione in caso di sinistro, ossia una quota che l’utente deve comunque pagare nel caso incorra in un incidente stradale. Il suo valore non è fisso ma dipende dal tipo di polizza, dalla casa di noleggio, dalla compagnia di assicurazione e anche dal tipo di veicolo, ma è comunque sempre segnata all’interno del contratto, il quale deve appunto essere letto con attenzione prima di qualsiasi sottoscrizione.

Altro punto fondamentale da controllare e valutare prima della firma del contratto è il cosiddetto massimale, ossia la somma massima che l’assicurazione sarà disposta a sborsare nel caso di sinistro. Se, per sventura, il danno causato nell’incidente dovesse superare tale massimale, la somma in eccesso dovrà essere ripagata dall’assicurato stesso. Anche in questo caso, come per la franchigia, si tratta di una quota variabile da polizza a polizza, anche se tendenzialmente sufficientemente alta per poter coprire la maggior parte dei sinistri stradali comuni.

Danni a persone terze e cose di terzi: Third Party Insurance (TPI)

La seconda tipologia di assicurazione che si può sottoscrivere prendendo un veicolo noleggio è la cosiddetta Third Party Insurance (TPI), ossia la polizza che copre i danni causati a persone o cose “terze” in seguito a un sinistro stradale la cui colpa è decretata essere dell’assicurato stesso – i cosiddetti “incidenti con colpa”.

Questo è uno dei casi in cui si deve prestare particolare attenzione all’ammontare del massimale previsto dalla polizza in fase di stipula del contratto. Ci sono alcuni Stati, infatti, come ad esempio gli Stati Uniti d’America, in cui il massimale per queste polizze risulta troppo basso perchè sia utile stipulare una polizza del genere, tanto che molti utenti scelgono – per tranquillità – di ricorrere  a una formula integrativa che prende il nome di “excess liability insurance”.

La “excess liability insurance” non è altro che un’opzione aggiuntiva che di fatto sostanzialmente alza il massimale previsto dalla semplice Third Party Insurance, al fine di coprire il costo degli eventuali danni che un sinistro potrebbe effettivamente causare.

La Third Party Insurance, insomma, non è alto che una polizza assicurativa che comprende la copertura per responsabilità civile di un sinistro qualora l’assicurato si trovasse dalla parte del torto nel contesto dell’incidente stradale.

Furto e incendio: Theft Waiver (TW)

La terza e ultima tipologia di RC auto possibile per un veicolo noleggiato è quella che in inglese viene chiamata Theft Waiver (TW), ossia la semplice polizza che protegge l’assicurato dal furto e dai danni causati da un incendio del veicolo noleggiato, caricandone il risarcimento alla compagnia assicurativa.

In aggiunta a queste polizze è possibile – spesso ma non sempre – attivare una formula che prende il nome di “DER – Damage Excess Refund“, la quale permette di eliminare il dovere di versare la franchigia prevista dalla polizza assicurativa in caso di sinistro stradale.

Si ricorda, infine, che la maggior parte delle polizze assicurative non prevedono alcun tipo di rimborso in circostanze specifiche, come la guida in stati di alterazione (alcool o droghe, ma anche alcuni tipi di medicinali o per alcune patologie), o nel caso il cui il guidatore sia diverso da quello previsto dalla polizza.