Solo 4 italiani su 10 (il 38% per la precisione) pagherebbe in contanti se fosse completamente libero di scegliere. Mentre il restante 62% si orienta ormai stabilmente da un triennio verso i pagamenti digitali, con carte di credito, debito o prepagate. Anche per i baby-boomer (coloro che hanno tra 57 e 64 anni), in passato maggiormente legati all’uso del contante, si registra un trend di costante aumento verso i pagamenti cashless. È quanto emerge dalla 22^ Edizione dell’Osservatorio Carte di Credito e Digital Payments curato da Assofin, Ipsos e Nomisma con il contributo di CRIF.
“Il 2023 – si legge nella nota di sintesi – ha visto il consolidamento dell’accelerazione dell’innovazione e della digitalizzazione. I comportamenti di spesa e le modalità di pagamento cashless dei consumatori possono ormai definirsi strutturali come dimostrato dall’ulteriore riduzione dell’uso del contante. Infatti, il numero di pagamenti effettuati con strumenti diversi dal contante a livello nazionale è cresciuto del +14%”.
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Contanti addio: gli italiani preferiscono le carte di pagamento
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CARTE DI PAGAMENTO |
LE CIFRE IN ITALIA |
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Carte di credito |
+7,6% delle transazioni nel 2023 rispetto al 2022 |
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Carte di debito |
+19,9% delle transazioni nel 2023 rispetto al 2022 |
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Carte prepagate |
+7,1% del numero di carte in circolazione nel 2023 rispetto al 2022 |
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Modalità di rimborso |
64% delle carte di pagamento offre la possibilità di scegliere tra rimborso a saldo o a rate |
Mentre diminuisce l’uso dei contanti lungo la Penisola, la ricerca dell’Osservatorio Carte di Credito e Digital Payments rileva che, nel 2023, il numero di carte di credito attive si è attestato a 13,5 milioni, in leggero aumento rispetto al 2022. Il valore delle transazioni risulta in crescita del +7,6% rispetto al 2022. Inoltre, il numero di transazioni registra un aumento leggermente superiore rispetto al valore (+9,2%), evidenziando una diminuzione dell’importo medio per operazione.
Secondo lo studio di Assofin, Ipsos e Nomisma e CRIF, nel 2023 si conferma l’importante crescita delle carte di debito in circolazione, in linea con la tendenza già osservata negli anni precedenti. Significativo l’aumento del numero di operazioni (+19,9% rispetto al 2022), con un incremento di quasi 1 milione di transazioni solo nell’ultimo anno. Un risultato favorito dall’accelerazione dei pagamenti cashless che rientrano nelle abitudini dei consumatori. Crescita a doppia cifra anche per il valore delle transazioni effettuate.
Sempre nel 2023 si registra una crescita significativa del numero di carte prepagate in circolazione, con un +7,1% rispetto al 2022; in parallelo prosegue l’aumento del numero di operazioni e del valore delle transazioni, trainato dallo sviluppo dell’e-commerce.
Crescono rimborso rateale dei pagamenti e Buy now, pay later
Dall’Osservatorio Carte di Credito e Digital Payments emerge anche che gli italiani apprezzano sempre più gli strumenti di pagamento flessibili: aumenta, infatti, il numero di carte di credito attive che danno la possibilità di scegliere il tipo di rimborso (a saldo o a rate), con una quota sul totale che nel 2023 sale al 64%.
Considerando la totalità dei flussi transati (indipendentemente dal tipo di rimborso), il report evidenzia che si registra una lieve crescita (+3,1% nel primo semestre 2024), in linea con l’evoluzione dei consumi nazionali. Ha contribuito a tale tendenza la maggiore diffusione dell’e-commerce, come emerge dall’incidenza dei volumi transati online, che nei primi sei mesi del 2024 si attesta al 28% (era pari al 17% nel 2019).
La fotografia scattata da Assofin, Ipsos e Nomisma e CRIF mostra che, negli ultimi anni, il Buy now, pay later (BNPL, cioè compra ora, paga dopo) ha acquistato slancio, come confermano queste numeri:
- +18% nel 2023 rispetto al 2022 di crescita a valore a livello mondiale;
- 5% della spesa per gli acquisti online è pagata con il metodo del BNPL;
- 61,7% di coloro che si affacciano al credito per la prima volta lo fa richiedendo il BNPL.
L’utilizzo del Buy now, pay later si è consolidato anche in Italia, con un aumento significativo del numero di player specializzati, di aziende che offrono questo servizio ai propri clienti e una crescente accettazione da parte dei commercianti. Si conferma la progressiva crescita di notorietà tra i più adulti baby-boomer anche se la prevalenza nell’utilizzo si ha da parte della Gen X e dei giovani della Gen Z e Millenial.