Che cosa cambia con la nuova legge di stabilità per famiglie e imprese

Interventi a favore di imprese, famiglie, giovani, pensionati, agricoltura: il Governo Renzi ha approvato una manovra finanziaria da 27 miliardi sulla quale a breve dovrà pronunciarsi l'Unione Europea. Tra le misure più interessanti rientra l'abolizione di tutte le tasse sulla prima casa, l'introduzione di un piano contro la povertà e il bonus mobili per le giovani coppie. Ecco che cosa cambia con la nuova legge di stabilità per famiglie e imprese nel 2015.

Che cosa cambia con la nuova legge di stabilità per famiglie e imprese

Il Governo vuole restituire speranza agli italiani, e lo fa aiutando le famiglie, i giovani, le imprese e i pensionati a risparmiare e a far quadrare il proprio bilancio. La manovra più importante del 2015 attende il vaglio dell’UE, ma il suo contenuto è già definito. Che cosa cambia con la nuova legge stabilità per famiglie e imprese?

Il totale degli investimenti ammonta a 27 miliardi di Euro, 600 dei quali saranno destinati al piano povertà e 3,5 all’abolizione delle tasse sulla prima casa. Previste misure anche in favore delle donne e dei bambini con la sindrome di Down. Per le imprese, nessun anticipo del taglio sull’Ires e un super-ammortamento. Ecco tutte le novità nel dettaglio.

Famiglie, donne e giovani coppie: le misure di sostegno per il 2015

La novità più importante dettata dalla legge di stabilità 2015, riguarda l’abolizione delle tasse sulla prima casa, che consentirà alla famiglie di risparmiare ben 3,5 miliardi di Euro e di alleggerire il carico di spesa per almeno 180 Euro in media a famiglia. Il 2016 dunque si inaugurerà con la cancellazione di Imu e Tasi, un provvedimento commentato dal Presidente del Consiglio Renzi come di elevato valore simbolico.

I nuclei in cui sono presenti soggetti affetti dalla sindrome di Down, saranno sostenuti dal Progetto “Dopodinoi”, finanziato con 90 milioni di Euro, iniziativa che si pone lo scopo di aiutare le famiglie a gestire i casi di sopravvivenza del figlio ai genitori. Il fondo per i soggetti non auto-sufficienti invece, sarà rifinanziato con 400 milioni. Le famiglie in stato di povertà, godranno di un piano da 600 milioni di Euro (il finanziamento salirà a 1 miliardo nel 2015). La misura si rivolge principalmente ai giovani, che potranno ottenere un bonus mensile fino a 400 Euro. 170 milioni di Euro saranno volti a migliorare l’efficienza energetica negli alloggi popolari di tutta Italia.
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Bonus giovani coppie e aumento della “no -tax area” per i pensionati

Che cosa cambia con la nuova legge di stabilità per famiglie e imprese? Prima di trattare delle misure in favore di liberi professionisti e società, ecco cosa prevede la legge per le giovani coppie e per i pensionati.

I giovani beneficeranno di un bonus mobili esteso alle giovani coppie under 35, anche in assenza di interventi di ristrutturazione dell’immobile. Il bonus edilizia invece, aumenta e passa dal 36% al 50%. Confermato l’eco bonus con detrazione al 65%. Buone notizie per i pensionati: la “no-tax area” infatti sarà elevata dal 2017, ma si attende il benestare dell’Ue. L’intervento secondo i sindacati vale 200 milioni di Euro e consentirà ai pensionati di risparmiare almeno 100 Euro di tasse. Per i soggetti con più di 75 anni la soglia di reddito entro la quale non si pagano tasse passa da 7.750 a 8.000 euro. Per i pensionati sotto i 75 anni la no tax area aumenterà invece da 7500 a 7.750 euro.

Lavoratori dipendenti, autonomi e imprese: cosa cambia

Le donne potranno lasciare il lavoro in anticipo una volta compiuti 57 anni (58 per le lavoratrici autonome), avendo alle spalle almeno 35 anni di contributi. L’assegno sarà però ricalcolato attraverso il metodo retributivo, con una riduzione degli importi fino al 30%. Riguardo agli esodati, il Governo Renzi vuole destinare 1 miliardo e 300 milioni ad una settima salvaguardia, che si sommerà alle precedenti.I lavoratori dipendenti privati che dal prossimo anno fino al 2018 avranno maturato 63 anni e 7 mesi di età (3 anni dall’età pensionabile), potranno optare su base volontaria per il part-time al 60-40% e vedersi al tempo stesso tutelato il loro assegno pensionistico. A versare i contributi in busta paga sarà tenuto il datore di lavoro, i contributivi figurativi spetteranno allo Stato.

Riguardo alle imprese, l’anticipo del taglio dell’Ires non ci sarà ma resta fermo l’impegno governativo di portare la tassa al 24%. Le imprese potranno risparmiare invece grazie al super ammortamento, con il quale potrà essere posto in detrazione il 140% dei beni acquistati e dei macchinari. La norma in questione è operativa già dallo scorso 15 ottobre. Purtroppo il bonus lavoro per gli imprenditori che assumono a tempo determinato sarà ridotto, e passerà da 8.060 Euro a 3.200 Euro dal 2017.

D’altra parte saranno ripristinati gli incentivi per chi contratta a livello aziendale su welfare e produttività. Nei confronti delle piccole imprese viene ridotta la l’Irap e l’Iva sui crediti insoluti potrà essere recuperata subito. L’agricoltura gioverà dell’abolizione dell’IMU e dell’Irap agricola, e di uno stanziamento da 140 milioni per danni da calamità naturale e di 45 per il rinnovo del parco macchinari.

Approvato il Job Acts per i lavoratori autonomi. Il tetto fissato per i ricavi sale a 15.000 Euro per i professionisti e di 10.000 per le altre imprese (il cui tetto quindi passerà a 30.000 Euro). Sarà estesa la possibilità di accesso al regime forfettario ai pensionati e ai lavoratori dipendenti con attività in proprio, a patto che l’attività non superi i 30.000 Euro. Prevista infine, la revisione dei limiti Iva.

Alla legge di stabilità di aggiunge la riforma delle assicurazioni approvata con il Ddl Concorrenza, che prevede altre possibilità di risparmio per famiglie e imprese, questa volta sulle polizze auto e moto. Con l’obbiettivo di introdurre una tariffa nazionale Rca omogenea, che non dicrimini i residenti nel Meridione, l’Ivass potrà scontare l’Rc auto e l’Rc moto nei confronti degli automobilisti virtuosi che avranno installato una scatola nera. Ecco l’approfondimento.