L’anno scorso State of Grid China (la più grande società elettrica al mondo) aveva già acquistato il 35% di Cdp reti, e ora un fondo di investimenti avrebbe messo nel mirino la fibra ottica di Telecom Italia Sparkle, che nel 2013 poteva contare su una posizione attiva di circa 170 milioni.
La smentita di Giuseppe Recchi è arrivata però con nettezza da Davos, che ha bollato come “fantasie prime di fondamento” le indiscrezioni filtrate dal quotidiano. Repubblica aveva parlato di scompiglio ai piani alti, visto che la cessione avrebbe potuto portare sollievo alle casse del gruppo.
Scopri Internet Pack »
Le parole di Recchi, però, non lasciano adito a dubbi: «Sono impressionato a constatare quante invenzioni si fanno sulla nostra attività, per non parlare dei punti di vista del management. Abbiamo una linea sola e vorrei che ci si concentrasse a misurarci sui nostri piani di investimento e sul lavoro di sviluppo delle reti e della tecnologia su cui, come prima società per investimenti fatti in Italia, siamo impegnati, invece di speculare su fantasie prive di fondamento».