Il servizio del Ritiro dedicato ti consente di vendere al GSE (Gestore dei Servizi Energetici) l’energia elettrica prodotta in eccesso dal tuo impianto fotovoltaico e ottenere in cambio un corrispettivo in denaro, in base alla quantità di kWh immessi nella rete elettrica nazionale. Ma come dichiarare questo reddito da fotovoltaico nel modello 730 o nel modello persone fisiche? A fare luce su questa questione legata a fotovoltaico e fiscalità è l’Agenzia delle Entrate, che ha pubblicato un chiarimento sulla sua rivista online, FiscoOggi, in risposta a un dubbio espresso da un contribuente.
Prima di analizzare la risposta dell’Agenzia tributaria, ricordiamo che, se anche tu vuoi guadagnare con il fotovoltaico, o semplicemente, ricevere bollette luce più leggere, puoi dotare la tua casa di questa tecnologia green, anche grazie agli incentivi fotovoltaico per privati disponibili quest’anno.
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- la tipologia del dispositivo che intendi mettere in posa;
- il fabbisogno energetico della tua famiglia.
Fotovoltaico e fiscalità: come dichiarare i proventi del Ritiro dedicato
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LE DOMANDE |
LE RISPOSTE |
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Che cos’è il Ritiro dedicato? |
È il meccanismo che consente di cedere al GSE l’energia elettrica prodotta in eccedenza dal proprio impianto, ottenendo in cambio un corrispettivo in denaro |
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Come dichiarare al Fisco il reddito da fotovoltaico? |
I contributi ottenuti dal contribuente per la vendita dell’elettricità in surplus, tramite il Ritiro dedicato, rappresentano fiscalmente “redditi diversi” e vanno indicati in dichiarazione dei redditi |
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Dove vanno inseriti i redditi nel modello 730? |
Nel rigo D5 del modello 730 (quadro D – “Altri redditi”) |
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Dove vanno inseriti i redditi nel modello Persone Fisiche? |
Nel rigo RL14 (colonna 2) |
Secondo quanto spiega l’Agenzia delle Entrate, i contributi che il proprietario dell’impianto fotovoltaico (persona fisica non esercitante attività di impresa) ha ricevuto in seguito alla vendita dell’energia elettrica prodotta in eccedenza dal suo impianto, tramite il regime del Ritiro dedicato, rappresentano fiscalmente “redditi diversi” e vanno, di conseguenza, indicati nella dichiarazione dei redditi.
Più precisamente, si legge su FiscoOggi, tali redditi rientrano nella categoria dei “redditi derivanti da attività commerciali non esercitate abitualmente” e, pertanto, devono essere riportati, con il codice 1, nel rigo D5 del modello 730 (quadro D – “Altri redditi”). Per chi presenta il modello redditi persone fisiche, il rigo in cui indicare questi redditi è RL14 (colonna 2).
Nel chiarimento dell’Agenzia tributaria si fa riferimento anche alla circolare numero 46/2007, uno dei diversi documenti di prassi relativo alla disciplina fiscale degli incentivi per gli impianti fotovoltaici.
In questa circolare, il Fisco chiarisce, invece, che qualora l’impianto sia installato “essenzialmente per fare fronte ai bisogni energetici dell’abitazione” si ritiene che “lo stesso possa considerarsi utilizzato in un contesto sostanzialmente privatistico e, quindi, che la vendita dell’energia prodotta in esubero da parte del responsabile dell’impianto non concretizzi lo svolgimento di una attività commerciale abituale”. Di conseguenza, dal punto di vista tributario, “i contributi spettanti a titolo di tariffa incentivante, sono irrilevanti fiscalmente”.