Tassi in calo e mutui in crescita. A settembre 2024, la BCE ha tagliato di 25 punti base i tassi di interesse sul costo del denaro, dopo la riduzione sempre di un quarto di punto varata a giugno 2024. L’inflazione è sotto controllo e la Banca centrale europea ha allentato la stretta di politica monetaria. Anche se la presidente Christine Lagarde ha precisato che l’Eurotower non si impegna in “un percorso predeterminato di riduzione dei tassi“, perché occorre “assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione al suo obiettivo del 2% a medio termine” nell’Eurozona.
Sebbene la BCE non arretri dalla linea della prudenza, dopo un anno di stop, i mutui iniziano a riprendere quota, con la domanda di finanziamenti ipotecari che si rimette in moto e che, secondo le previsioni dei mercati, crescerà anche nel quarto trimestre 2024 e ulteriormente nel 2025 e nel 2026.
Prima però di conoscere maggiori dettagli sull’andamento del mercato dei mutui, c’è da notare che, con il comparatore per mutui di SOStariffe.it, puoi confrontare le offerte più vantaggiose tra i partner sia per l’apertura di un nuovo mutuo, sia per la surroga di un mutuo già in corso. Per saperne di più, clicca sul pulsante verde qui sotto:
CONFRONTA I MUTUI DI SETTEMBRE 2024»
Se hai già un mutuo in corso e vuoi abbassare l’importo della rata mensile, come detto, puoi avvalerti della surroga. Che cos’è? È la portabilità di un mutuo da una banca a un’altra. Questa operazione, del tutto gratuita, consente di modificare le condizioni contrattuali per ridurre la rata mensile.
Per individuare la proposta degli istituti di credito più in linea con le tue esigenze, puoi anche servirti dell’assistenza telefonica gratuita e senza impegno all’acquisto, chiamando il numero verde 800 99 99 55.
Mutui in crescita, dopo il taglio dei tassi della BCE a settembre 2024
|
LE DOMANDE |
LE RISPOSTE |
|
Di quanto è stato il taglio dei tassi di interesse da parte della BCE? |
Di 25 punti base |
|
Quali sono i nuovi tassi di riferimento della BCE? |
- 3,50% il tasso sui depositi
- 3,65% il tasso sui rifinanziamenti principali
- 3,90% il tasso sui rifinanziamenti marginali
|
|
Quali sono le nuove proiezioni sull’inflazione nell’Eurozona? |
- 2,5% nel 2024
- 2,2% nel 2025
- 1,9% nel 2026
|
Il Consiglio direttivo della BCE ha deciso di ridurre di 25 punti base il tasso di interesse sui depositi presso la banca centrale, tasso mediante il quale si orienta la politica monetaria nell’Eurozona. Dal 18 settembre 2024:
- il tasso di interesse sui depositi sarà ridotto al 3,50%;
- il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali scenderà al 3,65%;
- il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale calerà al 3,90%.
Le ultime proiezioni degli esperti della Banca centrale europea confermano che l’inflazione si collocherebbe in media
- al 2,5% nel 2024;
- al 2,2% nel 2025;
- all’1,9% nel 2026.
Per quanto riguarda l’inflazione di fondo (escludendo i prezzi di cibo ed energia), le proiezioni per il 2024 e il 2025 sono state riviste lievemente al rialzo, poiché i rincari dei servizi sono risultati maggiori delle aspettative. Al tempo stesso, gli esperti della BCE continuano ad attendersi un rapido calo dell’inflazione di fondo dal 2,9% di quest’anno al 2,3% nel 2025 e al 2% nel 2026.
“Questo secondo taglio di 25 punti base da parte della BCE segna un altro passo significativo verso la normalizzazione delle politiche monetarie, dopo un periodo di tassi restrittivi – ha commentato Nicoletta Papucci, portavoce di MutuiOnline.it, sito internet leader nella comparazione delle offerte mutui -. Non cambiano però le prospettive di medio-lungo termine: l’Euribor a 1 mese è sceso al 3,54%, rispetto al 3,90% di inizio anno, ma è ancora oltre 100 punti base più alto rispetto all’Eurirs, che è ai minimi degli ultimi 20 mesi. Quindi oggi i mutui a tasso fisso rimangono più convenienti, garantendo al contempo sicurezza e stabilità finanziaria, nonché promuovendo una transizione verso un’economia più sostenibile con i mutui green, che permettono di beneficiare di condizioni molto vantaggiose. Questa dinamica incoraggia un rinnovato ottimismo proiettandoci verso una graduale ripresa del settore dei mutui, in un quadro di stabilità economica che speriamo si delinei sempre con maggiore chiarezza”.
Mutui in crescita, Bankitalia: tassi scesi fino al 3,94%
Oltre che da Francoforte, anche da Roma arriva una buona notizia. Nel suo bollettino mensile “Banche e monete”, Bankitalia ha reso noto che, a luglio 2024, i tassi di interesse sui mutui erogati alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (il TAEG, il Tasso annuale effettivo globale) sono scesi sotto il 4%, collocandosi per l’esattezza al 3,94% (erano al 4,02% a giugno 2024). Sempre la Banca d’Italia ha rilevato che la quota di questi mutui, con periodo di determinazione iniziale del tasso fino a 1 anno, è stata del 9% a luglio 2024 rispetto al 10% del mese precedente.
Mutui in crescita: qual è lo scenario previsto per il futuro
Intanto, il Financial Times, basandosi sui dati della società di consulenza EY, ha stimato che i mutui ipotecari nell’Eurozona non registreranno alcuna crescita nel 2024 rispetto al 2023, anno in cui c’era stato un incremento del +4,9% rispetto al 2022.
Il quotidiano economico britannico, insieme agli analisti di EY, ha previsto che il mercato dei mutui casa si rimetta in moto, sia per le richieste che per le erogazioni, il prossimo anno e in quello successivo. La stima è di un:
- +3,1% nel 2025;
- +4,2% nel 2026.
Omar Ali, responsabile dei servizi finanziari globali di EY, ha detto al Financial Times che l’inflazione elevata ha indebolito il potere d’acquisto e fatto vacillare le certezze economiche delle famiglie. Ma, con un’inflazione più vicina al 2% nell’Eurozona nel 2025, ha aggiunto che dovrebbe riprendere quota tanto l’acquisto di case quanto la domanda di credito bancario.