Mutui: tasso fisso o variabile? Gli scenari per il 2025

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Mutui tasso fisso o variabile? Quale conviene di più? È l’interrogativo che si pongono i consumatori, dopo i tagli del costo del denaro della BCE durante il 2024. Vediamo con quale tasso si risparmia sulla rata mensile e per trovare le offerte mutui più economiche tra le banche partner c’è SOStariffe.it.

In 30 sec.
Mutui tasso fisso o variabile, scopri quale delle due opzioni fa risparmiare di più
  • Oggi, per chi deve stipulare un mutuo, il tasso fisso è ancora più conveniente del variabile
  • Ma sia il tasso fisso che il variabile proseguono la loro discesa cominciata a inizio 2024
  • Se la BCE taglierà ancora i tassi nel 2025, ci sarà un riequilibrio tra fisso e variabile
  • Per risparmiare sulla rata mensile, le offerte mutui di dicembre 2024 su SOStariffe.it
Mutui: tasso fisso o variabile? Gli scenari per il 2025
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Mutui tasso fisso o variabile è il dilemma di tanti italiani che stanno cercando un prestito ipotecario vantaggioso per comprare casa o ristrutturarla, o desiderano abbassare la rata mensile con la surroga di un mutuo in corso.

Meglio il tasso fisso o il variabile? La domanda ha assunto maggior eco alla luce dell’ultimo ribasso di un quarto di punto varato dalla Banca centrale europea a dicembre 2024, portando il costo del denaro al 3%. Si è trattato del quarto taglio dei tassi della BCE nel corso di quest’anno, dopo che l’inflazione è ormai vicina all’obiettivo del 2% nell’Eurozona.

Sebbene sia il tasso fisso che il variabile proseguano la loro discesa cominciata a inizio 2024, il tasso fisso (per ora) rimane ancora la soluzione più economica per chi deve stipulare un mutuo.

E a proposito di risparmio, c’è da notare che il comparatore di SOStariffe.it permette di scoprire quali siano le offerte mutui più convenienti di dicembre 2024. Si tratta di un tool digitale e gratuito che seleziona le migliori soluzioni sia per un nuovo mutuo, sia per la surroga di un mutuo già in corso al fine di abbassare la rata mensile. Per saperne di più, vai al link qui sotto:

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In un periodo di calo dei tassi di interesse, lasurroga, la portabilità del mutuo da una banca a un’altra, è un’operazione conveniente. Primo, perché è gratuita. Secondo, perché trasferire il mutuo consente di rinegoziarlo a condizioni migliori. Per scoprire opzioni più vantaggiose per la surroga sul comparatore di SOStariffe.it occorre:

  • cliccare su “Sostituzione mutuo“;
  • scegliere il tipo di tasso fisso o variabile;
  • inserire l’importo del mutuo da richiedere;
  • confrontare e valutare le offerte più vantaggiose.

Mutui tasso fisso o variabile: riequilibrio più vicino con altri tagli della BCE

MUTUO:  FISSO O VARIABILE TASSO DI INTERESSE
Euribor 1 mese (indice tasso variabile) Tasso medio del 3,07% a novembre 2024
Euribor 3 mesi (indice tasso variabile) Tasso medio del 3,01% a novembre 2024
IRS 10 anni (indice tasso fisso) Tasso medio del 2,33% a novembre 2024
IRS 20 anni (indice tasso fisso) Tasso medio del 2,32% a novembre 2024
IRS 30 anni (indice tasso fisso) Tasso medio del 2,10% a novembre 2024

Come mostra la tabella qui sopra, il divario tra tasso fisso e tasso variabile è ancora evidente, nonostante entrambi gli indici siano in discesa. Un calo accelerato dall’allentamento della politica monetaria della BCE nel corso di quest’anno. Secondo le ultime rilevazioni dell’Osservatorio di MutuiOnline.it:

  • il miglior TAN fisso per un mutuo a 20 e 30 anni è segnalato al 2,51% (era al 2,90% a fine 2023);
  • il miglior TAN variabile per un mutuo a 20 e 30 anni è dato a 3,64% (era al 4,64% a dicembre dell’anno scorso).

Se il target dell’inflazione al 2% nell’area Euro sarà raggiunto nel 2025 (ed è molto probabile) e se la Banca centrale europea continuerà sulla linea di ridare fiato all’economia, imprimendo uno slancio al credito e agli investimenti (come sembra), allora nel corso del prossimo anno l’Eurotower dovrebbe tagliare altre tre volte i tassi di interesse (si ipotizza sempre di 25 punti base ogni volta). Con questa strategia di politica monetaria meno restrittiva, secondo gli analisti, dovrebbero verificarsi:

  • sia un ulteriore abbassamento dei tassi, rendendo la rata del mutuo meno pesante;
  • sia un riequilibrio fra tasso fisso e tasso variabile previsto per dicembre 2025.

Intanto, la maggior convenienza del tasso fisso, lo ha portato nel 2024 a essere scelto dal 99,2% di coloro che richiedono un mutuo tanto per l’acquisto di un immobile quanto per una surroga. A proposito di surroga, c’è da segnalare che, stando ai riscontri dell’Osservatorio di MutuiOnline.it, la portabilità del mutuo è aumentata di 3 punti percentuali sul mix rispetto al 2023 ed è arrivata nel terzo trimestre 2024 al 34,1% del totale delle richieste di un finanziamento ipotecario.

Disegnando uno scenario per il 2025, chi è intenzionato a sottoscrivere un mutuo è bene che tenga in considerazione anche un altro fatto: il TAN medio del tasso variabile a 20 e 30 anni è calato di quasi un punto percentuale da gennaio a novembre 2024, passando dal 4,94% al 4,04 % di novembre, con le migliori offerte che dal 4,53% sono scese al 3,64%. E la diminuzione è destinata a continuare anche nei primi mesi del prossimo anno. Alla luce di questa tendenza verso il basso, i mercati prevedono una normalizzazione del medio periodo, anche se ci vorrà ancora del tempo per tornare ai valori di inizio 2022, con un tasso variabile attorno all’1%.

Paolo Marelli
Specializzato in Energia, Conti e Carte
Da cronista per Il GiornoIl Giornale e il Corriere della Sera, a copywriter e brand journalist a Londra in agenzie di comunicazione; è tornato in Italia per scrivere news specializzate per alcuni siti come CorCom e SpacEconomy360, oltre che testate online del gruppo NetworkDigital360, contenitore di testate e portali B2B dedicati ai temi della Trasformazione Digitale e dell’Innovazione Imprenditoriale. Per SOStariffe.it scrive testi in ambito conti, carte di credito, internet e telefonia, tv e luce e gas, argomenti di cui si interessa e occupa in maniera professionale dal 2022.