Come fare assicurazione d'epoca

Gli appassionati dei veicoli vintage che posseggono mezzi d'annata, sanno che per partecipare ai prestigiosi raduni che si tengono in tutta Italia, bisogna munirsi di copertura assicurativa per proteggere il veicolo. Come funziona e come fare assicurazione auto d'epoca? Eccolo spiegato in questo articolo, dove troverete anche il preventivo online giusto, al minor costo. Leggi la guida di SosTariffe.it.

Come fare assicurazione d'epoca

Gli automobilisti si pongono molti interrogativi su come fare assicurazione auto d’epoca, e su come tutelare al meglio il proprio gioiello da collezione. Non tutti sanno però, che possedere un’auto storica o d’epoca permette di ottenere molte  agevolazioni, nonché un notevole risparmio sulle polizze offerte dalle assicurazioni -specialmente da parte delle compagnie convenzionate con i “Club” italiani –. Come scovare il miglior preventivo online? Proveremo a spiegarlo in questa utile guida.

Auto storiche e d’epoca: le differenze

Si considerano auto storiche o d’epoca tutti quei mezzi che hanno maturato almeno 20 anni dalla data di costruzione (non da quella di immatricolazione), ma la differenza principale riguarda proprio le auto d’epoca, che se cancellate dal PRA (Pubblico Registro Automobilistico), si reputano non più idonee alla circolazione. Si definisce auto d’epoca quel veicolo che conserva tutte le caratteristiche di produzione (cioè originariamente previste dal costruttore).

Anche se l’auto d’epoca non può circolare, perché, ad esempio, non esistono più pezzi di ricambio, o perché la manutenzione è diventata difficoltosa, ciò non significa d’altra parte, che non vi siano assicurazioni ad hoc per i proprietari di questi mezzi. Partecipando ad un raduno, o meglio, ad uno “show”, è bene che il veicolo sia protetto contro eventuali danni a carrozzeria, gomme, o ad altre parti. Il rischio infatti è quello di compromettere il valore dell’auto.

In tali casi è bene confrontare i preventivi Rc auto d’epoca con SosTariffe.it e scovare il preventivo online più basso per polizza kasko, cristalli e pneumatici, oppure, selezionare direttamente nel modulo richiesta preventivi il vostro modello d’epoca, per veder apparire in pochi secondi le migliori promozioni.

Quali veicoli sono considerati d’epoca

Ai sensi della Circolare prot. 79260 del 4/10/2010 emanata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per ottenere la qualifica di auto d’epoca il veicolo a motore deve appartenere alle categorie autovetture, autoveicoli per trasporto promiscuo, autocarri, autoveicoli per trasporto specifico ed uso speciale, autocaravan, autobus, autotreni e autoarticolati.

Come fare assicurazione auto d’epoca

Per firmare un contratto su assicurazione auto d’epoca è necessario aver raggiunto l’età di 23 anni. Il tipo di polizze in questione, sono svincolate dal sistema Bonus/Malus e seguono una classe fissa, che comporta un risparmio non indifferente sul premio finale. Il massimale di queste assicurazioni si aggira attorno ai 25.000 Euro. Quali documenti presentare alla compagnia assicurativa? Occorre presentare il certificato di iscrizione all’ASI, quello di iscrizione al club prescelto e un documento d’identità del conducente.
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I documenti, in caso di acquisto di assicurazione auto sul web (il preventivo online più basso lo trovi con SosTariffe.it), potranno essere inoltrati comodamente via web alla compagnia assicurativa, scannerizzandoli e inviandoli via email o caricandoli dell’area privata clienti. I collezionisti, possessori di un parco auto, potranno richiedere la formula “Garage”, ovvero quella copertura che protegge il patrimonio del richiedente a condizioni scontate, tutelando i veicoli anche duranti sfilate o eventi di altro tipo.

Perché scegliere le assicurazioni online

Acquistare un’assicurazione online comporta un grande risparmio di tempo e denaro. La possibilità di confrontare diversi preventivi contemporaneamente, consente di ottenere la panoramica di una vasta gamma di soluzioni assicurative, e di personalizzare la polizza a piacimento. Una volta scelta l’assicurazione, pagando con carta di credito si riceve uno sconto che si somma allo sconto web, e potrete gestire, modificare, sospendere o disdire l’assicurazione da casa, dall’ufficio, o in qualunque luogo vi troviate, connettendovi da smartphone o tablet e scaricando le applicazioni della compagnia assicurativa di riferimento.

E’ importante sapere che, con la riforma delle assicurazioni da poco entrata in vigore,  tutti i documenti saranno trasmessi di compagnia in compagnia esclusivamente per via telematica, a mezzo email.

Novità sul bollo auto d’epoca

Come risparmiare invece sul bollo auto d’epoca? Il 2015 non si è aperto esattamente all’insegna della convenienza per gli appassionati di auto vintage, che si sono visti privare, all’improvviso, dei benefici derivanti dal bollo agevolato. Il Governo ha deciso infatti di abolirlo, proprio con riferimento ai veicoli tra i 20 e i 30 anni di anzianità. L’eliminazione del bollo agevolato, sta avendo inoltre non poche conseguenze sul patrimonio storico automobilistico italiano.

Alcuni automobilisti, a causa del prezzo del bollo, saranno costretti a rottamare l’auto, e il Paese verrà privato con tutta probabilità di pezzi prestigiosi e unici. Non tutto è perduto però. Attualmente il costo del bollo auto d’epoca dipende dal luogo di residenza, il bollo è infatti imposta regionale, e come tale, la sua regolamentazione è di competenza delle singole regioni.

Le agevolazioni e gli sconti

Quali sono le regioni italiane che hanno mantenuto le agevolazioni con bollo auto d’epoca ridotto? La Provincia di Bolzano, il Piemonte, la Toscanala Lombardia e la Basilicata. Il Friuli Venezia Giulia invece non ha ancora deciso, ma pare intenzionata a mantenere il bollo ridotto anche per le auto di 20 anni.

Hanno aderito al bollo auto d’epoca pieno le restanti Valle d’Aosta, il Veneto, la Liguria, la Provincia di Trento, l’Emilia Romagna, le Marche, il Molise, la Calabria, la Siciliala Sardegna, la Puglia ed il Lazio. La maggior parte dei bolli sono scaduti i primi giorni di febbraio 2015, e per chi non li ha pagati iniziano a decorrere gli interessi (a differenza delle assicurazioni, che se non pagate comportano il rischio di sanzioni e di sequestro del mezzo).