La notizia, recentemente data in pasto ai media, sostiene che Google sarebbe al lavoro per una “rivoluzione” tecnologica che presto potrebbe fare il proprio debutto all’interno dei dispositivi di telefonia mobile: un servizio di riconoscimento del volto che potrebbe rendere gli smartphone più sicuri e intelligenti, grazie a una procedura di apprendimento automatico che apre scenari piuttosto interessanti.
Già allo stato attuale Google utilizza un servizio di riconoscimento delle immagini mediante la propria applicazione “Foto”. Tuttavia, appare evidente come la nuova operazione “rivoluzionaria” di Google guardi molto oltre, aprendo dei margini di sfruttamento tecnologico che attualmente è solo parzialmente possibile immaginare.
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Chiaro appare essere l’obiettivo di Google: evitare che in un futuro, per soddisfare simili esigenze di riconoscimento degli oggetti e dei volti, si debba fare ricorso a società terze, app esterne o collegamenti alla rete. Dunque, la società del gruppo Alphabet sta cercando di sviluppare internamente, e in tempi congrui da poter essere un precursore (assoluto o relativo), una simile applicazione tecnologica, aggirando la tentazione di ricorrere all’acquisizione esterna: una mossa che potrebbe dare alla società statunitense un buon vantaggio competitivo, a patto che non escano sul mercato dei concorrenti diretti su questo settore. Le voci che danno contemporaneamente impegnati altri player tecnologici in questi mesi sono numerose, ma per il momento prive di sostanziale conferma.
Interessato sulla vicenda, il top management societario si è detto fiducioso di poter integrare la tecnologia di riconoscimento facciale sugli smartphone nel prossimo futuro. Considerato che al momento non esiste un prototipo “ufficiale” che possa attestare il livello di accuratezza di tale sviluppo tecnologico, non ci rimane che attendere qualche novità di medio termine.
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