Il bonus animali domestici sarà prorogato anche nel 2023?

Non sarà prorogato nel 2023 il bonus animali domestici. Bocciata l'ipotesi di un assegno annuale per aiutare le famiglie in difficoltà a prendersi cura di cani, gatti e altri animali da compagnia. Era una delle novità previste nella legge di Bilancio. Seppur differente, questa misura sarebbe stata una sorta di estensione dell’agevolazione già concessa dal Governo nel 2022.

In 30 secondi

Nel 2023 non ci sarà l'agevolazione per aiutare chi si prende cura degli animali da compagnia: 
  1. No all'assegno annuo di 150 euro per ogni animale domestico
  2. Il bonus era estendibile fino a un massimo di 3 animali per nucleo familiare
  3. Erano previsti limiti ISEE per beneficiarne
  4. Che cosa cambiava rispetto al bonus fiscale 2022
  5. Quali sono i conti correnti più convenenti per farsi accreditare il bonus in futuro
 
Il bonus animali domestici sarà prorogato anche nel 2023?

Bocciato il bonus animali domestici per il 2023. No alla proposta di un assegno annuale da erogare a chi si prende cura degli amici a 4 zampe e di altri animali da compagnia. Non ha superato il vaglio della Commissione bilancio della Camera questo emendamento, uno degli oltre tre mila presentati dai vari gruppi parlamentari sulla manovra finanziaria del governo Meloni. La proposta per questa agevolazione era stata avanzata dalla parlamentare Michela Vittoria Brambilla del Gruppo Misto, nonché da anni impegnata nella difesa degli animali. 

Come già accaduto nel 2022 con la misura varata dal Governo Draghi, questo bonus per il 2023 si rivolgeva sia ai possessori di animali domestici ed era anche un modo di sostenere tanto le iniziative finalizzate alla tutela degli animali randagi incentivandone l’adozione quanto essere uno strumento per combattere gli abbandoni. E va ricordato che questo tipo di agevolazioni erano state introdotte per la prima volta dal Governo durante il primo lockdown nel pieno dell’emergenza Covid-19. 

Bonus animali domestici 2023: che cosa prevedeva la proposta

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Che cosa prevedeva il bonus animali domestici per il 2023? Fino a un massimo di quanti animali domestici era applicabile questa agevolazione per una famiglia? Erano previsti limiti di reddito per ottenere il bonus?
Un assegno annuo di 150 euro per ogni animale di compagnia Fino a un massimo di 3 per nucleo familiare Sì, l’ISEE non doveva essere superiore ai 15 mila euro annui. Nel caso fosse stato inferiore ai 7 mila euro annui, il bonus sarebbe stato raddoppiato

Che cosa prevedeva questa misura? Prevedeva l’erogazione di un assegno di 150 euro annui per ogni animale d’affezione (cani, gatti e altri animali da compagnia) che vive in famiglia ed è iscritto nella relativa anagrafe. Secondo la proposta della deputata Brambilla, il bonus era estendibile fino a massimo di 3 animali per nucleo familiare ed erano previsti dei limiti reddituali ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente) per ottenerlo.

Sulla base dell’emendamento alla manovra economica del Governo di centrodestra, dunque, l’importo massimo del bonus sarebbe stato di 450 euro all’anno. E per avere diritto all’agevolazione sarebbe stato necessario che l’intestatario dell’animale appartenesse a un nucleo familiare con ISEE non superiore a 15 mila euro annui.

Qualora invece, l’ISEE sarebbe stato inferiore ai 7 mila euro l’anno, il bonus sarebbe stato raddoppiato fino a una cifra di 900 euro per i possessori di 3 animali domestici.

La domanda andava presentata direttamente all’INPS, dichiarando il reddito complessivamente ottenuto nel corso dell’anno e poi sarebbe stato l’istituto previdenziale a erogare il contributo stesso agli aventi diritto.

C’è inoltre da sottolineare che la proposta, con prima firmataria la parlamentare Brambilla, includeva anche agevolazioni per allevamenti e contrasto al randagismo, ma è stata respinta dalla Commissione bilancio e, quindi, non inserita nella manovra finanziaria per il 2023.

La parlamentare Brambilla ha spiegato che lo scopo di questi emendamenti era di integrare il testo della legge di Bilancio “con misure per agevolare le famiglie che convivono con animali, per tutelare gli animali stessi e promuoverne il benessere, per salvaguardare le biodiversità”.

Ha commentato Carla Rocchi, presidente nazionale Enpa (Ente nazionale per la protezione degli animali): “Se ancora ce ne fosse bisogno questo gesto politico, dopo anche l’approvazione dell’emendamento sulla caccia selvaggia, è la riprova che questo Governo è ostile agli animali. Da anni Enpa chiede la riduzione dell’IVA al 10% per pet food e spese veterinarie e in un momento come questo tra aumenti di energia, carburanti e inflazione a cascata in tutti i settori togliere le agevolazioni per chi ha animali domestici equivale a mettere a rischio migliaia di vite”.

Bonus animali domestici: l’identikit nel 2022

Il bonus animali domestici era già previsto nel 2022 dal precedente Governo guidato dal premier Mario Draghi ed è consistito nella possibilità di beneficiare di una detrazione fiscale per i possessori di cani, gatti e animali da compagnia. Non si è trattato dell’erogazione di un contributo, piuttosto di uno sconto fiscale sulla base di quanto si è speso nell’anno di imposta, ossia l’anno precedente alla dichiarazione dei redditi.

Per beneficiare di questa agevolazione nell’arco del 2022 non erano necessari specifici requisiti ISEE, ma era necessario avere la tutela legale sull’animale che doveva essere registrato all’anagrafe.

È stato possibile durante il 2022 avvalersi di questo bonus fiscale per detrarre le spese per la cura di animali di compagnia o destinati alla pratica sportiva. Per esempio:

  • visite veterinarie;
  • esami di laboratorio;
  • spese farmaceutiche;
  • interventi chirurgici.

L’importo massimo previsto per quest’agevolazione è stato di 550 euro e e il bonus prevedeva anche una franchigia di 129,11 euro al di sotto della quale non era possibile chiedere le detrazioni.

Per ottenere questo sconto fiscale occorreva compilare l’apposito modulo sul sito dell’Agenzia delle Entrate e inoltrare le domanda sempre online.

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Sebbene sia stata scartata la proposta dell’assegno annuo sotto forma di contributo erogato a chi, con limiti di reddito, si prenderà cura degli animali da compagnia nel 2023, non si può escludere che in futuro possano comunque essere varate a livello nazionale o locale delle iniziative e agevolazioni per aiutare le famiglie in difficoltà che abbiano però animali domestici da accudire.

Potrebbe trattarsi ancora di bonus fiscali come nel 2022, oppure di contributi economici come quelli ipotizzati per il nuovo anno: in quest’ultimo caso potrebbe essere utile riceverli direttamente in banca con un accredito sul proprio conto corrente.

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